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Oggi incontro Tifosi-Calciatori al Ceravolo

Ricordiamo che oggi si effettuera’ un incontro tra i calciatori ed i tifosi del CZ. Ore 16 circa allo stadio Ceravolo, al termine della partitella di allenamento del Giovedi.
Si invitano i tifosi che desiderano partecipare, a preparare le eventuali domande da porre dierttamente ai calciatori.
Noi non ci attendiamo rivelazioni straordinarie ma almeno speriamo si possa fare chiarezza sulla situazione attuale e sugli obbiettivi futuri.


Gazzetta dello Sport

CATANZARO – E’ da undici giornate, ormai, che il campionato è in corso. “Le statistiche -come afferma l’allenatore giallorosso Dellisanti- parlano chiaro”. Al Catanzaro manca solo il gol! Ed ecco l’analisi fornita da Dellisanti sul cammino della sua squadra: “E’ facile individuare i motivi per cui il Catanzaro non sta andando bene. –afferma il tecnico- Basta guardare i dati del nostro cammino e si capisce tutto.” Alla ricerca di migliori spiegazioni, Dellisanti così prosegue: “Col Giugliano abbiamo continuato a giocar bene. Una prestazione impeccabile! Anche nella partita precedente con il Latina non eravamo andati male. Con i campani abbiamo disputato un primo tempo grandioso. E’ logico che nel secondo tempo non ci siamo potuti ripetere. Dobbiamo anche noi rifiatare. Purtroppo, c’ è mancato, come al solito, quel qualcosa in più per vincere.” Cosa? “Non devo dire io cosa manca. Vi dico solo che siamo, sulla carta, la miglior difesa del campionato, le valutazioni delle mie parole le lascio a voi.” Non lo dice chiaramente Dellisanti, ma è logico che le sue allusioni sono dirette verso un attacco che non riesce ad essere importante. Quando, però, gli si ricorda la sterilità degli attaccanti, ribatte: “Non bisogna dare la colpa solo al reparto avanzato. Non è detto che i gol debbano arrivare solo da loro. Anche i centrocampisti o i difensori potrebbero metterla dentro qualche volta. Per adesso sta andando così, ma le cose devono cambiare.” In effetti, sarà come sostiene Dellisanti, perchè il Catanzaro dei sei pareggi, delle tre sconfitte consecutive e delle due misere vittorie, mai ha sfigurato. “Il Catanzaro è una squadra forte che difficilmente subisce. Forse, solo contro il Frosinone non ci siamo comportati bene. Per il resto, il problema è stato sempre la sterilità. –afferma con amarezza- Se c’è qualcosa che in questa squadra non mi va, è che non è cinica. I miei giocatori devono imparare ad essere più spietati e concreti. Devono riuscire a punire l’avversario al primo errore.” E intanto s’avvicina la prossima gara con la Fidelis Andria. “E’ logico che dobbiamo vincere. –esclama- In casa non dobbiamo sbagliare più! Mi aspetto, nelle prossime gare, di conquistare nove punti al Ceravolo e il più possibile fuori, per arrivare alla fine del girone d’andata ad almeno quei 23-24 punti che ci possano far sperare. Abbiamo la forza per farlo. E poi, cercheremo di fare tutti gli aggiustamenti possibili per raggiungere i nostri obiettivi.” Per riprendersi dai brutti periodi, occorre la solidità del gruppo. Com’è quello giallorosso? “E’ solido come occorre –risponde senza tentennamenti- Aggiungo che i ragazzi stanno reagendo positivamente. Lo noto dalle buone prestazioni e da mille comportamenti.” In ultimo, Dellisanti si sofferma sui tifosi: “Ditegli di avere fiducia. Ci vuole tanta, tantissima pazienza. Se ne stanno già avendo, ne devono dimostrare di più. La stessa cosa la sto facendo pure io. In questa situazione, non si può che aspettare. E bisogna aspettare, perchè le cose cambieranno. Devono assolutamente cambiare!”

