La Striscia

Un grazie alla squadra ora tocca alla città

Campionato superbo e città mediocre? Tocca a “voi” smentirci

Il 23 agosto del 2009 la squadra guidata da Gaetano Auteri, accompagnata da tanto scetticismo, si presentò al Nicola Ceravolo per l’esordio in campionato contro i capitolini della Cisco Roma.

Oggi, per l’ultima in casa della regular season, a fine partita i circa tremila presenti sugli spalti, nonostante l’amarezza per il secondo pareggio interno che elimina le Aquile dal primo posto, hanno tributato cinque minuti di applausi per gli uomini con la casacca giallorossa. Hanno reso onore a dei ragazzi che, fra mille difficoltà, come leoni hanno onorato il nome di una città, a differenza di nostri più “illustri” concittadini (imprenditori d’elite e politicanti).

Il campionato l’hanno vinto loro. Tanti in società hanno perso e tanti in città continuano a perdere. Ragazzi, regalateci la ciliegina sulla torta. Sacrificatevi ancora per un mesetto, sfatiamo questi play off ed entrerete di diritto nella storia del Catanzaro. Credetemi, non è poco.

Al Ceravolo, accompagnato da circa 150 tifosi, scendeva il Brindisi di Silva che a differenza di altre squadre incontrate dalla nostra rivale Juve Stabia, si giocava l’ultima possibilità per entrare nella griglia dei play off. Stessa identica cosa accadde domenica scorsa contro i siracusani. Voglio rilevare questo dato poiché, se affermiamo che i nostri sessantotto punti (71 senza la penalizzazione) sono stati sudati, non facciamo torto a nessuno. Neanche a chi nelle ultime due sfide ha affrontato squadre senza nessuna motivazione. Prima dell’inizio Filippo Catalano, socio di minoranza, premia Benincasa per le 100 partite in giallorosso. Degli altri soci o meglio del socio di maggioranza Aiello e di quello di minoranza Soluri, presenti ai tavoli Istituzionali, nessuna traccia. Aiello a fine partita dalla tribuna attraversa il campo per dirigersi negli spogliatoi fra l’indifferenza generale. E Catalano, alla fine, accompagna Auteri in auto.

Il Brindisi scende in campo consapevole che le assenze del Catanzaro sono pesanti giacché è risaputo che la nostra rosa è ristretta. Se l’assenza di un titolare inamovibile crea già qualche problema, figuriamoci due e poi tre con l’abbandono di Ciano all’intervallo.

Il primo tempo è equilibrato ed entrambe le squadre hanno occasioni per passare in vantaggio. Le occasioni dei brindisini arrivano soprattutto da alcune amnesie dimostrate dalla difesa, che non è quella titolare.

Verso la fine del primo tempo Auteri, resosi conto che gli uomini Silva stanno prendendo il sopravvento perché nel mezzo hanno l’uomo in più, sposta Corapi a centrocampo per cercare di essere più pungenti nelle ripartenze. Benincasa, che ricopre dopo lunghi anni il ruolo di esterno destro, non è Di Cuonzo e non punge a dovere. Dopo i primi quarantacinque minuti di gioco il pareggio è un risultato giusto.

La ripresa, grazie alle modifiche apportate da Auteri nel primo tempo, è tutta un’altra musica. C’è da segnalare però che il Catanzaro perde anche Ciano ed entra Berger. In pratica a Gimmelli e Di Cuonzo si aggiunge un terzo titolare fuori uso. Assenze che purtroppo alla fine peseranno.

Si rivede però il solito Catanzaro, quello che surclassa con il gioco gli avversari. A metà della ripresa il Catanzaro diventa ancora più offensivo, esce Lodi ed entra Donati che presidia la fascia sinistra. I giallorossi ripetutamente bastonano i pugliesi che non riescono più a impensierire la nostra retroguardia e creano occasioni a ripetizione. L’arbitro ci nega un evidente rigore su Montella, le occasioni fioccano ed è un tiro a segno verso la porta dell’estremo difensore Pinzan.

Un magistrale calcio di punizione di Longoni al 34° regala la gioia ai tifosi giallorossi che come ai bei tempi spingono la squadra dagli spalti aiutandola nell’assalto. L’argentino sigla ancora un gran goal, il quattordicesimo, tutte reti di pregevole fattura.

I giallorossi, però, hanno speso tanto e non hanno più la forza per infliggere il colpo del Ko. Allora Silva dalla panchina fa quello che dal mese di gennaio in poi Auteri non può fare. Inserisce Alessandrì e Mortelliti che, con un colpo di testa in solitudine, sorprende l’incolpevole Vono proprio allo scadere. La vittoria sfumata per i giallorossi, visti i risultati provenienti dagli altri campi, non pregiudica nulla. Per il Brindisi vale tanto. Il Catanzaro è nei play off: un punto a Melfi e il secondo posto è assicurato. Vedremo.

Ora però bisogna distinguere alcune cose. Assodato che la squadra lavorerà come sempre per questa coda, ormai diventata routine per i tifosi giallorossi, è giusto che ora gli obiettivi camminino di pari passo: salto di categoria e riassetto societario sono di vitale importanza. Dobbiamo vincere anche noi tifosi questa volta. Abbiamo meno di un mese di tempo, basta contentini e basta false promesse. Chi rappresenta politicamente questa città deve ora fare la sua parte, non ci sono più alibi.

Prima delle elezioni qualcuno ha chiesto e ottenuto tavoli di lavoro (istituzionali). Un ente come il Comune ha già fatto ampiamente la sua parte sin da giugno e fino ad oggi. Altri nostri onorevoli rappresentanti in parlamento, in regione e provincia hanno avuto dalla città un mare di consensi e si apprestano a riceverne altri in un prossimo futuro.

Sanno bene a chi bisogna bussare. E’ inutile continuare con questo gioco che fa perdere solo tempo. L’imprenditoria cittadina deve essere coinvolta, e solo loro possono farlo, anche obbligandoli. Basta tatticismi e stop soprattutto a mezze figure e società di parvenza, A soli 70 Km da noi c’è una squadra che aspira alla massima serie. E Catanzaro, capoluogo di regione, soffre a sopravvivere nell’ultima serie del calcio professionistico. In città, i centri commerciali crescono come funghi e i palazzi affittati o dati in concessione agli Enti Pubblici sono un’abitudine. E’ il momento che qualcuno dei politici tanto votati restituisca qualcosa a tutta la comunità e non solo al singolo politicante di turno. Affinché questo avvenga, è necessario che tutti i tifosi che vogliono bene al Catanzaro si stringano per cercare un solo obiettivo senza farsi confondere dai falsi depistaggi che vorrebbero continuare con il tanto amato tirare a campare. Dove tutti sguazzano facendo diventare “grandi”, uomini piccoli così.

Tutti insieme ora dobbiamo pretendere. Solo così ne possiamo uscire e Voi, cari poliici e cari imprenditori, “Smentiteci tutti”.

Forza Giallo Rossi

SF

Autore

Salvatore Ferragina

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