Catanzaro Night News

PHONEMEDIA: la lettera di alcuni dipendenti

Siamo un piccolo gruppo di lavoratori Phonemedia di Catanzaro.

Vi scriviamo per manifestare tutta la nostra rabbia per il disastro Phonemedia abbattutosi  sui lavoratori sparsi in tutta Italia. Tutti sanno ormai che il business di questa azienda erano i corsi di formazione. Corsi fatti ai danni di ignari lavoratori che, per le piu’ banali motivazioni, firmavano fogli che in realta’ servivano per giustificare gli indotti che l’azienda percepiva dai finanziamenti pubblici di progetti regionali. Finanziamenti erogati senza che nessuno vigilasse sul loro effettivo utilizzo. La regione ha dichiarato tempo fa in un articolo che il loro dovere era quello di erogare i fondi, se poi ne venisse fatto un cattivo uso non poteva certo essere affar loro….SBAGLIATO! Chi avrebbe dovuto vigilare sul corretto uso di milioni e milioni di euro di finanziamenti PUBBLICI allora??? Chi, se non la regione che li ha erogati? Non è forse ora che si prenda le proprie responsabilità? Gli squali di questa vicenda sono certamente gli amministratori o ex amministratori di questa azienda, a partire da Cazzago, seguito da Massa e Liori, ora estromessi da ogni incarico, ma non possono certo aver agito senza la complicita’ e il benestare di istituzioni locali e politici consenzienti.

Per dimostrare dove questi soldi andavano a finire sono stati organizzati svariati corsi fittizi, per i quali risultano giustificativi di spese mai sostenute, pagamenti falsi a supervisori e a call center manager per ore di tutoraggio mai effettuate. Ci teniamo inoltre a precisare che, oltre alla pioggia di finanziamenti ricevuti, le commesse presenti nella nostra azienda venivano lavorate con ottimi risultati. Ecco quindi un altro rilevante introito per le tasche dei nostri cari dirigenti truffatori.

Altro ingente guadagno proveniva dai finanziamenti per l’assunzione di lavoratori svantaggiati, con la legge 488, che non veniva usata,come avrebbe dovuto, per creare nuovi posti di lavoro. Facevano dimettere dipendenti con contratto a tempo determinato per riassumerli subito dopo con contratto a tempo indeterminato. E’ chiaro che non venissero creati nuovi posti di lavoro ma si assumessero sempre le stesse persone! Continuiamo ancora a chiederci oggi come i pagamenti dei finanziamenti, che potevano arrivare solo dopo che i cosiddetti Durc ne certificassero la regolarita’, siano stati erogati, visto che fosse ben noto a tutti che il gruppo Cazzago non fosse in regola. Altro esempio pratico di sperpero di denaro pubblico è l’episodio che si è verificato nel 2008 quando, per 680 lavoratori a Catanzaro e 170 di Vibo Valentia, sono entrati nelle casse aziendali undici milioni di euro. E poi ancora il corso ISIM, sempre sovvenzionato con fondi europei, stipulato tra Regione Calabria, azienda e lavoratore e secondo il quale avremmo conseguito l’attestato rilasciato dalla regione Calabria e avremmo avuto il tanto desiderato contratto a tempo indeterminato. Ci è rimasto l’attestato e l’ormai tristemente famoso PATTO D’ONORE, secondo cui avremmo dovuto garantire all’azienda la nostra presenza per almeno tre anni dall’avvio del contratto e viceversa, l’azienda avrebbe dovuto garantirci il posto per la medesima durata. Anzi, ci hanno ulteriormente rassicurato dicendoci che se anche l’azienda fosse fallita saremmo stati riassunti da un’altra parte, con l’aiuto della regione. In realta’ non siamo durati nemmeno un anno; due per chi ha frequentato il corso l’anno prima…..molti di noi hanno sudato, per ottenere il tanto desiderato contratto a tempo indeterminato, per cinque lunghi, estenuanti mesi e per otto ore al giorno e lavorando gratis in azienda per meta’ del corso! Rimane solo tanta rabbia e delusione. Insomma sono stati tanti gli abusi perpetrati ai danni di noi ignari lavoratori, mentre le tasche di questi ladroni si gonfiavano a dismisura…..per non parlare poi delle innumerevoli ingiustizie a cui siamo stati sottoposti, per esempio il fatto che avremmo dovuto essere assunti tutti con il III° livello (chi ha conseguito l’attestato con il IV°), secondo il CCNL, mentre siamo stati assunti di II°. E siamo stati fortunati! Molte persone infatti, entrate con i fondi POR, sono state assunte con il I°….neanche un addetto alle pulizie viene assunto con il I° livello!!!!!! Se non fosse stato per xml:namespace prefix = st1 ns = “urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags” / la CGIL che ha battuto i pugni per farli passare al II° sarebbero rimasti a lungo con il I°.