Salvatore Blasco


Prende per buono il punto di Giugliano: «Importante muovere la classifica»
Dellisanti è fiducioso
«Catanzaro al top appena si sbloccherà mentalmente»

CATANZARO ­ Ennesimo pareggio esterno del Catanzaro, domenica scorsa, che non è andato al di là dello 0 a 0 sul campo del Giugliano. Il tecnico Dellisanti, pur non potendo essere completamente soddisfatto per il mancato arrivo dei tre punti, ci dice: «La situazione psicologica della squadra non è certamente al top, quindi, bisogna accontentarsi di questo pareggio. E’, comunque, un punto importante che smuove la classifica. Il mio obiettivo è stabilizzare la situazione attuale, per poi riprendere a programmare il futuro nel migliore dei modi».
Si avverte subito una mancanza di tranquillità in casa giallorossa, è palpabile la tensione scaturita, anche, in seguito alla contestazione degli ultras presenti in terra campana.
Eppure, quella di Giugliano, poteva essere una trasferta che sarebbe potuta essere archiviata con la conquista dei tre punti in palio. Se solo quel tiro di Ingenito fosse entrato in rete, invece di stamparsi contro i legni della porta difesa da Corona. Come non recriminare, inoltre, per l’assenza di Fabio Moscelli.
Il velocissimo attaccante avrebbe senz’altro scardinato la difesa campana, tutt’altro che trascendentale in occasione degli attacchi di Logiudice e compagni. Ne è convinto, Franco Dellisanti che dichiara: «Il mancato utilizzo di Moscelli, causa squalifica, ha pesato nell’economia del gioco. Fabio sarebbe stato l’elemento che avrebbe potuto dare quel qualcosa in più per uscire dal terreno campano con i tre punti».
Il trainer aggiunge: «Abbiamo disputato una buona gara, specialmente nel corso del primo tempo. Una prestazione positiva, peccato soltanto per la vittoria mancata, per un soffio».
A dirla tutta, la performance del Catanzaro non è stata irresistibile, considerando la pochezza degli avversari. Nonostante ciò, i giallorossi non possono che recriminare per la vittoria sfumata, anche per l’espulsione comminata dal signor Zanzi al capitano Ciardiello: «Un’espulsione che definirei, perlomeno fiscale da parte del’arbitro. Ho visto l’azione che ha portato alla sanzione di Ciardiello, è stata un’incomprensione tra il mio giocatore e l’arbitro».
Intanto, Franco Cittadino continuerà a sostituire Dellisanti sulla panchina giallorossa per il mese di novembre, in seguito all’espulsione rimediata da questi nella gara interna con il Latina.

NOTIZIARO. Nel frattempo la suadra giallorossa continua a svolgere la preparazione in vista del prossimo impegno casalingo con la Fidelis Andria. Ieri doppia seduta. Si è allenato a parte Moscelli che sta facendo un lavoro differenziato, mentre il centrocampista Ferrigno continua a svolgere la rieducazione in piscina, dopo l’intervento subito.
Ieri, la seduta di allenamento del mattino è stata dedicata in prevalenza alla parte atletica mentre nel pomeriggio Dellisanti ha fatto svolgere un lavoro tecnico-tattico incentrato essenzialmente sulla fase offensiva.
Enrico Foresta



Gazzetta del Sud
Il giocatore giallorosso è convinto che la squadra abbia tutte le carte in regola per rimettersi a regime
Alfieri invita il Catanzaro a reagire senza timori
Vito Macrìna

