Musica, cabaret, intrattenimento e momenti di spettacolo di un certo spessore hanno accompagnato pubblico e critica in una serata “diversa”. Stiamo parlando della quarta edizione di “Artisti per caso”. La kermesse, a scopo benefico, si è tenuta lo scorso 15 maggio nella suggestiva cornice del teatro Politeama di Catanzaro. E’ stata la notte di medici e di un variopinto gruppo di operatori sanitari, provenienti da diverse aziende ospedaliere d’Italia, che armati di passione, chitarra e voce (al posto dei classici bisturi o di altri strumenti del mestiere) hanno deciso di svelare al pubblico la propria anima “più nascosta”, quella contraddistinta da un’innata vena artistica. Lo spettacolo, prodotto dalla “Griffon”, è stato presentato da Domenico Gareri, affiancato da due madrine d’eccezione, ovvero Margot Sikabonji e Beatrice Fazi direttamente dalla fiction “Un medico in famiglia” di Rai Uno, mentre, la regia, per l’occasione, è stata firmata da Nino Romeo. Alcuni dei protagonisti dell’evento sono arrivati da diverse regioni, come nel caso del cantastorie Franco Picetti, in rappresentanza dell’ospedale “Gaslini” di Genova, del duo Vincenzo Pagliara e Jimmy Migliore per l’Asp di Potenza e dell’Associazione Genitori dell’Oncologia del “Gemelli” di Roma che ha presentato il gruppo “C.O.M.I.C.I.”. Quest’ultimo ha portato in scena un estratto del musical “Aggiungi un posto a tavola”. La band “Social Friends”, dell’ideatore della manifestazione, Saverio Palermo, ha fatto gli onori di casa in rappresentanza dell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, insieme al gruppo “I Pugliacci”, ai “No many notes” ed alla “Big noise band”. Hanno giocato in casa anche i solisti Lily Focarelli e Francesco Citriniti e la band “Pit Pat e Ale”, proveniente dall’azienda ospedaliera Materdomini. Non solo musica, però, ad Artisti per caso, ma anche momenti di recitazione e comicità con gag e sketch, a volte, completamente improvvisati e che hanno allietato il numeroso pubblico presente. Un equilibrio, quello tra momenti di spettacolo e momenti di riflessione, che è stato rispettato anche nel momento della consegna del premio “Schweizer”, istituito in ricordo del celebre medico-pianista, innamorato dell’Africa, che utilizzò l’arte per alleviare le sofferenze dei malati. Premio che, su decisione del comitato scientifico (composto da Stellario Capillo, Franco Montesano e Saverio Palermo), è stato attribuito a Stefano Molica, Giuseppe Zimatore e alla figura di Maurizio Rossi, presidente del Tribunale per la difesa dei diritti dei minori scomparso nei giorni scorsi, per ricordarne l’opera, indelebile, nel mondo del sociale catanzarese (e non solo). Riconoscimento, in quest’ultimo caso, ritirato dal padre del compianto Maurizio. L’intera manifestazione è stata organizzata per fine benefici. Il ricavato della vendita dei biglietti, pertanto, verrà devoluto all’associazione ”Medici per l’Africa”, alla scuola di spettacolo per ragazzi diversamente abili ”Fabbrica dei sogni” nonché ai volontari del “Conventino” di S.Antonio di Catanzaro ai quali verranno consegnati dei buoni acquisto di farmaci, utilizzabili dagli utenti disagiati della struttura. In conclusione, si può dire che il successo della manifestazione è stato reso possibile anche in virtù del grande lavoro organizzativo svolto dai componenti dell’associazione produttrice, ovvero la “Griffon”, e da alcune importanti figure professionali come quella di Antonio Scarpelli (direttore di palco) e di Nino Romeo (regista). Una kermesse, quindi, unica nel suo genere e che, fin dalla sua prima edizione, ha voluto concentrare l’attenzione su un nuovo rapporto empatico tra medico e paziente, lontano dai canoni tradizionali, presentando così gli operatori sanitari sotto una veste decisamente più umana e meno professionale. Il tutto all’insegna del connubio sociale-spettacolo. Non resta che invitare tutti coloro che sono interessati a vedere (o a rivedere) le emozioni firmate “Artisti per caso” a sintonizzarsi, nelle prossime settimane, sul canale 848 di Sky, che trasmetterà un ampio speciale sulla serata.
