Catanzaro Night News

POLITICA: Cnc replica a Giovane Italia, Costanzo e Cardamone a Riccio

Coerenza, appartenenza e….dignità

Ricambiando l’affetto e la simpatia con cui gli amici del coordinamento provinciale della Giovane Italia si rivolgono a noi, puntando il dito contro la nostra presunta incoerenza, leggiamo il loro autoreferenziale vanto di saldezza morale, politica, intellettuale quasi che il resto del mondo debba arrossire al loro cospetto. A dire il vero comprendiamo il loro sentimento, specie quello tanto declamato dell’appartenenza. Probabilmente è limitata a tale concetto l’incomprensione sorta tra di noi: per “Catanzaronelcuore” l’idea di appartenenza non è vincolata da ideologie o da categorie che appartengono al secolo passato per non dire all’Ottocento. Per noi appartenenza significa impegnarci col cuore e con la mente per difendere e dare valore alla nostra città, al nostro territorio. E i fatti lo dimostrano, tant’è che essendo persone squisitamente libere dal vincastro ideologico, possiamo intraprendere iniziative con la sinistra così come con la destra passando dalla Lega Nord, sempre a testa alta perché il nostro impegno è sempre e soltanto vincolato da un unico obiettivo: la crescita della città. Questo è il nostro sentimento di appartenenza e ne andiamo fieri perché poggia su valori veri. Per altri, invece, appartenenza può significare essere schiavi di una ideologia o addirittura di una segreteria: ciò può far venir meno la libertà, specie se questa appartenenza dipende dal momento più o meno favorevole del proprio “padrone” o se questa appartenenza è legata al lavoro che il “padrone” ti offre. Le persone che questi vincoli non ce li hanno probabilmente sono quelle più libere, quelle per cui la parola appartenenza è legata alla coerenza dei valori e delle idee, non certo a quella di una segreteria nella quale si è nati e nella quale si vuole per forza di cose morire. Anche quando in questa segreteria si chiudono accordi col carnefice della nostra città.

Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”

Il Direttivo e il gruppo consiliare comunale

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Scopelliti dice davanti a diecimila reggini, in Piazza Duomo a Reggio Calabria, che il capoluogo di Regione è e rimane Catanzaro”

 

Leggiamo, senza stupirci più di tanto, la nota di replica del “compagno” Riccio, ex missino ex dipietrista ex leghista che in soli quattro anni di “carriera” politica ha dimostrato tanti “salti della quaglia”, dalla quale trapela un rabbioso accanimento ed uno stato depressivo senza eguali. Sarà forse che il nervosismo del Riccio e dei suoi “compagni” di partito viene fuori dall’insuccesso della serata di chiusura della campagna elettorale del loro candidato nel PD, Roberto Talarico? La sensazione ed il sapore della sconfitta, che i catanzaresi tributeranno al movimento CNC con il 28 e 29 marzo, porta il “compagno” Riccio a fare dichiarazioni prive di qualsiasi fondamento e di natura esclusivamente offensive, tipiche del suo operare. Il “compagno” Riccio è consapevole che la sua esperienza, come quella del suo piccolo movimento, sta per tramontare e sciogliersi come neve al sole. La delusione che il “compagno” Riccio sta vivendo in queste ore è tale da avergli eclissato la memoria sulla storia personale e breve esperienza politica di CNC. Vorremmo ricordare al “compagno” Riccio che non sono passati molti anni da quando quel ragazzino di centro-destra, allora Dirigente dell’Associazione Fare Verde – costola di AN – si recava presso gli enti a chiedere contributi ai vari politici facendo anticamera per ore e ore. Oggi che è diventato maggiorenne organizza, insieme ai suoi compagni, feste e festicciole dal conto salatissimo per le casse comunali privilegiando gli amici che si sono candidati nelle fila del movimento CNC alle comunali del 2006. Saremmo lieti di invitare il Riccio, ed il suo piccolo movimento, ad uscire dalle stanze del palazzo comunale dove quotidianamente si reca per applicare il politichese dalla sua stanza dei bottoni affinché si renda conto dello stato di degrado in cui versa Catanzaro che continuamente chiamano capoluogo riempiendosi la bocca e nulla avendo fatto in questi quattro anni di gestione. Vorremmo ancora ricordare che in Città regna l’abusivismo dei cartelloni pubblicitari e che per qualche ragione, a lui nota, nulla si è fatto per reprimere questi abusi che rovinano in modo indecoroso la città di Catanzaro. Vorremmo ancora ricordare al “compagno” Riccio che la gente non può essere abbindolata con articoli di stampa attaccati ai pali della luce o da manifesti inneggianti la divisione della Calabria. Potremmo continuare a ricordare al Riccio anche le tantissime performance del suo partito sulla “Notte Piccante” che si celano nella sua memoria e che volutamente omette di ricordare innanzi tutto a se stesso; gli esempi si sprecano, riteniamo fermarci qui anche perché è inutile dialogare con chi vive di incubi notturni e con chi tra pochi giorni riceverà dalla stessa Città di Catanzaro una lezione politica senza eguali.

Stia tranquillo il “compagno”Riccio, tra pochi giorni non solo sarà depresso e  nervoso ma avrà anche il cuore infranto per la sconfitta che riceverà il suo candidato, nel PD, Roberto Talarico. La Città di Catanzaro è consapevole che tutte le paure e gli spauracchi creati da CNC, tutte le loro idee ed iniziative, servono, e sono servite, solo per conquistarsi un posticino al sole. Caro Riccio, e compagni di partito, la Calabria deve smetterla di fare la guerra tra poveri, deve piuttosto fare ’sistema’ e le varie comunità di questa terra devono amalgamarsi intorno al capoluogo che è e resterà Catanzaro. E’ questa la Calabria che si vuole, una Calabria coesa e amalgamata, che sappia superare le storiche divisioni che ne hanno frenato lo sviluppo. Sono proprio le parole del futuro Presidente della Regione, Peppe Scopelliti, che ha pronunciato in una piazza Duomo di Reggio Calabria colma di più di diecimila persone,  a chiudere per sempre l’odiosa querelle imbastita in questa campagna elettorale dichiarando che: Catanzaro è e resterà il Capoluogo di una nuova Calabria, veramente unita e coesa”. Infine stia tranquillo il “compagno” Riccio, e tutto il suo piccolo movimento, che il tentato salto della quaglia che stavano preparando per le prossime elezioni comunali, con virata sul centro-destra, non andrà a buon fine anche perché siamo, e saremo, i primi ad opporci a questi tentativi di trasformismo ed illusionismo politico. Catanzaro 26.03.2010

I Consiglieri

Ivan Cardamone – Consigliere Provinciale

Sergio Costanzo – Consigliere Provinciale e Comunale

Autore

Salvatore Ferragina

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