CATANZARO – «Domenica ci serve assolutamente la vittoria non tanto per migliorare la classifica, cosa certamente importante, ma per rinfocolare il nostro morale». Parole non di circostanza da parte di Alfieri, uno di quelli che sta soffrendo maggiormente la critica situazione in cui si è cacciato il Catanzaro e anche tra i più sensibili di fronte ai brutti umori della piazza. «Il guaio è – ha detto il centrocampista – che a Catanzaro non c’è contatto e dialogo tra squadra e tifosi. Servirebbe a spiegarsi». A questo proposito, qualche amico ha confidato che Alfieri mediterebbe di trasferirsi in città, sentendosi un po’ isolato a Soverato. Riprendendo il discorso sul Catanzaro gli abbiamo chiesto che non basta avvertire l’esigenza del ritorno alla vittoria – che manca al Catanzaro dalla seconda giornata – ma che questa esigenza va incentivata. «Non credo che qualche volta la squadra si sia tirata indietro. Invece è ammissibile che spesso non ci è riuscita. E aggiungerei qualche volta non soltanto per deficienze nostre, ma anche perché qualcosa si è opposto acché appunto tornassimo a vincere, come per esempio in alcune conclusioni parate dai portieri avversari o altre negate da pali e traverse». La fortuna, abbiamo replicato, c’entra sino a un certo punto, anche se effettivamente in qualche caso isolato ha mostrato la faccia nemica. «È così, mentre è pur vero che i “numeri” cui disponiamo non sono i migliori. Indubbio che alla squadra manchi qualcosa; cioè la scarsa capacità di costruire azioni da gol quantomeno a getto continuo in maniera che se ne possa sfruttare qualcuna».
– Alla preparazione della manovra offensiva manca anche un finalizzatore. «Questo non sta al sottoscritto dirlo. Posso affermare, però, che è un periodo che ci dice male perché a volte il gol si può fare anche con un tiro sporco o sbilenco. E invece a noi ancora non è capitato. Speriamo che si tratti di una ruota che deve girare».
– E della squadra che deve giocare possibilmente per tutto l’arco delle partite, visto che, in particolare, ultimamente ha tenuto la battuta soltanto per un tempo? «In effetti è capitato, ma perché ci lasciamo prendere dalla paura. Cosicché diamo l’impressione anche di non farcela fisicamente, ma non è così. La verità è che qualche volta subentra in noi uno stato ansioso che ci fa perdere soprattutto la lucidità». Emblematica, aggiungiamo noi, l’ultima partita casalinga contro il Latina durante la quale, fallito il tentativo di mettere al sicuro il risultato, alla distanza abbiamo ceduto terreno all’avversario che ha finito per approfittarne, con la complicità dell’arbitro». «Insomma – ha aggiunto il giocatore “faro” del centrocampo giallorosso – avremo bisogno di vincere per riacquistare fiducia nei nostri mezzi e, quindi, per rinsaldare il nostro morale». E intanto ieri solito doppio appuntamento allo stadio rispettato da tutti i giocatori della rosa, compreso Folino che si è liberato dell’infortunio e che, quindi, è tra i disponibili per la partita di domenica contro l’Andria. Sicuro rientrante Moscelli, mentre Milone – che ben si adatta la ruolo di centrale difensivo – dovrebbe sostituire lo squalificato Ciardiello.

 

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Comunicato del 8-11-2002 la Societa’ US Catanzaro 1929 informa:
Venerdì 8 / 11

L’U.S. Catanzaro S.p.a. smentisce categoricamente la notizia apparsa su “Il Corriere dello Sport” dell’8/11/02 in merito ad un presunto interessamento per l’allenatore DE ROSA.
Nel ribadire di non aver contattato nessun tecnico, la società esprime, ancora una volta, incondizionata stima e fiducia nei confronti del proprio allenatore sig. DELLISANTI Francesco, avendo avuto modo di apprezzare le sue indiscusse doti umane e tecniche.


Giornale di Calabria
Lariforma dei campionati
  Calcio: varate norme anticrisi, la B sarà a due gironi 

 

ROMA. Penalizzazioni in punti per le squadre che non hanno i conti in regola e serie B divisa in due gironi. Sono queste le norme-anticrisi volute dal Consiglio federale. Nel primo caso si tratta di un provvedimento immediatamente operativo, secondo Carraro un “principio storico” che equipara l’illecito amministrativo a quello sportivo. Quanto alla riforma dei campionati, è il progetto presen-tato dalla commissione presieduta dal vicepresidente Giancarlo Abete: per Carraro, i tempi di discussione e approvazione non do-vranno andare oltre l’inizio del 2003.
PENALIZZAZIONI: per la campagna trasferimenti dal 2 al 31 gennaio 2003 è ora previsto “l’obbligo di integrale copertura finanziaria o di garanzie fidejussorie per i contratti di acquisizione dei calciatori. La mancata esecutività dei contratti, direttamente imputabile a una società, comporta oltre alle sanzioni già previste anche l’applicazione a carico della società responsabile di una pe-nalizzazione in classifica, non inferiori a due punti da scontarsi nel campionato in corso”. La terapia d’urto, già annunciata nei mesi scorsi, diventa operativa con l’apertura del mercato il prossimo 2 gennaio.
RIFORMA CAMPIONATI: Ne discuterà l’assemblea della Lega di A e B il 15 novembre, l’approvazione definitiva nel consiglio Figc l’8 gennaio 2003. Il progetto prevede la riduzione dell’area professionistica (da 136 a 114 club), un budget fisso per serie B e C. La A rimarrebbe a 18 squadre, la B si sdoppierebbe in due gironi da 18, la C comporterebbe in tutto tre gironi da 20 squadre. La riforma, secondo il progetto Abete, dovrebbe andare a regime il 30 giugno 2004 con la C, in maniera dilazionata per gli altri due campionati. Ma Carraro è convinto che “è bene dare uno scossone tutto insieme”.
CLUB ITALIA: cambia la struttura delle nazionali, gestite come un club da Abete in qualità di presidente e da un dirigente accompagnatore per ognuna delle rappresentative, dalla nazionale di Trapattoni (per la A il nuovo capodelegazione sarà Innocenzo Mazzini) all’Under 16. “Intendiamo seguire le nazionali come un vero club – spiega Carraro – La situazione della nazionale A non è pregiudicata in via definitiva, ma non è certo la stessa di prima della gare con Jugoslavia e Galles”. Quattro finora le offerte per il nuovo sponsor tecnico azzurro: Robe di Kappa, Puma, Nike e Dia-dora. “Sono fiducioso che non ci sarà una riduzione delle entrate”, ha assicurato Carraro. Ma il marchio sulla maglia azzurra dovrebbe cambiare.
SOLIDARIETÀ AI TERREMOTATI: l’incasso di Italia-Turchia, amichevole del 20 novembre a Pescara, sarà interamente devoluto in beneficenza per la ricostruzione delle zone terremotate. Il 4 giugno amichevole a Campobasso (avversario da definire): “La nazionale riaccenderà i fari dell’opinione pubblica sulle zone ter-remotate – ha spiegato Carraro – sarà l’occasione per verificare che l’impegno di non dimenticare è stato mantenuto”. Ancora da defi-nire le modalità della visita azzurra a San Giuliano, il 18 novem-bre. 
 


