Catanzaro Night News

MARTEDI’ ARRIVA IN CITTA’ “MANDRAKE” – GIGI PROIETTI PER CURARE PERSONALMENTE IL RE-ALLESTIMENTO DEL SUO SHOW

Il “Mandrake” arriva a Catanzaro. Gigi Proietti, anticipando i tempi del suo programma, sarà a Catanzaro già martedì prossimo per curare personalmente al Politeama il reallestimento  del suo fortunato show “Di nuovo buonasera” che debutterà venerdì 7 maggio (con repliche sabato 8 e domenica 9).

Questa circostanza la dice tutta sulla professionalità e sulla pignoleria del grande artista che, lo ripetiamo, ha ripreso in esclusiva per il Politeama di Catanzaro lo show che, negli anni scorsi, ha sbancato i botteghini di Roma con ben 200mila spettatori.

D’altronde, come ha spiegato Alessandro Fioroni, produttore esecutivo dello spettacolo, “Di nuovo buonasera” è qualcosa di più di un semplice show. Accanto a Proietti, che è l’indiscusso “mattatore”, ci saranno una piccola orchestra, formata da dieci musicisti, tra i migliori in Italia, un corpo di ballo ed altri attori.

Proietti – che dello show è autore e regista – intende verificare personalmente l’adattamento al palcoscenico del Politeama delle belle scene di Alessandro Chiti e provare, con il balletto, le coreografie create da Fabrizio Angelici.

C’è tanta curiosità di vedere all’opera Proietti nel lavoro preparatorio in vista del gran debutto di venerdì 7 maggio.

Con il suo show l’artista rende omaggio a tanti grandi del teatro e a un genere, il ”varietà”, che tanto fece divertire e ancora oggi diverte il pubblico di ogni età.
Proietti nello spettacolo alterna canzoni romane a grandi successi internazionali; liriche d’amore e sketch esilaranti; nuovi e vecchi personaggi con una chicca d’autore: l’atto unico ”Pericolosamente” di Eduardo De Filippo.
Una proposta teatrale a 360 gradi, una serata che contamina i generi: un percorso negli itinerari del linguaggio e della fantasia, con tappe musicali, frenate, accelerazioni, rumore, improvvise riflessioni. Anche silenzi. Non è uno spettacolo confezionato. La voglia è quella di ritagliare l’evento sui respiri del pubblico. 

 

 

Chi è Gigi Proietti

 

Gigi Proietti nasce a Roma il 2 novembre del 1940. Conseguita la maturità classica s’iscrive a giurisprudenza presso la Sapienza, a pochi esami dalla laurea deciderà però di abbandonare gli studi universitari. Grande appassionato di musica, suona diversi strumenti, tra cui la chitarra, il pianoforte e il contrabbasso. Le sue prime esibizioni pubbliche risalgono appunto ai tempi delle feste studentesche, organizzerà poi delle serate come cantante in alcuni locali di Roma per poi approdare in poco tempo ai night più frequentati della capitale. È durante questo periodo che incontra Sagitta Alter, che diverrà sua compagna per la vita. Gigi nel frattempo inizia a frequentare il corso di mimica al Centro Universitario Teatrale. Grazie alle sue qualità di musicista viene subito notato da Giancarlo Cobelli, direttore del centro che nel 1963 lo scrittura per lo spettacolo Can Can degli italiani. A partire dall’anno successivo l’attore romano calca i palcoscenici con il Gruppo Sperimentale 101.
Nel 1970 viene improvvisamente chiamato a sostituire Domenico Modugno nella commedia musicale Alleluja brava gente, siglando il suo primo, inaspettato successo. Nel 1974 recita accanto a Carmelo Bene e Vittorio Gassman in La cena delle beffe di Sem Benelli.

Risale invece al 1976 il felice sodalizio con Roberto Lerici, da cui avranno origine spettacoli come Leggero leggero; Come mi piace e A me gli occhi, please. Quest’ultimo poi rappresenta un vero e proprio punto di svolta: dando piena libertà ad una verve incontenibile Proietti riscuote un successo di pubblico enorme, guadagnandosi una meritata notorietà.

Nel 1978, insieme a Sandro Merli, diventa direttore artistico del Teatro Brancaccio di Roma (direzione che lascerà nel 2007 per assumere quella del Gran Teatro). Una carica prestigiosa che gli permetterà di creare un proprio laboratorio per giovani talenti, grazie a quest’iniziativa nel corso degli anni ottanta porterà in scena un gran numero di spettacoli.
Parallelamente alla carriera teatrale prende avvio il cammino nel mondo del cinema: dopo alcune comparsate ottiene nel 1968 il primo ruolo da protagonista grazie a L’urlo di Tinto Brass (film che verrà distribuito nelle sale solo nel 1974 causa questioni censorie). Nel 1974 lavora invece per Alberto Lattuada nel film Le farò da padre, dove viene valorizzata la sua vena più drammatica. Il ruolo più celebre rimane senza dubbio quello di Bruno Fioretti detto “Mandrake”, il protagonista di Febbre da cavallo, commedia di culto firmata da Steno. Carlo Vanzina, figlio di Steno, ne realizzerà un sequel nel 2002 (Febbre da cavallo – La mandrakata), avvalendosi ovviamente della presenza di Proietti, che tornerà volentieri a vestire i panni del suo personaggio più apprezzato. L’attore vanta inoltre una fortunata esperienza come doppiatore: inizia negli anni sessanta prestando la voce a Gatto Silvestro, grazie al proprio talento finirà presto alle prese con divi americani del calibro di Robert De Niro, Sylvester Stallone, Dustin Hoffman e Marlon Brando.
Per quanto riguarda il piccolo schermo invece prende parte a diversi sceneggiati e varietà televisivi, tra i quali vale la pena ricordare il famigerato Fatti e fattacci, diretto nel 1975 da Antonello Falqui. Nel corso degli anni novanta ha inizio invece una fortunata militanza nella fiction moderna, dopo Un figlio a metà e Italian Restaurant Proietti diverrà noto presso il grande pubblico grazie al colossale successo de Il maresciallo Rocca, fiction prodotta dalla Rai che, in virtù del consenso ottenuto, durerà la bellezza di cinque stagioni.

 

Autore

Salvatore Ferragina

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