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Frana a Janò: La domenica degli sfollati trascorsa a recuperare altri effetti personali

I residenti in contrada Gelsi-Scala supportati dai Vigili del Fuoco

 È stata la domenica del ricordo di come si trascorreva il giorno di festa nelle proprie case e tra gli affetti più cari e, per passare ad aspetti più pratici, quella della necessità di recuperare quegli effetti personali che non si erano riusciti a portare via al momento dello sgombero.

È trascorsa in questo modo l’ennesima domenica degli sfollati di località Janò-Rumbolotto a oltre un mese dalla frana “costata” finora lo sgombero di 307 persone e una decina di attività commerciali.

Le operazioni di recupero degli oggetti personali, ai quali i residenti di Janò sono legati non solo per aspetti pratici ma anche per quelli affettivi, è stata effettuata senza particolari problemi.

La disponibilità e la gentilezza del nucleo dei Vigili del Fuoco del comando provinciale, che, dal momento dello sgombero, hanno vigiliato con professionalità e competenza sulla zona, ha confortato gli abitanti di di contrada Gelsi-Scala che si sono recati di buon ora per portare via gli oggetti necessari.

L’evacuazione, a dire il vero, non dovrebbe essere più a tempo indeterminato. Almeno per i nuclei familiari di contrada Gelsi-Scala che in questa settimana dovrebbero ricevere una risposta: ritornare con la sicurezza del caso nelle loro case o rimanere ospiti, con le altre famiglie di contrada Rumbolotto, in albergo a spese, lo ricordiamo, dell’Amministrazione comunale.

Secondo gli esperti, infatti, si starebbero creando le condizioni per fare rientrare, sia pure gradualmente e previa verifica tecnica delle strutture, nelle loro case i residenti in contrada Gelsi-Scala. È però necessario garantire una “via di fuga”, costituita da una pista da realizzare su una proprietà privata, già disponibile.

Inoltre, mercoledì è la data indicata per le prove di evacuazione generale nell’area a rischio di Rumbolotto. Questa attività viene considerata dagli esperti della Protezione civile indispensabile e, solo dopo tale prova generale, sarà possibile avere un quadro preciso del grado di rischio della zona.

Nel frattempo, si sta vagliando anche l’aspetto della percorribilità della strada provinciale con la realizzazione di una pista, su corsia unica alternata e regolata da un semaforo, costantemente sorvegliata dalla forze dell’ordine, ma solo nelle ore diurne e in buone condizioni atmosferiche. Un primo passo in avanti. Sulla statale 109 bis, invece, si è in attesa delle determinazioni dell’Anas.

In merito ai finanziamenti per la realizzazione dei lavori per il consolidamento del movimento franoso che si dovrebbero effettuare non appena le condizioni di bel tempo lo consentiranno, i componenti del Comitato Emergenza Janò 2010 stanno aspettando di essere convocati dal presidente della Regione, Agazio Loiero, per «caldeggiare l’immediata disponibilità dei fondi stanziati che costituiscono la nostra unica priorità» oltre alla possibilità da parte del Prefetto di assumere le funzioni di coordinatore di tutti gli Enti interessati alla gestione della crisi.

Attesa che potrebbe essere breve in quanto, qualora entro la giornata odierna non arrivassero le dovute risposte, i componenti del Comitato hanno minacciato «azioni di protesta» anche eclatanti per mantenere viva l’attenzione sul loro problema.

GDS

Autore

Umberto Galati

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