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Pillole Ultras

Scritto da Paolo Spinoso

Istanbul, stadio vietato agli inglesi. Il piano del Viminale contro il tifo violento. “Le coreografie più belle” posa l’occhio sulla Dinamo Zagabria.

La federcalcio turca ha deciso di vietare l’ingresso dello stadio agli inglesi, in occasione della sfida decisiva per il primo posto nel girone di qualificazione europea che si terrà l’11 Ottobre prossimo. “I sostenitori inglesi non potranno accedere all’impianto anche se dovessero procurarsi i biglietti”, queste le parole del direttore sportivo della nazionale turca il quale aggiunge che la decisione è stata presa d’accordo con la federazione inglese, che ha rinunciato al suo pacchetto di biglietti e sta cercando di scoraggiare i suoi tifosi dal mettersi in viaggio per una trasferta giudicata ad altissimo rischio. Tra supporter turchi e inglesi la tensione risale all’aprile 2000, quando due supporter del Leeds furono assassinati a Istanbul in occasione di una semifinale di Coppa Uefa con il Galatasaray. A Sunderland, nell’aprile scorso, in occasione dell’ultimo confronto tra Inghilterra e Turchia, c’erano stati oltre 100 fermi tra gli hooligans, che avevano anche effettuato due invasioni di campo.

Il Viminale sceglie la linea dura per contrastare la violenza negli stadi, dopo i gravi disordini scoppiati ad Avellino. Il ministro dell’interno Pisanu ha affermato che “l’incolumità delle forze dell’ordine e degli spettatori pacifici vale molto di più dell’intero campionato di calcio”, da qui la promessa che non esiterà un minuto a vietare le partite così dette “a rischio” o a farle giocare a porte chiuse.
Tre i fronti principali su cui l’Osservatorio sulla sicurezza delle manifestazioni sportive dovrà intervenire: assegnare, con l’aiuto della Polizia di prevenzione, ad ogni partita un grado di rischio per la pericolosità delle tifoserie coinvolte, sulla base degli incidenti che si sono verificati in passato, e vietare quelle che non danno sufficienti garanzie di sicurezza; aumentare i servizi di sorveglianza passiva negli stadi e responsabilizzare le società sportive sulla gestione dei biglietti. All’Osservatorio sulla violenza sportiva è inoltre assegnato il compito di fornire indicazioni in rapporto al rischio previsto: dal cambiamento di sede o orario della partita allo svolgimento della stessa a porte chiuse.
Per quanto riguarda gli stadi le società dovranno prevedere itinerari e aree di parcheggio dedicate a singoli settori dello stadio e zone destinate ai mezzi di soccorso; verificare l’attività dei Gos (Gruppo operativo sicurezza) che si affianchi alle forze dell’ordine; addestrare gli «steward», che diventeranno i responsabili della sicurezza alle dirette dipendenze del questore e del dirigente del servizio ordine pubblico.
Per quanto riguarda i biglietti alcune regole sono immediatamente operative, per quelle strutturali viene invece concesso alle società un tempo congruo per adeguarsi. Tra le regole che entrano subito in vigore c’è l’obbligo di mettere a disposizione i biglietti per la squadra ospite almeno cinque giorni prima della gara. I tagliandi invenduti entro le 19 del giorno precedente l’incontro dovranno essere distrutti e le società che organizzano la partita dovranno redigere un verbale che contenga tutte le informazioni sui tagliandi. Proprio per evitare incidenti come quelli di Avellino sono state previste procedure di controllo più severe nella zona antistante lo stadio. Per questo saranno effettuati servizi di prevenzione e prefiltraggio in aree a debita distanza dallo stadio, sia per i supporter in arrivo sul treno che per quelli che viaggiano su autobus o su mezzi propri, al fine di non consentire l’arrivo dei tifosi sprovvisti di biglietto nell’area riservata ai possessori dei tagliandi. Inutile dire che il divieto di vendita dei biglietti ospiti direttamente allo stadio penalizzerà tutti quei tifosi che, per lavoro o studio, sono costretti a vivere lontani dalla propria città. E allora perchè non aiutare le società di serie C e D a portarsi al passo coi tempi e con quelle di A e B che già da alcuni anni vendono i biglietti ai propri sostenitori sparsi per lo stivale, e non, attraverso Ticketone?
Speriamo che anche qualcun’altro si ponga la mia stessa domanda per far si che lo stadio non diventi anch’esso come gli abbonamenti ridotti dei mezzi pubblici: “solo per residenti”.

“LE COREOGRAFIE PIU’ BELLE”

DINAMO ZAGABRIA

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Autore

Paolo Spinoso

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