Domenica prossima (17…! novembre) al Ceravolo saranno di scena la squadra dell’ex Cavallaro e un Catanzaro parzialmente rinvigorito dal “brodino” giluglianese. Forse ancora in casa giallorossae da parte degli stessi tifosi non si sta prendendo in seria considerazione l’importanza di questo match. Onde dovesse esserci bisogno, ecco a voi un articolo preso quest’oggi dalla Gazzetta del Mezzogiorno, dal quale si evince chiaramente come sia alta la concentrazione in casa biancoblu.


articolo di Aldo Losito

La Cava ha ripreso ad allenarsi. Resta un dubbio solo per Sbaccanti

ANDRIA, GIA’ TEMPO DI SPAREGGI
“Catanzaro squadra di qualità, ma anche loro lottano per la salvezza”

ANDRIA – La sfida con il Catanzaro diventa un altro spareggio salvezza. Strano ma vero, soprattutto inaspettato alla vigilia del campionato.
La squadra calabrese è una sola lunghezza più in alto della F. Andria che dopo le due sconfitte consecutive ha sete di punti. La squadra di Papagni riesce ad esprimere un buon calcio senza però raccogliere i frutti sperati. “Ci dobbiamo credere di più – ha rimarcato il centrocampista Andrea Tricarico – perché nelle ultime due gare ci siamo comportatibene.
Incredibile l’incontro con il Gela, mentre ci si rammarica ancora per il match contro la capolista. Se vogliamo ci è mancata anche un pizzico di fortuna. Però alla base di tutto ci deve essere maggiore convinzione da parte nostra, su tutte le azioni di gioco.In settimana il tecnico ci ha spronato ad essere sempre concentrati e a non distrarci soprattuttosui calci piazzati che subiamo. Sono convinto, comunque, che abbiamo ancora margini di miglioramento.”
Non ci sono particolari problemi di formazione per la Fidelis che ha recuperato tutti i suoi uomini. Ancora qualche dubbio solo su Sbaccanti che, sia pur ripresosi dall’infortunio al ginocchio, deve ritrovare la giusta condizione atletica visto che è stato fermo per due settimane.
Ha ripreso regolarmente il centrocampista La Cava dopo l’affaticamento agli adduttori. Bene anche Turone che sembra aver smaltito tutti gli acciacchi di inizio stagione. Nel pomeriggio amichevole con la formazione Beretti.
“A Catanzaro non sarà facile- ha commentato Tricarico – perché nonostante la posizione in classifica, la squadra è composta da calciatori di qualità. I calabresi sono partiti con altri obiettivi ma si trovano a dover lottare per la salvezza. Meglio però guardare in casa nostra perché per noi sarà un altro appuntamento molto importante.

