La Striscia

La lunga maratona e alla fine nasce la speranza

Bene per i giallorossi: la tifoseria c’è ed ha risposto

Per i tifosi del Catanzaro la partita più importante da quando la denominazione è Fc Catanzaro ha inizio nel primo pomeriggio. Già dalle 15,15 davanti a Palazzo De Nobili arrivano i primi tifosi. Alla fine saranno circa in 400 quelli che sotto la pioggia sino alle 20,30 hanno messo le tende in Via Jannoni n°68. In nome del Blocco 1929, di cui faccio parte, mi permetto in questa “striscia” di ringraziare tutti. Solo uniti possiamo raggiungere gli obiettivi: grazie.

C’erano gli Ultras, i Teski, c’erano i tifosi del Blocco 1929, c’erano tanti altri tifosi, i cosiddetti “liberi” e soprattutto c’erano anche tifosi della provincia, da Soverato, da Sellia Marina, Borgia e Petrizzi. Simbolicamente c’erano anche i tifosi di fuori, 250 fax circa sono arrivati al Comune di Catanzaro per partecipare alla lunga maratona di oggi.

Due ma molto espressivi gli striscioni esposti: uno l’ha portato il tifoso che si definisce “capo storico” con scritto “Se muore il calcio muore la città”; l’altro a firma UC 73 che testualmente riportava “Campagne elettorali terminate? Basta promesse, vogliamo solo fatti. Salviamo il calcio a Catanzaro“. Davanti al Comune sembrava a tratti la mitica Curva Massimo Capraro: cori per il Catanzaro, contro Antonio Aiello, invitato a farsi da parte, e contro Poggi e Parente, con il famoso motivetto “finché vivrò ecc ecc”.

Alla spicciolata come riportato nel nostro live, arrivano tutti i soggetti convocati dal sindaco Rosario Olivo. Particolari sollecitazioni dei tifosi sono state rivolte al sindaco e all’On. Michele Traversa quando hanno fatto il loro ingresso a Palazzo De Nobili. Salvate il Catanzaro: questo l’appello dei tifosi in attesa davanti all’androne. Un’ovazione quando arriva il capitano Gimmelli e il vice capitano Francesco Corapi. E’ chiaro: i tifosi sono con loro.

E veniamo al tavolo. Innanzitutto, oggi possiamo dire che il primo obiettivo è stato raggiunto. Non era facile (ve lo dice uno che per questo tavolo ha lavorato da un mese) raggiungere l’obiettivo di far sedere uno di fronte all’altro i contendenti di due schieramenti politici. Eppure per la causa Catanzaro questo è avvenuto. E se sino a ieri, la fiducia che avevamo (in una ipotetica scala da uno a dieci) per la rinascita del calcio a Catanzaro era uno, oggi è almeno tre.

C’erano anche altri “contrari” in quel tavolo. C’erano i tifosi (Blocco 1929 e Ultras) chiaramente contro la società rappresentata dal socio maggioritario Aiello e dagli azionisti di minoranza Catalano e Soluri. E c’era anche il DG Pitino, ufficialmente “in autogestione” dopo la stesura del comunicato di ieri. I tifosi consegnano un documento redatto dal Blocco 1929: in sintesi chiedono le dimissioni di Aiello, il sostegno (nel breve periodo anche economico) alla squadra in questo finale di campionato, il no secco a qualsiasi forma di colletta per mandare avanti la società. La richiesta alle Istituzioni è di aprire la strada alla costituzione di una nuova società solida che possa restituire dignità al calcio in città.

Nella seduta di oggi hanno parlato tutti e ci sono stati anche momenti caldi, con animate discussioni, poiché le parti interessate non esprimevano lo stesso punto di vista. Tra gli elementi più interessanti, l’ufficializzazione delle cifre, cioè quelle somme necessarie per chiudere la stagione e pensare a una svolta nel modo di condurre una società di calcio. 2.200.000 euro circa, di cui 350.000 immediati per gli stipendi dei tesserati. Questa, euro più euro meno, la cifra complessiva necessaria che serve per metà giugno.

Due tavoli saranno adesso predisposti: il primo avrà luogo in Provincia lunedì per reperire e consegnare i liquidi per i tesserati e far si che il Catanzaro possa provare a volare in Prima Divisione. Il secondo tavolo si farà giovedì presso la CCIAA di Catanzaro. Lì si affronterà la situazione più spinosa: quella che dovrà essere la soluzione definitiva per dare un assetto innovativo alla società che dovrà rappresentare il calcio a Catanzaro. Una specie di “azionariato diffuso” (usiamo questo termine per il momento ma saremo più precisi nei prossimi giorni) è il progetto che la CCIAA intende proporre alla classe imprenditoriale della città e agli stessi cittadini di Catanzaro. Per tale progetto è già pervenuta l’adesione dell’attuale sponsor Marani (centocinquantamilaeuro il suo impegno) e di un socio non identificato di Roma che porterà l’assessore Danilo Gatto. Altri imprenditori, di cui non conosciamo i nomi, hanno già dato la loro adesione ad un progetto che somiglia molto a quello dell’Fc Barcellona.

L’Onorevole Traversa (fiducioso all’uscita davanti ai tifosi), che nei giorni che hanno preceduto il tavolo aveva dato qualche speranza ai tifosi giallorossi, oltreché a impegnarsi nell’organizzazione del tavolo di lunedì, ha anche chiesto agli azionisti Soluri, Aiello e Catalano, se sono disposti a lasciare nel caso in cui si trovasse l’intera somma esposta. La risposta è stata sì. Questa domanda potrebbe nascondere scenari interessanti, magari convergenti con il progetto della CCIAA.

Ebbene, la lunga giornata termina qua, ma adesso è necessario riflettere su alcune cose. Aiello all’uscita è stato pesantemente apostrofato dai tifosi presenti con cori abbastanza coloriti e offensivi. E’ uscito da solo ed è mancato poco che qualcuno l’aggredisse. E’ chiaro che il suo rapporto con Catanzaro oggi è notevolmente incrinato, o forse già finito. E’ importante però non fossilizzarsi solamente con l’attuale amministratore perché la cifra suddetta (2.200.000,00 € di passivo) è figlia di tanti vecchi errori di gestione che partono dall’epoca del primo Lodo (Pittelli) tramandate ad altre gestioni (Bove Soluri) con l’avallo di Dg e Ds complici.

Non è corretto non riconoscere i meriti anche ad Aiello che adesso paga per la sua inesperienza e la sua non conoscenza di una qualsiasi piazza sportiva, ma anche per qualche cattivo consiglio che iniziato l’anno scorso di questi tempi (fase della sua entrata), probabilmente continua ancora oggi. Se avesse ascoltato il consiglio spassionato che i tifosi gli avevano dato a marzo, oggi sarebbe uscito con gli applausi. E non con quei fischi e insulti, meritati certo perché il tifoso è questo, ma per un certo verso anche ingrati nei confronti di chi ci ha provato.

Ora speriamo in una soluzione definitiva e in un assetto che possa evitarci queste estenuanti maratone. Allo stesso tempo dev’essere chiaro che nessun ruolo dovrà avere in questa ricostruzione chi è già stato al timone in passato nelle società che hanno preceduto quella di Aiello e che solo grazie a una sorte di riconoscenza verso “lo scudo” Pasquale Bove, non è stato mai contestato se non in rarissime occasioni.

Patti chiari…e società lunga. E solo con l’aiuto di tutti i tifosi. Come oggi. FORZA GIALLOROSSI.

SF

foto tratte da www.magicocatanzaro.it

Autore

Salvatore Ferragina

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