Catanzaro Night News

‘NDRANGHETA: Boss ucciso a Soverato a colpi di kalashnikov

L’uomo Vittorio Sia era considerato il boss locale 

 

Soverato (CZ), 22 apr. (Apcom) – Hanno usato il kalashnikov per essere sicuri che la vittima non avesse scampo. Cosi è stato ucciso questa mattina a Soverato Superiore il presunto boss della ‘ndrangheta Vittorio Sia, 51 anni, ritenuto il capo della cosca che opera nella zona sud della provincia catanzarese. L’uomo, pluripregiudicato stava percorrendo a bordo di uno scooter la strada che collega Soverato superiore con il centro della località turistica catanzarese, quando una autovettura l’ha affincato aprendo il fuoco contro di lui. Per Vittorio Sia non c’è stato scampo, centrando in varie parti del corpo a colpi di kalashnikov e di un fucile calibro 12 è stramazzato al suolo in una pozza di sangue. Le indagini sono condotte dai carabinieri del comando provinciale di Catanzaro sotto le direttive del colonello D’Angelo e del comandante del reparto operativo Tenente Colonello Giorgio Naselli che sul posto sta provvedendo ai rilievi del caso. Sia era considerato dagli investigatori uno degli elementi di spicco della criminalità organizzata della zona. Negli ultimi mesi questo è il quarto omicidio nella zona, dove sembra sia scoppiata una nuova guerra di mafia. 

Già un mese fa Vittorio Sia era scampato ad un tentato omicidio, quando alcuni colpi d’arma da fuoco furono sparati contro Sia mentre si trovava in auto, ma l’uomo rimase illeso. Per quell’episodio, i carabinieri, nei giorni scorsi avevano fermato quattro persone, Domenico Todaro (49), il figlio Vincenzo (28), Giovanni Angotti (41), e Daniela Iozzo (28), tutti gia’ noti alle forze dell’ordine. Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Soverato erano partite dopo il ritrovamento, sul greto del fiume Ancinale, di una Fiat Uno rubata con all’interno una bottiglia di plastica con due litri di benzina, con la quale, presumibilmente, chi l’avevano utilizzata avrebbero dato fuoco al mezzo per eliminare ogni traccia.

Autore

Salvatore Ferragina

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