La partita di domenica sarà l’ultima spiaggia per la squadra di Dellisanti. Un’eventuale ulteriore passo falso non lascerebbe alcun alibi di sorta a Lo Giudice & C. Da parte nostra non possiamo fare altro che fare il nostro dovere/piacere di chi Ama questi colori. A questo punto si spera in un riscontro (finalmente) positivo.

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VELA Aukland (New Z.)
Battuta Luna Rossa da Alinghi.
Il “Berrtelli’s group” ha colpito ancora, 2-0 il punteggio in favore di Alinghi su Luna Rossa del consorsio Prada. De Angeli si e’ battuto “alla grande” con i favoriti di Alinghi, recuperando in ogni poppa lo svantaggio accumulato in bolina. Fatali 8 secondi all’arrivo hanno regalato il punto agli svizzeri. “Dobbiamo migliorare in Bolina, lavoreremo tutta la notte (giorno in Italia n.d.r.) per limare le nostre defaillance nell’andatura contro vento”
Domani la terza regata

Per Catanzaro News  D. P.


EVENTO STORICO
Storica visita
il Papa in Parlamento

Giovanni Paolo secondo è entrato a Montecitorio poco prima delle ore 11 per la storica visita al Parlamento italiano.

Catanzaro e dintorni
Gazzetta del sud

ABBONAMENTI AL POLITEAMA

Superata quota 1.100

Vero e proprio boom di abbonamenti per la stagione artistica del Teatro Politeama. In appena sei giorni (il botteghino ha aperto venerdì 8), è stata superata quota 1.100, un risultato addirittura al di sopra di ogni previsione e che ha indotto la Fondazione a chiudere con largo anticipo la campagna abbonamenti. Il dato, per alcuni versi clamoroso vista la crisi che attraversano molti teatri italiani, è stato fornito dal direttore generale della Fondazione, avv. Aldo Costa. Naturalmente, il dato fornito dall’avv. Costa, è riferito alle varie tipologie delle tessere: sostenitore (venti spettacoli, dieci spettacoli a scelta ), prosa, danza, musica. Resteranno, ovviamente, disponibili, per ogni spettacolo, quote di biglietti serali. Proprio per garantire questa possibilità, si è deciso di bloccare gli abbonamenti. Il sindaco Sergio Abramo, i vertici della Fondazione, il vicepresidente e assessore alla cultura Wanda Ferro e il Sovrintendente Mario Foglietti e il Direttore Artistico Giuseppe Pambieri e il direttore tecnico Franco D’Ippolito, hanno espresso «grande soddisfazione per la positiva risposta venuta dalla Città che sicuramente premia il non facile lavoro che sta precedendo l’apertura del Nuovo Politeama».

Gazzetta del Sud
LUTTO NEL MONDO DEL CALCIO
Campione del mondo nel 1950 con l’Uruguay, fu una bandiera del Milan (tre scudetti) e della Roma
È morto il grande “Pepe” Schiaffino.

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Gazzetta dello Sport

dalla pagina calabrese di mercoledì 6 novembre di Fabio Blasco

CATANZARO – Inclemente il rapporto dell’arbitro Finazzi di Torino che ha comportato 850 mila euro di multa, la squalifica di Dellisanti sino al 3 dicembre e quella di una giornata a Moscelli. Addirittura, ridicola l’interdizione del presidente Mancuso sino al 12 novembre, in quanto il massimo dirigente non ha assistito alla partita, preferendo restare a casa. Già nel primo pomeriggio, prima della comunicazione del giudice sportivo, una vibrata protesta per l’operato di Finazzi, era stata indirizzata alla Lega dall’avvocato Tony Sgromo, Assessore comunale allo sport e delegato provinciale del Coni.

