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Roberto Talarico: faziosità TGR Calabria: la nostra documentazione sul tavolo del sen. Zavoli

Che in Calabria esista un problema di grave faziosità politica esercitata dalla RAI è cosa ormai acclarata dal momento che da qualche mese, almeno dallo scorso novembre come si può facilmente rilevare attraverso le registrazioni, il TGR locale  sembra essersi trasformato nella segreteria politico-mediatica del candidato Peppe Scopelliti. I fatti sono inconfutabili e stanno  negli occhi e nelle orecchie dei telespettatori calabresi che quotidianamente guardano le varie edizioni del telegiornale regionale. Non è un caso che le proteste contro questa “strana” conduzione dell’informazione pubblica abbia avuto una eco nazionale per via delle innumerevoli lamentele giunte presso la sede centrale della RAI. Fra queste c’è da annoverare anche una documentata missiva inviata, su mia sollecitazione, da “Catanzaronelcuore” lo scorso 11 febbraio al direttore del TGR Alberto Maccari, al direttore di RAI3 Antonio Di Bella e al portavoce dell’Associazione Articolo 21 Giuseppe Giulietti, per reclamare il rispetto degli obblighi di servizio pubblico.

Il 5 marzo scorso abbiamo invece investito del problema il senatore Sergio Zavoli, presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza RAI, al quale abbiamo ribadito l’insostenibilità di una situazione di faziosità politica assai imbarazzante che colpisce il TGR calabrese completamente schierato nel dare massima visibilità al candidato Peppe Scopelliti, con ciò violando palesemente non solo le norme della par condicio ma anche quelle del buon gusto e di una pur minima apparenza di obiettività. Una disparità nel confezionamento delle informazioni, nella scelta degli argomenti, nella selezione accurata delle immagini da mandare in onda tale da aver scatenato la legittima ira di molti calabresi e degli altri candidati al governo della regione, i quali sono stati scientificamente oscurati. Ovviamente presso la RAI calabrese lavorano ottimi professionisti e non è contro questi che si vuol puntare il dito. Semmai il problema è politico, sta a monte, e riguarda scelte che sembra siano state appositamente compiute nell’ultimo periodo proprio per agevolare Scopelliti, con ciò disattendendo il provvedimento dell’11 marzo 2003 in cui, all’art. 1, la Commissione di Vigilanza statuisce che  “Tutte le trasmissioni di informazione – dai telegiornali ai programmi di approfondimento – devono rispettare rigorosamente, con la completezza dell’informazione, la pluralità dei punti di vista e la necessità del contraddittorio”.

Venerdì scorso abbiamo ricevuto una telefonata dall’Associazione Articolo 21 che ci informava dell’acquisizione, da parte degli organi preposti, della documentazione fornita da “Catanzaronelcuore”. Non solo. Ci confermava un dato per noi calabresi davvero sconfortante: il TGR calabrese sembra essere quello col maggior numero di segnalazioni sul mancato rispetto della par condicio.

Nei prossimi giorni si dovrebbe riunire nuovamente la Commissione di Vigilanza e in quell’occasione si dovrebbe trattare nuovamente la questione “TGR Calabria”. Anche se il danno, il TGR Calabria, ormai l’ha compiuto visto che la campagna elettorale volge agli sgoccioli. Non ci resta che attendere per vedere se almeno giungeranno delle adeguate sanzioni o se tutto sarà cancellato in nome della solita italica e trasversale lottizzazione dell’informazione pubblica.

 

Roberto Talarico

Candidato al Consiglio Regionale – Lista PD

 

Autore

Salvatore Ferragina

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