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REGIONE: CORBELLI, RINVIARE PER CHIARIMENTI PROCLAMAZIONE ELETTI

 “La modifica alla legge elettorale votata dal Consiglio regionale – rileva Corbelli – non ha infatti chiarito in modo univoco il meccanismo per l’attribuzione di questo premio di maggioranza Quale sistema elettorale applicare? Quello proporzionale o quello maggioritario? Seggi da assegnare ai primi non eletti o a quelli che occupano i primi posti in lista? Ancora. Chi far partecipare alla ripartizione del premio di maggioranza? Solo i partiti che hanno superato la soglia del 4% o anche le altre liste collegate ai tre candidati presidenti? Questa incertezza ha provocato, come avevo previsto, la presentazione alla Corte di Appello di molte istanze e ricorsi, da parte di candidati e partiti. Si e’ creata una situazione assai delicata, complessa, di difficile soluzione. C’e’ un solo modo per uscirne ed evitare l’annullamento delle elezioni: chiarire il criterio di ripartizione dei seggi dell’ex listino bloccato. Puo’ farlo solo il vecchio Consiglio regionale (ancora in carica) che puo’ ancora essere convocato per adempiere a questo atto legislativo. Lo prevede il nuovo Statuto regionale, riconosciuto legittimo dal Governo, che recita testualmente: “Il Consiglio regionale resta in carica sino alla proclamazione degli eletti (art.18)” e, come chiarito dal Governo, “puo’ essere convocato solo per atti urgenti e improrogabili”. Come nella fattispecie, per la modifica della legge elettorale. Occorre per questo che la Corte di Appello martedi’ non proceda alla proclamazione dei nuovi eletti e dia il tempo al vecchio Consiglio di riunirsi e chiarire il sistema elettorale da applicare per la ripartizione dei seggi dell’ex listino. Se la Corte di Appello martedi’ procedera’ invece alla proclamazione anche di un solo consigliere – conclude Corbelli – non sara’ piu’ possibile l’intervento correttivo e chiarificatore del vecchio Consiglio regionale (che decadrebbe immediatamente), si andra’ ad una Assemblea regionale imperfetta e inevitabilmente all’annullamento delle elezioni del 28 e 29 marzo. Ho grande stima e fiducia nel presidente dell’Ufficio elettorale, Barone, che sono certo accogliera’ la richiesta di Diritti Civili per scongiurare il ritorno alle urne”. (AGI)

Autore

Umberto Galati

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