L’assessore al bilancio Giuseppe Marcucci ha chiarito, sul piano procedurale, che il Consiglio comunale non ha corso alcun rischio di scioglimento in occasione del voto sul bilancio di previsione.
“Senza voler minimamente sminuire il ruolo positivo e propositivo svolto da parte dell’opposizione, credo sia necessario precisare che la maggioranza sarebbe riuscita ugualmente ad approvare il bilancio.
Anche se i nove consiglieri di minoranza – che responsabilmente si sono astenuti – avessero deciso di votare contro o di abbandonare l’aula non si avrebbe avuto alcun effetto di scioglimento del Consiglio comunale: nel primo caso, il bilancio sarebbe stato approvato con 18 voti favorevoli e 9 contrari; nel secondo caso, sarebbe venuto meno il numero legale previsto per la prima convocazione (21 consiglieri) e quindi si sarebbe andati alla seconda convocazione dove i 18 consiglieri di maggioranza sarebbero stati più che sufficienti a garantire il quorum richiesto dalla legge (14 consiglieri, pari ad un terzo) e ad approvare il bilancio. Peraltro, già nelle passate legislature il bilancio è stato approvato ricorrendo alla seconda convocazione.
Questa precisazione, lo ripeto, mira solo a chiarire i meccanismi di votazione del bilancio e non certo a sottovalutare atteggiamenti positivi e costruttivi venuti dai banchi dell’opposizione”.
