Catanzaro Night News

Il convegno “Donna e Infertilita’”

Il convegno “Donna e Infertilita’” organizzato dalle societa’ Gatjc ed AlfaBiomed è stato patrocinato dalla Provincia di Catanzaro e voluto fortemente dall’on. Wanda Ferro, Presidente della Provincia, alla cui lungimiranza, sensibilita’ ed attenzione politica ai problemi sociali ed in particolare alla condizione della donna.

Hanno preso parte a questo convegno specialisti impegnati nello studio e nella cura dell’infertilita’, nonche’ psicoterapeuti ed avvocati esperti in questo settore.

Il convegno si e‘ aperto con la discussione della Dott.ssa Fregola Annalisa, Specialista in Biotecnologie applicate alla Riproduzione Assistita,la quale ha voluto sottolineare come questa giornata sia nata come un momento da dedicare a tutte le donne, soprattutto a quelle donne che vivono direttamente il problema della mancanza di un figlio. Ha egregiamente relazionato sulla fisiologia dell’apparato riproduttivo femminile, focalizzando il suo dibattito su come poter preservare la fertilita’, per lei un dono da difendere e proteggere ad ogni costo, e su come salvaguardare la possibilita’ di diventare madre che ha ciascuna donna. “Una delle cause che hanno portato a far crescere questo fenomeno su tutto il territorio nazionale”, spiega la Dott.ssa Fregola, “e’ che oggi la societa’ si e’ modificata dastricamente rispetto al passato. Le donne fanno figli troppo tardi, si sposano in media a 28 anni e partoriscono il primo figlio a 30 . Le ragioni che spingono le donne, o meglio le coppie, a rimandare la genitorialità, sono del tutto comprensibili: prima occorre raggiungere una ragionevole sicurezza economica, una sufficiente organizzazione familiare per la gestione dei figli e la maturità emotiva che fa della procreazione una scelta autonoma e non un obbligo sociale. Inoltre, la profonda modificazione culturale degli ultimi cinquanta anni, ha dato un significato diverso alla filiazione; che oggi è frutto di scelta e quindi di responsabilità individuale e di coppia, non è piu’ un obbligo sociale. Pero’, purtroppo, quando si decide di voler finalmente un figlio è spesso troppo tardi in quanto il periodo più fertile per una donna è tra i 20 e i 25 anni, resta sufficientemente alto fino ai 35, ma subisce un considerevole calo dai 35 ai 40, fino ad essere  bassissimo oltre i 40.”

Ha poi preso la parola il Dott,. Giacomo Tripodi, Specialista in Ginecologia ed Ostetricia e direttore del Centro Di Procreazione Medicalmente Assistita Gatjc, che ha illustrato brillantemente le cause dell’infertilita’, come fare a diagnosticare questa patologia e come curarla. Va ricordato che il Dott. Tripodi si occupa da piu’ di 20 anni di questo tipo di problematica e che i primi bambini in provetta in Calabria sono nati proprio presso il suo centro, sito in Gioia Tauro,  che da qualche anno e’ l’unico su tutto il territorio nazionale ad aver ottenuto la licenza della Sydney IVF , azienda leader in questo settore. Tutto questo ha contribuito a far salire i tassi di gravidanza tanto che nel 2008 hanno raggiunto il 48%.

E’ stata poi la volta della Dott.ssa Benedetta Pisano, Specialista in embriologia del centro Gatjc, la quale ha magistralmente spiegato quali sono le tecniche applicate nella Procreazione Medicalmente Assistita e quali sono le probabilita’ di riuscita di ogni tecnica, sia essa di primo o di secondo livello.” Nel centro di Gioia Tauro”, dice la Dott. Pisano, “gli embrioni vengono coltivati fino allo stadio di Blastocisti, e questo ha aumentato i tassi di gravidanza in modo evidente; l’alleanza con la Sidney IVF ci ha permesso di raggiungere ottimi risultati ed elevate competenze scientifiche. Siamo dotati di standard qualitativi elevati che garantiscono non solo il nostro operato ma soprattutto la salute e la sicurezza dei nostri pazienti.

E’ intervenuto anche il Dott. Aristide Anfosso, Medico Psicoterapeuta, che ha brillantemente spiegato come la psicoterapia sia un valido aiuto per le coppie che non riescono a realizzare il loro sogno di diventare genitori. Dice il Dott. Anfosso: “L’infertilità causa sofferenza e può attivare una crisi personale e di coppia particolarmente difficile. Evoca sentimenti complessi e profondi, alcuni dei quali riemergono dall’infanzia. Pone anche l’esigenza di fare delle scelte molto importanti come quella di adottare, ricorrere ad un trattamento di Procreazione Medicalmente Assistita o accettare di vivere senza figli. Accanto alla sofferenza causata dall’infertilità, inoltre, può esistere un ulteriore fattore di stress dato dall’impegno che richiede un trattamento di PMA. Accettare le difficoltà psicologiche e conoscerle può essere un modo per iniziare a superale”.

Ha concluso i lavori l’Avv. Lorenza Pitera’, Specialista in Professioni Legali, la quale ha egregiamente relazionato sulla Legge 40, spiegando, articolo per articolo, come questa si sia evoluta e su come sia cambiata alla luce delle nuove modifiche apportate dalla Corte Costituzionale nel 2009. “ Oggi”, spiega l’Avv. Pitera’, “ si tiene conto molto di piu’ della salute della donna, si ha la possibilita’ di fertilizzare un maggior numero di ovociti rispetto al passato e soprattutto di poter crioconservare gli embrioni sovrannumerari “.

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell’articolo 14, comma 2, della legge 18 febbraio 2004, n° 40, limitatamente alle parole “ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre” embrioni. La Corte ha anche dichiarato incostituzionale il comma 3 dello stesso articolo “nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna”. Ugualmente inammissibili le questioni di legittimità dei commi 1 e 4 dell’ articolo 14: il primo comma vieta la crioconservazione di embrioni al di fuori di ipotesi limitate, mentre il comma 4 vieta la riduzione embrionaria di gravidanze plurime salvo nei casi previsti dalla legge sull’interruzione volontaria dela gravidanza. La speranza è che attraverso la rapida elaborazione di sagge linee guida si sappia trovare un giusto punto di equilibrio tra le osservazioni della Corte e la tutela dei diritti della madre e del figlio che è quanto la società a stragrande maggioranza vuole difendere”.

Autore

Salvatore Ferragina

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