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SICUREZZA: comunicato COISP “In Calabria, terra di frontiera, troppe chiacchiere”

“Legalità e sicurezza, parole piacevoli, che ispirano fiducia, efficaci da sbandierare soprattutto come uno splendido cartellone elettorale. Parole che in Calabria, paradossalmente, risuonano in ogni dove, continuamente, come una cantilena priva ormai anche di una parvenza di contenuto. In una terra di frontiera dove l’ingiustizia e l’illegalità la fanno da padrone, dove ogni giorno registriamo la sconfitta delle regole della civile convivenza, nonché un cedere il passo della supremazia incontrastata di uno Stato  che  resta  in  ombra  sotto  a  una  cappa  soffocante  di  prepotenza,  la  cosa  che  meno  si  riesce  a tollerare e l’ipocrisia di tanti, troppi, specie di chi occupa o aspira ad occupare ruoli istituzionali o di rappresentanza”.   
E’ la riflessione di Franco Maccari, Segretario generale del Coisp, il Sindacato Indipendente di
Polizia, in  merito a quelle realtà dove ci si deve ancora confrontare con falsi difensori dell’ordine e della sicurezza, come accade nella punta dello Stivale.
“Non  vogliamo  assolutamente  dire  che  parlare  di  legalità  e  sicurezza  non  faccia  bene  –  spiega  il leader del Coisp -, perché anche l’ovvio a volte ed in certi contesti va ripetuto fino allo sfinimento. Ma sarebbe utile rendersi conto e dire con fermezza che legalità vuol dire anche e soprattutto poter contare sul rispetto delle più semplici regole della vita quotidiana, poter sapere che andando a fare un concorso  non  si  verrà  presi  in  giro,  poter  sapere  che  se  si  svolge  un  lavoro  non  si  verrà  sfruttati nell’indifferenza collettiva anche di chi dovrebbe controllare che ciò non avvenga, che nel momento in cui ci si confronta con un politico o un amministratore non ci si deve preoccupare per prima cosa di come  si  potrà  restare  fregati.  La  Calabria  è  una  terra  difficile,  dove  ogni  giorno  c’è  qualcuno  che discute  di  legalità  e  sicurezza,  ma  che  fa  registrare  forse  il  più  alto  tasso  di  compromissione  delle istituzioni pubbliche in tutta Italia. Tutto questo qualcosa vorrà dire…”.
“Gli  Appartenenti  alle  Forze  dell’ordine  ed  alla  Polizia  in  particolare  –  conclude  Maccari  –  hanno certamente  il  loro  da  fare  in  un  territorio  a  così  alto  tasso  di  criminalità,  specie  considerando  le carenze di uomini e mezzi che si registrano a maggior ragione in zone come la Calabria. Ma bisogna che sia ben chiaro che le cose non potranno mai cambiare seriamente se la mentalità non cambierà, e fino a che non si rifiuterà con la massima intransigenza ogni genere di compromesso, di tolleranza, di ‘strizzatina d’occhio’ a coloro i quali non hanno dimostrato la massima trasparenza, il massimo rigore morale,  il  più  alto  rispetto  delle  regole,  dei  diritti  e  delle  aspettative  di  giustizia  altrui  prima  che propri”. 

Autore

Umberto Galati

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