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Loiero annuncia ricorso contro Rai Regione

Una nota di protesta arriva anche dal Comitato Loiero Presidente, RAI viola par condicio

 

Di seguito nota diffusa dal presidente Loiero: “E’ proprio il comma 10 del regolamento sulla comunicazione politica varato dalla Commissione parlamentare di Vigilanza, citato al Cdr della Rai dal caporedattore di sede per giustificare la decisione di effettuare il confronto del candidato Scopelliti con sé stesso, a dimostrare che è illegittimo quanto avvenuto”. Lo ha detto in serata il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, in merito alla nota diffusa dal Comitato di redazione della Rai calabrese dopo le proteste fatte anche dal candidato Callipo Callipo (Io resto in Calabria) sulla gestione dell’informazione e dei confronti politici da parte della tv pubblica.

“Proprio quel comma – afferma Loiero – sostiene che l’eventuale assenza di un soggetto politico  (singolare) avente diritto a partecipare non pregiudica la facoltà degli altri (al plurale). Per essere “altri”, come vuole la norma oltre che la lingua, bisogna essere almeno in due. L’interpretazione che ne ha dato il vertice della Rai calabrese, invece, è solo funzionale al tipo di informazione che si vuol fare, tutta dedicata al candidato di centrodestra”.

“In attesa che dalla stessa redazione, dove conosco professionalità conclamate e spiriti democratici, si levi una parola in difesa della libertà d’informazione e del corretto uso della tv pubblica soprattutto in periodo elettorale – aggiunge Loiero – noi ci rivolgeremo agli organi di vigilanza perché questo sconcio abbia fine”.

“Voglio infine, visto che ancora dalla Rai calabrese non sono arrivati i chiarimenti almeno sulle motivazioni della mia assenza – conclude  Loiero – spiegarli io. E’ vero che ho rinunciato a partecipare ma ho indicato il motivo: non mi sembrava il caso di partecipare a un confronto al quale, si sapeva già, non avrebbe partecipato il terzo candidato. E ho rinunciato solo il giorno prima perché sinceramente speravo che Callipo si ricredesse e vi prendesse parte anche lui. Di questa mia rinuncia, in difesa di un sistema democratico, la Rai avrebbe dovuto tenere conto. ‘L’altro’ candidato (non più “gli altri” come concede la norma) non poteva certo farsi il confronto da solo. E questo noi lo denunceremo in tutte le sedi”.

”Appare stonato in tutta questa vicenda – si legge ancora nella nota – il silenzio dei vertici della Rai calabrese e nazionale che, come gia’ avvenuto con l’assenza del candidato Callipo al primo confronto e alle successive polemiche, avrebbe dovuto spiegare le motivazioni vere, reali e ufficiali di come sono andate le cose. Spiegare, insomma, perche’ mancava Callipo e spiegare perche’ e’ mancato Loiero. E’ un diritto dei cittadini elettori conoscere cosa sia accaduto per evitare sia le speculazioni di Callipo, sia quelle di Scopelliti”.

”Appare comico, per chi conosce i personaggi di questa vicenda – aggiunge ancora la nota – soltanto pensare che Loiero possa avere timore di confrontarsi con Scopelliti la cui proposta politica risulta vuota di contenuti. Al presidente Loiero non mancherebbero l’esperienza politica e dialettica, i mezzi linguistici, culturali, le conoscenze storiche, geografiche e di governo per mettere in risalto lo spocchioso rosario di promesse del candidato del centrodestra”.

”Piu’ che eludere il confronto con i calabresi in tv – conclude la nota – in questi giorni lo sta cercando da vicino, confrontandosi direttamente con centinaia di cittadini che gli riservano, ovunque vada, una calda accoglienza e gli rinnovano fiducia”.

Sull’argomento è intervenuto anche il Comitato per Loiero Presidente che ha dichiarato:
”Senza piu’ remore o vergogna, il Tg Rai della Calabria, che ormai potrebbe chiamarsi ‘Tele Peppe’, continua in maniera spudorata a fare campagna elettorale per il candidato (perdente) del centrodestra alla Regione, ignorando anche le iniziative istituzionali del presidente Agazio Loiero e del terzo candidato”. Lo si legge in una nota diffusa dal Comitato per Loiero Presidente.

”E’ una situazione sempre piu’ intollerabile. I soliloqui garantiti al sindaco di Reggio Calabria – continua la nota – sono un’offesa alla democrazia e non solo violano la par condicio ma diventano un elemento perturbatore della campagna elettorale. E’ una situazione insomma che potrebbe interessare anche la giustizia ordinaria e non solo la commissione di vigilanza Rai”.

”Oggi si e’ raggiunto l’apice. Dalla rassegna stampa di ‘Buongiorno regione’, mai successo prima, e’ scomparsa – si legge nella nota – la prima pagina del quotidiano Calabria Ora che titolava sulla denuncia a Zavoli della parzialita’ della Rai calabrese. E nel Tg delle 14 e’ stata letta la notizia di agenzia sulla intimidazione a una candidata di Autononia e Diritti, censurando il riferimento che tale candidata sostiene il presidente Agazio Loiero come la stessa agenzia riporta”.

”E’ necessario – conclude la nota – un intervento immediato degli organi di vigilanza e della stessa magistratura per arginare questa deriva dal sapore autoritario”.

 

Autore

Salvatore Ferragina

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