CATANZARO – Francesco Ingenito, 32 anni da poco compiuti, ha domenica siglato la sua prima rete in C2. Dopo essersi segnalato nella passata stagione, con 34 reti siglate nelle file della Viribus Unitis, come il miglior cannoniere di tutti i tempi, Catanzaro sperava nel suo intuito per risolvere il problema del gol. “In passato, come mi capitava un’occasione la buttavo dentro. –riferisce l’interessato, quasi a confermare una sorta di maledizione che s’accanisce sul Catanzaro- “Non penso che la circostanza sia da collegare al salto di categoria, nonostante stia incontrando difensori certamente più esperti dell’interregionale. Grosso modo, non ho notato molta differenza fra le due categorie.” Per convincere Gaucci a cederlo dal Catania, la società giallorossa ha impiegato quasi un intero mercato, riuscendoci sul filo di lana. Immediato era stato l’accostamento con il coetaneo Prisciandaro del Martina che, dopo aver realizzato una valanga di reti in sei stagioni di dilettante, si rinnovava a 30 anni in C2, regalando con 22 gol la promozione ai pugliesi. Francesco Ingenito, da parte sua, avrebbe potuto, in sette presenze sin qui accumulate, porsi sulla scia di Prisciandaro e della sua recente fama, se avesse messo a segno almeno la metà delle occasioni sprecate. Non è stato così, ma ci sarebbe ancora il tempo di recuperare se il centravanti si decidesse ad aggiustare la mira. “Per sbloccarmi, mi mancava il gol di domenica. Avevo cominciato a mettermi anch’io in discussione come giocatore, ma ora mi sento più sereno. Per stare tranquillo mi son spesso ripetuto che, tutto sommato, le occasioni per segnare le ho create e sono stato puntuale all’appuntamento. Mi è sin qui mancato quel pizzico di lucidità per gettarla dentro.” Quali i motivi dell’ansia di Ingenito: le pressioni della città, le attese riposte dalla società, un ruolo diverso dal passato? “Niente di tutto questo. –risponde, senza appellarsi a facili scusanti- “E’ dipeso solo da me e basta.” Ora, dopo la buona prova di domenica, esaltata dalla prima marcatura e compromessa da un madornale errore compiuto sotto rete, le speranze di rinascita sono più solide. “La mia convinzione è cresciuta. –conferma- “Conto di ripetermi, a cominciare da domenica prossima.” La società continua a credere nell’istinto del suo centravanti, come conferma l’amministratore delegato Claudio Parente, imprenditore della sanità ed ex calciatore: “Non può sprecare tante occasioni, uno che non ha intuito per il gol. Ingenito, al contrario, ha il pregio di porgere sempre il viso alla porta avversaria, inserendosi sempre nelle condizioni ideali.” Quasi a spingere il suo protetto verso la prima marcatura, è stato proprio Pasquale Logiudice a pennellargli sulla testa la palla del gol ed a metterlo, ad inizio di ripresa, nelle condizioni di bissare. “Gol a parte, domenica Francesco ha giocato bene.” –dice Logiudice- “E’ stato presente sotto porta e propositivo con i compagni.” La società ha, infine, espresso la massima fiducia alla squadra ed al tecnico.

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Gazzetta del Sud

Mancuso e il presidente provinciale del Coni Sgromo si rivolgono a Macalli
Il Catanzaro nel mirino degli arbitri

Vito Macrìna CATANZARO – Sono proseguiti anche ieri in città i commenti negativi sull’operato dell’arbitro, il signor Finazzi di Torino (con precedenti già negativi per il Catanzaro, come recentemente in Gladiator-Catanzaro). L’arbitro domenica ha trasformato la vittoria in pareggio, e non soltanto con la svista finale sul fuori gioco dell’autore del gol del Latina, Simonetti, ma anche con i falli (al plurale!) da rigore dei difensori della squadra laziale. Intanto ieri il presidente della società, Mancuso (squalificato sin al 12 novembre, ma al campo non c’era), ha preso l’iniziativa di telefonare al presidente della Lega Macalli esternando le sue rimostranze per le direzioni arbitrali assegnate domenicalmente al Catanzaro, ultima in ordine di tempo quella dell’arbitro torinese. Il che, francamente, sapendo come vanno certe cose, è servito a poco. Gli è che i direttori di gara, in particolare quelli che arrivano al Ceravolo, si sforzano di scimmiottare il collega Collina, ovviamente di altra personalità, di altra preparazione tecnica. E tornando alla cronaca ieri ha preso posizione sull’argomento-arbitri l’assessore comunale allo Sport, Antonio Sgromo, rivolgendosi alla Lega di serie C e alla Commissione arbitri, precisando che sottoscriveva la nota anche nella qualità di presidente provinciale del Coni. «Non posso non esprimere – ha scritto Sgromo – il mio personale rammarico, quello di tutti i tifosi giallorossi, delle federazioni sportive, che attualmente rappresentano, e dell’intera città, per i reiterati episodi negativi di cui, ormai da tanto tempo, è destinataria la squadra dell’Us Catanzaro. I provvedimenti arbitrali, compreso l’ultimo di domenica, e molti altri accadimenti, si sono sempre risolti a danno della squadra che, come è a tutti ben noto, sta compiendo grossi sforzi, con l’impegno personale di tanti imprenditori, e il sostegno anche dell’Amministrazione comunale, per uscire fuori da una situazione di empasse e assurgere nuovamente agli onori della cronaca sportiva meritatamente, senza gratuite concessioni o pretese di facili benevolenze». Proprio con la consapevolezza – ha proseguito l’assessore Sgromo – che tutto si debba conquistare con spirito di sacrificio che da una parte si respingono gratuiti sacrifici, dall’altra non si possono però assolutamente accettare penalizzazioni e interventi che man mano affievoliscono l’entusiasmo e determinano una percezione negativa delle proprie capacità». «Alla luce di queste considerazioni – ha concluso Sgromo – si chiede a codesta Lega, per quanto di sua competenza, di promuovere ogni iniziativa tesa a tutelare gli interessi e l’impegno dell’U.s. Catanzaro». Ma, con tutte le ragioni di questo mondo per condannare l’arbitro, resta il fatto che per arrivare al pareggio il Catanzaro ci ha messo del suo, peraltro attenuando i meriti acquisiti in almeno 60 minuti di gioco, apprezzabili per le manovre e anche per l’impegno della squadra che meritavano migliori frutti. Intanto la società ha rinnovato la fiducia a tutta la squadra rispondendo così a qualche pressione la cui finalità finirebbe per peggiorare le cose. La squadra, invece, può continuare il campionato contando di ripetersi (ovviamente a tempi più allungati) nell’espressività messa in atto domenica, compreso il recupero psicologico di Ingenito dopo aver rotto il digiuno del gol.


