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Viale De Filippis: risarcito automobilista

Ancora una condanna nei confronti dell’ANAS per i danni subiti da un automobilista sulla famigerata “strada saponetta” di Catanzaro, ossia il viale De Filippis che conduce alle porte della città, arteria tra le più trafficate del capoluogo di regione.

La sentenza di condanna, emessa dal giudice Tranquillo del Tribunale di Catanzaro, si riferisce ad uno dei tanti incidenti che molti automobilisti hanno subito su viale De Filippis, prima che si provvedesse a cambiare il manto stradale, rendendolo più resistente alla pioggia e, quindi, meno sdrucciolevole.

L’automobilista, nel maggio del 2000, stava infatti percorrendo il viale De Filippis per entrare in città quando, in prossimità della grande curva che costeggia l’emittente radiotelevisiva Telespazio, a causa della presenza di una sostanza biancastra presente sul manto stradale, perse il controllo della sua BMW ed andò a sbattere su un muretto, riportando seri danni di salute con una invalidità permanente, accertata anche nel corso del processo.

Il cittadino, difeso dagli avvocati Michele Papaleo e Rossana Greco del Foro di Catanzaro, chiese quindi il risarcimento dei danni subiti e, dopo quasi dieci anni dall’incidente, è giunto l’accoglimento delle richieste dei suoi legali, nonostante l’ANAS, difesa dall’Avvocatura dello Stato, abbia sostenuto la sua estraneità ai fatti, ribadendo che il personale addetto alla manutenzione e vigilanza non aveva segnalato presenza di alcuna sostanza sul manto stradale.

Il giudice Tranquillo, nel dare ragione alle tesi degli avvocati Papaleo e Greco anche sulla base delle prove evidenziate nel corso del processo, ha, invece, motivato nella sentenza, da pochi giorni depositata, che nel caso trattato “ricorrono i presupposti integranti l’insidia ed il trabocchetto, considerato che la predetta presenza di sostanza di natura non precisata sul manto stradale non era segnalata, né visibile, né tantomeno prevedibile (considerato che trattasi di tratto stradale molto frequentato dagli utenti)”.   L’ANAS, quindi, avrebbe dovuto avvisare gli automobilisti della strada sdrucciolevole prima dell’ingresso in viale De Filippis, facendo in modo che gli stessi aumentassero l’attenzione e la prudenza alla guida di quel tratto pericoloso.

Fabio Scavo

Autore

Salvatore Ferragina

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