Dopo le elezioni regionali si moltiplicano i ricorsi per la conquista di una poltrona nel consiglio regionale. Da ultimo finanche i candidati, non eletti, della coalizione vincente, hanno chiesto, con un ricorso, di essere imbucati nel consiglio regionale attraverso la figura del consigliere supplente, previsto dalla amministrazione Loiero, ma di fatto inapplicabile, in sostituzione dei consiglieri chiamati a ricoprire la carica di assessore. Al Presidente Scopelliti vogliamo però chiedere di battersi, sia sotto il profilo politico che giuridico, con tutte le sue forze, contro la richiesta di applicazione della figura del consigliere supplente. Sotto il profilo politico, infatti, in un momento storico in cui si parla tanto dei costi della politica e delle necessità di ridurli, sarebbe politicamente inopportuno e controproducente aggravare i costi già esosi della nostra macchina regionale (toccherebbe una indennità agli assessori e una indennità ai consiglieri supplenti) e sarebbe impopolare utilizzare uno strumento (consigliere supplente) previsto, in modo incompleto, dalla amministrazione regionale Loiero tanto criticata dal centrodestra. Sotto il profilo giuridico la figura del consigliere supplente è inapplicabile essendo stata prevista sul piano generale ma mancando in toto la legge regionale di disciplina e mancando finanche il meccanismo di individuazione del consigliere subentrante. Ed allora il nuovo Presidente deve opporsi, in ogni sede, alla richiesta di applicazione dell’inapplicabile figura perché il subentro del consigliere supplente significherebbe svilire i propositi di ‘nuovismo’ con cui si è affacciato sulla scena regionale il nuovo Presidente e significherebbe volere attribuire ai candidati non eletti delle proprie liste una poltrona regionale nonostante siano stati bocciati dagli elettori.
Catanzaro, 8/5/2010
Il Direttivo dell’Associazione
Il Pungolo per Catanzaro
