Catanzaro Night News

La replica di Eugenio Riccio a Costanzo e Cardamone

Le accuse lanciate dai consiglieri provinciali Cardamone e Costanzo in merito al nostro ultimo manifesto elettorale che evidenzia il rischio, per Catanzaro e per l’intera Calabria, di affidare la guida della regione al signor Peppe Scopelliti, sono indizio di scarsità lessicale e rarefazione dell’intelligenza. Infatti non sapremmo in che altro modo giustificare –  a parte l’inguaribile faziosità che li incatena – l’incapacità che denotano nell’interpretare un semplice e chiarissimo manifesto. E se non sono in grado di interpretare un semplice manifesto, potranno mai comprendere con libertà e cognizione di causa i fenomeni politici che stanno attraversando la nostra regione?

La domanda non è né provocatoria né retorica. E’ tremendamente sincera.

Sono mesi che informiamo l’opinione pubblica circa il rischio rappresentato da Peppe Scopelliti a causa dell’insana visione che questo signore ha della nostra regione. E non alludiamo certo alle pur gravi conoscenze storico-geografiche. Alludiamo piuttosto al campanilismo che rispolvera quotidianamente. E’ l’uomo delle divisioni, è colui il quale si è sempre impegnato (a volte riuscendoci) a strappare competenze appartenenti al capoluogo di regione per portarle nella sua Reggio. E’ l’uomo che non riesce a comprendere né a rispettare le vocazioni di ogni territorio se è vero che ha già dimostrato i suoi sentimenti di frustrante rivalità verso Catanzaro e non solo. E allora cos’è che sfugge ai consiglieri Cardamone e Costanzo? Cos’è che non riescono a capire di questa realtà politica?

Cardamone e Costanzo evidentemente hanno bisogno di sparlare degli altri – dove gli altri quasi sempre sono quelli che fanno, che si impegnano – per attirare l’attenzione su sé stessi.  Dignità presupporrebbe che un esponente politico, se proprio vuol mettersi in evidenza, attiri l’attenzione su di sé per le idee che mette in campo e non certo per gli insulti che rivolge al suo avversario. “CatanzaroNelCuore” ha messo e continuerà a mettere in campo idee e iniziative. Cardamone e Costanzo hanno messo e continueranno a mettere in campo il nulla. Quel nulla rappresentato in oltre trent’anni di esperienza politica dal loro “faro”, dal loro “mentore”, da colui il quale seguono pedissequamente in modo ruffiano e servile e dal quale hanno imparato l’arte di un agire politico tutto rivolto a creare squallide clientele basate su crespelle e dintorni. Alla faccia della buona politica.

I loro continui attacchi al nostro movimento sono il segno di quanto appena affermato: essi coltivano frustrazioni psicologiche mascherate da voglie competitive con  “CatanzaroNelCuore”. Ma la competizione deve essere basata sulle idee e in tal senso è inutile che azzardino un pur minimo confronto col nostro movimento. Siamo agli antipodi. Tant’è che noi combattiamo politicamente e genuinamente non Reggio, non i reggini, bensì la loro peggiore espressione oggi rappresentata – in politica – da quel Peppe Scopelliti che fomenta e rinfocola rivalità in tutta la regione, essendo figlio dei “boia chi molla”.  E Cardamone e Costanzo, senza nemmeno ragionare, senza un pizzico di dignità personale e leccando i piedi al loro “mentore”, a colui che li ha creati, con chi potevano allearsi se non con il novello carnefice di Catanzaro? Lo hanno fatto in passato quando difendevano Clemente Mastella mentre ci rubava la Scuola di Magistratura, perché non dovrebbero farlo anche oggi. E’ tutto molto semplice e chiaro. Nostro malgrado.

 

 

Autore

Salvatore Ferragina

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