Stop a Delle Vedove e Lo Monaco. Multa al Paternò
Due squalificati nell’Acireale

FIRENZE – Il Giudice Sportivo della Lega di Serie C, Giuseppe Quattrocchi, in merito alle partite del campionato di C1 disputate tra domenica e lunedì ha inflitto, tra le società, ammende a Benevento e Spezia (12.000 euro), Giulianova e Padova (10.000 euro), Teramo (3.000 euro), Paternò (1.200 euro), Vis Pesaro (6000 euro), Sambenedettese e Treviso (500 euro), Pro Patria (400 euro) e Avellino (300 euro); tra i massaggiatori la squalifica fino al 19 novembre a Gubetti (Pro Patria) e tra i giocatori la squalifica per due giornate a Giannitti (Arezzo), Kanyengele (Sambenedettese) e Sotgia (Padova), e per una Pittilino (Benevento), De Simone e Rajcic (Chieti), Del Signore (Carrarese), Biondini (Cesena), Creanza (Lanciano), Diamoutene (Lucchese), Mitri (Martina), Rossetti (Padova), Cimarelli (Pistoiese), M. Morfeo (Prato), Boscolo (Pro Patria), Serao (Reggiana), D’Aloisio e Fiori (Spezia), Biso (Teramo), Monticcioli (Treviso), Rinaldini (Varese), Marta e Mazzoli (Vis Pesaro), D’Andrea (Viterbese). In merito alle partite del campionato di C2 disputate tra il 2 e il 3 novembre scorsi, il Giudice Sportivo ha squalificato gli allenatori Dellisanti (Catanzaro) e Ramella (Legnano), rispettivamente fino al 3 dicembre e al 12 novembre, e tra i giocatori inflitto la squalifica per due giornate a Tomei (Montevarchi) e Bellocchi (Savona), e per una Delle Vedove e Lo Monaco (Acireale), Garzon (Alessandria), Pistore (Biellese), Pinciarelli (Brindisi), Iannitti (Castel di Sangro), Felici (Castelnuovo), Moscelli (Catanzaro), Iorio (Cremonese), Lanotte (Fidelis Andria), Carannante (Foggia), Aruta e Ripa (Frosinone), Procopio (Gela), Migliaccio (Giugliano), Borsa (Imolese), Viganò (Meda), Galassi e Manganiello (Montichiari), Borghetti (Monza), Carnevali (Nocerina), Flauto (Palmese), Barbisan e Favero (Pordenone), Pellegrino (Ragusa), Di Loreto e Trotta (Rimini), Calori (Sangiovannese), Batti (Sassuolo), Coppola (Tivoli) e Gallo (Trento). Tra le società, invece, il Giudice ha inflitto ammende a Giugliano (2.000 euro), Palmese (1.250 euro), Alessandria (1.000 euro), Catanzaro (850 euro), Rimini (600 euro), Florentia e Pro Vercelli (500 euro), Acireale (400 euro), Castelnuovo e Novara (350 euro), Grosseto (300 euro), Nocerina e Ragusa (250 euro), e tra i dirigenti l’inibizione fino al 12 novembre a Mancuso (Catanzaro).