E poi ancora,  straordinari non pagati, all’inizio veniva chiesto di lavorare anche la domenica (gratis ovviamente), per non parlare poi della violenza psicologica, o mobbing se preferite, secondo cui ci avrebbero cambiato il turno se non fossimo riusciti a produrre quanto loro richiedevano. Potremmo andare avanti per ore per descrivere tutte le angherìe a cui siamo stati sottoposti. Fino al giorno in cui abbiamo deciso che era ora di finirla e abbiamo dapprima mantenuto un presidio permanente nella sala consiliare di Catanzaro, come segno di protesta,  per poi occupare agli inizi di gennaio la nostra sede lavorativa in Viale Magna Grecia. Poi ovviamente la questione è andata avanti nei vari Tribunali sparsi in tutta Italia. Il nostro viaggio è finito il 17 e 19/03, giorno in cui il Tribunale di Vibo Valentia ha emesso sentenza che riguardava il sito di Catanzaro. Siamo rimasti in azienda fino a lunedi’ 29/03, quando il commissario ha apposto i sigilli alla nostra sede e ce ne siamo dovuti tornare a casa. Con molta amarezza per la verita’, consapevoli che la nostra avventura fosse finita li’. Serve un miracolo per far si che l’azienda riapra…..

Ci resta la cassa integrazione in deroga che, onestamente, dopo quasi 7 mesi di stenti, farebbe comodo a tanti. E’ da ottobre infatti che non riceviamo un centesimo, prima dall’azienda per i mesi lavorati e ora dalle istituzioni che stentano a trovare una soluzione che ci permetta di sopravvivere. E’ chiarissimo infatti agli occhi dei lavoratori che nessuno si è fatto carico di circa 2000 famiglie in situazioni disperate, con figli da mantenere e indebitati fino al collo.

Lavoratori che invece prima hanno arricchito la citta’, spendendo nei bar, nei negozi, nei supermercati, acquistando macchine e case…..lavoratori che hanno fortemente contribuito alla crescita di questa citta’, la nostra era una realta’ importantissima per la citta’ di Catanzaro. Nel momento del bisogno pero’ nessuno si è ricordato di questo. Tante belle parole, questo si, ma nessuno si è fatto carico di noi. A partire dal presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, che ha speso tante belle parole per noi, ha sempre ribadito la sua vicinanza ai lavoratori Phonemedia. La vicinanza a parole pero’ , Illustrissima Presidente Wanda Ferro, non basta. Anzi, ci scusiamo per essere venuti piu’ volte a disturbarla e per averle fatto sprecare fiato!

Per non parlare poi del comune di Catanzaro e del sindaco in persona, Rosario Olivo, che piu’ volte ha gridato pubblicamente che bisognava dare un sostegno ai lavoratori della sua citta’. Hanno sbandierato ai quattro venti gli aiuti che avrebbero dato come sostegno ai 2000 dipendenti, a partire dall’abbonamento mensile ai mezzi pubblici che avrebbero fornito di mese in mese, e per la durata di un anno, a qualsiasi dipendente Phonemedia ne avesse fatto richiesta. Ne hanno dati due, gennaio e febbraio, ed è finita cosi’. Poi hanno promesso buoni mensa gratuiti per i figli minori dei dipendenti Phonemedia, sempre per la durata di un anno. Per quanto ne sappiamo anche qui hanno garantito per i primi due mesi, non siamo a conoscenza degli sviluppi riguardo i buoni mensa. E poi ancora hanno dichiarato con molto orgoglio che si sarebbero autotassati per donare 5000 euro alle famiglie piu’ disagiate. Pare che invece questi soldi siano stati usati per pagare i due mesi di abbonamenti per i mezzi pubblici e i buoni mensa, perché in cassa non c’erano soldi, hanno quindi intelligentemente deciso di usare quelli che in realta’ avrebbero dovuto aiutare le famiglie in stato di grave disagio. Giudicate voi. Per noi non ci sono parole. 

