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SCUOLA: SINDACATI, LA CALABRIA PAGA UN PREZZO TROPPO ALTO

“Tanti precari – rilevano le organizzazioni sindacali – sono partiti per le citta’ del Nord, molti sono rimasti senza un reddito. Sono risorse intellettuali che scappano, non per libera scelta, ma perche’ costretti; sono energie che perdiamo, aggiungendo alla desertificazione industriale la desertificazione intellettuale. E’ necessario, quindi, che l’appello che lanciamo come organizzazioni sindacali venga ascoltato da tutte le istituzioni e in particolare dalle Istituzioni locali e regionali affinche’ si apra da subito un confronto sulla scuola calabrese. L’esperienza dell’anno scolastico in corso ci ha permesso di registrare un abbassamento generalizzato della qualita’ dell’offerta formativa: classi numerose, alunni smistati, solo per dovere di vigilanza, in altre classi per mancanza di docenti, prestazione dei servizi in grande sofferenza. Il maestro unico o prevalente nella scuola primaria non e’ nella condizione di rispondere alle esigenze di una didattica al passo coi tempi; di una didattica capace di canalizzare le sollecitazioni esterne che gli alunni ricevono in un percorso organizzato in modo sistematico, che finalizzi le conoscenze agli obiettivi programmati. Analoghe situazioni, in prospettiva, si potrebbero verificare con la logica dell’accorpamento delle classi di concorso nel processo di riforma in atto della scuola secondaria superiore. Non meno preoccupante e’ la situazione del personale ATA chiamato sempre a maggiori compiti ed al sovraccarico dovuto alla carenza di organico. Le difficolta’ economiche in cui versano le scuole ormai prossime alla bancarotta mettono a dura prova la conduzione ordinaria di una scuola degna di questo nome fino al punto che non si riescono a pagare nemmeno le supplenze. Chiederemo alla Giunta Regionale, a cui il Titolo V° della Costituzione Italiana trasferisce molte competenze in materia di istruzione pubblica e offerta formativa sul territorio, un incontro per aprire un confronto serio e senza pregiudizi sul progetto di scuola pubblica in Calabria e per riflettere sui risultati che l’ultimo dimensionamento scolastico ha prodotto. In un contesto cosi’ difficile – secondo i sindacati – anche le relazioni sindacali risentono di sottovalutazioni e pressapochismo soprattutto da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria come denunciato nella nota unitaria del 23 marzo scorso inviata al Ministero. Riteniamo, invece che proprio in una situazione difficile da gestire e da risolvere, un confronto sindacale serio e che entri nel merito sia indispensabile ed auspicabile non solo con l’USR ma anche con gli Enti locali e in particolare con la nuova Giunta Regionale. Pertanto i sindacati convocano l’assemblea regionale del personale della scuola (docenti e ATA) che si terra’ il prossimo 20 maggio alle ore 10,30 a Catanzaro Lido presso il Liceo Scientifico Fermi”.

(AGI)

Autore

Umberto Galati

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