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Il Quotidiano

La società fa bene ad alzare la voce ma la squadra non ha saputo chiudere la gara col Latina
Catanzaro, non solo l’arbitro

CATANZARO ­ Cercava la vittoria, il Catanzaro contro il Latina, una vittoria che avrebbe dovuto rasserenare l’ambiente dopo le tre sconfitte consecutive e riportare un po’ di fiducia in una tifoseria sempre più depressa già in avvio di campionato. Ma alla fine, sicuramente complice l’arbitro, ma anche per un diverso atteggiamento in campo tra il primo e il secondo tempo, ciò che pareva ormai acquisito è sfuggito dalle mani dei giallorossi che si sono dovuti accontentare di un pareggio che non ha risolto alcuno dei problemi, né quelli di classifica, né quelli ambientali.
Anzi, quello che esce dall’incontro con i laziali è un Catanzaro con i nervi scoperti con la sparata nella sala stampa del Ceravolo di Pasquale Logiudice contro un non meglio precisato obiettivo che mira a distruggere tutto, e la sfuriata contro gli arbitri del vice presidente Salvatore Mancuso.
Che l’arbitraggio abbia sicuramente influito sul risultato non vi è dubbio: due rigori negati (il primo per fallo su Ciardiello in occasione di un calcio d’angolo e il secondo per un fallo di mano su colpo di testa di Ambrosino) e il gol del pareggio convalidato nonostante un’evidente posizione di fuorigioco sono lì a confermare la bontà e la giustezza della solenne arrabbiatura di tutto lo staffa giallorosso, a cominciare dal presidente per finire all’ultimo magazziniere. Non è la prima volta, tuttavia, che il Catanzaro si lamenta per la direzione di gara. Allora, se questo è diventato un problema, la società ha il diritto, o forse è meglio dire il dovere, di intervenire nelle sedi appropriate per portare avanti le proprie ragioni.
L’analisi della gara, però, non si può esaurire con gli errori arbitrali. Sarebbe un errore gravissimo. Alla fine del campionato mancano una quantità industriale di partite da giocare e affrontarle con lo spirito dell’agnello sacrificale che va incontro al suo destino segnato in partenza da un disegno maligno sarebbe un sacrilegio che porterebbe, alla lunga, a un totale fallimento.
Sicuramente l’arbitro di Catanzaro-Latina ha sbagliato. Non è la prima volta e non sarà l’ultima, ma nonostante questo sarebbe il caso di evitare di gridare già da adesso al complotto. La società faccia i suoi passi in Federazione e in Lega; il tecnico Franco Dellisanti e i suoi ragazzi, smaltita la rabbia, si rimbocchino le maniche, già da oggi, e riprendano a lavorare con ancora più impegno di prima. Perché se è vero che la direzione di gara ha influito sul risultato, anche l’atteggiamento mentale della squadra non ha certo contribuito a superare indenni la prova.
La squadra, nella prima frazione, è stata quasi perfetta a livello tattico e organizzativo. Ma anche contro il Latina ha sciupato troppe occasioni. Chiudere il primo tempo sul 2 o 3-0 (come sarebbe stato possibile dal numero di palle gol create) avrebbe messo tutti al riparo da indecisioni ed errori della terna.
E poi, nella ripresa, contro una formazione non trascendentale (alla fine il Latina ha concluso verso la porta di Gentili in due sole occasioni), la squadra se da un lato ha controllato abbastanza agevolmente, dall’altro si è fatta schiacciare troppo nella propria metà campo, senza riuscire a sfruttare gli spazi che i laziali, imbottiti di punte e mezze punte nel disperato tentativo di rimontare, inevitabilmente lasciavano.
Giuste, quindi, le lamentele, ma tecnico e giocatori non si facciano prendere, seppure incosciamente, dalla voglia di appigliarsi a questo alibi, per quanto legittimo sia, e analizzino a fondo, in maniera fredda e razionale, la loro prestazione per vedere se anche da parte loro c’è stato qualche errore.
Alessandro Sgherri

 

Autore

Davide Pane

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