E poi ancora, siamo stati ospitati nella trasmissione di Santoro, Annozero, per parlare di Phonemedia. Ovviamente i tempi tecnici sono quelli che sono e abbiamo dovuto rimarcare i punti salienti della vicenda. Nel viaggio di ritorno arriva una telefonata dal Comune di Catanzaro, dove mi si dice che sono tutti arrabbiati per non averli ringraziati pubblicamente. Ora, col senno di poi, so di avere fatto la cosa giusta. Di cosa vi dovremmo ringraziare, caro Comune di Catanzaro? Vi ringraziamo per i due mesi gratis di viaggi in autobus, lo sapete pero’ che stiamo morendo di fame? Sapete che siamo al limite della sopravvivenza? Sapete che non riusciamo a dare una vita dignitosa ai nostri figli?

Sempre riguardo al giorno della trasmissione di Annozero, parliamo del nostro caro ex Presidente della Regione Agazio Loiero che MAI ci ha voluti ricevere, nonostante le nostre numerose richieste! Non si è mai degnato di spendere cinque minuti con i lavoratori Phonemedia. Guarda caso pero’, qualcuno ha ricevuto la telefonata del nostro carissimo Presidente il giorno della puntata di Annozero, per raccomandare che non si facessero dichiarazioni troppo forti sul loro operato. VERGOGNA! VERGOGNA SIGNOR EX PRESIDENTE!

Tante belle promesse sono state fatte ai lavoratori Phonemedia, giocando sulla disperazione della gente, solo perché eravamo in odore di elezioni….non ci sono parole….VERGOGNATEVI TUTTI! POLITICI E ISTITUZIONI!

Oggi siamo in una situazione disperata, sempre peggio. La cassa integrazione in deroga stenta ad arrivare. Non  siamo nemmeno riusciti a compilare l’sr41, il modellino per la richiesta all’inps della cigs, perché non disponiamo di tutti i dati che ci servono. Risultiamo occupati per l’ufficio di collocamento ma non riceviamo lo stipendio da ottobre e l’azienda va verso il fallimento. Non possiamo avere il CUD e quindi fare la dichiarazione dei redditi perché non siamo in possesso di tutte le buste paga. E’ difficilissimo trovare lavoro, a meno che non ci si voglia avventurare, come molti hanno fatto, in situazioni analoghe alla nostra. Altri call center, ovviamente con un altro nome, con gli STESSI nostri ex dirigenti, le NOSTRE ex commesse e che richiamano i nostri ex colleghi. Ovviamente non pagano nemmeno li’, era prevedibile, ma si trovano comunque a dover rivivere lo stesso dramma per la seconda volta. E le istituzioni continuano a dare finanziamenti perché, dicono, è un meccanismo che non possono fermare. Questo non è sviluppo per la nostra terra, questo è voler restare aggrappati a un sistema che accetta compromessi con aziende che favoriscono bancarottieri, fallimentaristi, questa è corruzione, collusione tra Stato e “prenditori” . Lo Stato ci DEVE tutelare, non puo’ e non deve essere complice di  questi meccanismi perversi che arricchiscono gente senza scrupoli  sulla pelle dei lavoratori. SIAMO STANCHI!                     

Molti di noi cominciano a perdere le speranze….la cassa integrazione ci spetta di diritto, ma chissa’ quando…..

Restiamo quindi come al solito in balìa di voci che si rincorrono con la speranza che arrivi presto. Non ce la facciamo piu’.

 

Alessia Zinzi, Alessandra Sacco, Andrea Caserta, e Mercurio Danilo ma crediamo di poter rappresentare il sentore di molti dei nostri colleghi.

Autore

Salvatore Ferragina

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