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La cittadella regionale si chiami “Palazzo Calabria”

Anche se il sito www.cittadellaregionale.it da qualche giorno non trasmette più le immagini della webcam che permetteva di seguire in diretta l’avanzamento dei lavori di costruzione della Sede della Giunta Regionale della Calabria – non è dato sapere se per precisa volontà degli organi regionali o per un banale guasto – siamo certi che le attività di cantiere dell’importante opera procedono con alacrità e che la nuova struttura regionale sarà regolarmente e puntualmente completata entro il 19 agosto 2011, nel rispetto del cronoprogramma previsto dal contratto di appalto.
Con questi auspici ed anche con il precipuo intento di mantenere alto il livello di attenzione sul costruendo complesso che ospiterà la Giunta e gli uffici regionali di Catanzaro, sentiamo la necessità di suggerire, fin da adesso, il nome con cui dovrà essere battezzata quella che oggi genericamente viene definita la Casa dei Calabresi e l’intitolazione del relativo Viale di accesso.
Ci pare doveroso, infatti, scongiurare l’ingenerarsi e l’affermazione di alcuni malvezzi in uso sia in esponenti della pubblica amministrazione sia negli organi di stampa che, alimentandosi nella superficialità e sfociando spesso nella disinformazione, potrebbero far partorire definizioni quali l’orribile e generica “Cittadella di Germaneto” piuttosto che la minimalista “Palazzo della Giunta” o, addirittura, l’anonima “Sede del Governo regionale”.
Per l’edificio regionale, pensiamo ad una denominazione capace di coniugare le alte funzioni di governo che in esso si svolgeranno con altre caratteristiche sia di carattere geografico – quale la sua posizione baricentrica rispetto al territorio calabrese – sia connesse a valori di identità ed appartenenza delle sue genti alla terra madre e, pertanto, ci piacerebbe che potesse assumere il nome di “Palazzo Calabria”.
Il viale di accesso merita anch’esso una intitolazione qualificata da forti contenuti storici, politici e geografici e siamo convinti che si debba fare ricorso ad appellativi quali “Viale degli Itali” o “Viale Re Italo”, considerando che proprio l’istmo di Catanzaro, nel cui cuore è posto il nostro “Palazzo Calabria”, in un’epoca che con buona approssimazione ci riporta a tremilacinquecento anni or sono, vide stabilirsi e progredire le genti del valoroso e volitivo re Italo, fondatore del primo assetto etnico, politico e socio-economico in Calabria, che seppe trasformare quelle popolazioni da pastori nomadi in agricoltori stanziali, che impose nuove leggi, introdusse la costumanza dei conviti sodalizi, creò riserve alimentari collettive e da cui derivò quel nome Italia, attribuito dapprima al territorio dell’istmo di Catanzaro, quindi a quello della Calabria e, infine, a tutta la penisola italiana.

OSSERVATORIO PER IL DECORO URBANO DI CATANZARO

Autore

Umberto Galati

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