La segnalazione che mi è pervenuta da parte del Sig. Fabio Martino, in rappresentanza di un comitato spontaneo di cittadini, mi fornisce l’occasione per far conoscere quali sono le cause che provocano la fuoriuscita di liquami sulla sede stradale non solo in via B. Telesio ma anche in via Di Tarsia e sul piazzale antistante la chiesa Madonna di Pompei. Del problema mi sono personalmente occupato e, sul posto, ho effettuato, insieme ai tecnici comunali, alla presenza di don Pino Silvestre e degli assessori che all’epoca avevano la delega ai lavori pubblici, numerosi sopralluoghi tesi alla risoluzione dell’increscioso inconveniente. Dalle perlustrazioni si è appreso che nella rete fognaria, che ha origine nel quartiere Mater Domini, confluiscono non solo i liquami ma anche tutte le acque bianche. Questi, in occasione di ogni pioggia, anche non copiosa, si congiungono con i liquami aumentando notevolmente il flusso e la pressione all’interno delle condutture facendo saltare i tombini e causando, nel contempo, la fuoriuscita di liquami che invadono completamente la sede stradale. Vi è di più. Non essendoci alcuna separazione tra acque bianche e fogne, anche gli scarichi domestici della zona confluiscono nei tubi comuni e, pertanto, dalla primavera fino all’autunno tutte le case, attraverso gli scarichi di bagni e cucine, vengono invase da scarafaggi. E’ del tutto evidente che gli inconvenienti, più volte segnalati anche in modo duro tanto da guadagnarmi le antipatie di Sindaco ed assessori, attengono non solo alla sicurezza stradale ma soprattutto alla salute pubblica, la cui responsabilità è prerogativa esclusiva del sig. Sindaco. Ebbene, comprendo che porre rimedio al problema non sia cosa che si possa compiere tempestivamente ma, quello che provoca in me indignazione, è il fatto che in quattro anni di amministrazione, questa maggioranza non sia stata in grado di programmare una serie di interventi sul territorio stabilendo delle priorità sulla base dei bisogni e delle necessità. Le ultime opere programmate con i PISU ne sono una testimonianza. Lo slogan coniato in campagna elettorale, tanto caro a questa amministrazione “Catanzaro città accogliente”, si è rivelato infausto. Catanzaro non solo non è divenuta accogliente ma neanche vivibile, qualità per la quale occorre prioritariamente pensare ai servizi, pensare alle fogne visto che il trenta per cento delle abitazioni cittadine ancora non hanno collegamento con la rete fognaria e i liquami si disperdono nei corsi d’acqua che sfociano in mare. Pertanto, comprendo la rabbia del Sig. Martino, pur tuttavia non nutro alcuna speranza che nell’immediato si possa risolvere il grave problema.
Il Presidente della 1^ Circoscrizione Felice Sità
