Catanzaro Night News

Catanzaro: why not, 8 condanne e 27 rinvii a giudizio

Trentaquattro gli assolti

Catanzaro, 2 mar. – (Adnkronos) – Otto condanne, 27 rinvii a giudizio, 23 proscioglimenti (per alcuni solo per qualche capo d’imputazione) e tante assoluzioni, di cui 14 piene. Sono i dati che emergono dalla sentenza dell’udienza preliminare per il processo abbreviato ‘Why not’, emesso oggi dal gup di Catanzaro Abigail Mellace. I rinviati a giudizio sono Aldo Curto, Marino Magaro’, Gennaro Ditto, Francesco Morelli, Antonio Mazza, Rosario Caccuri Baffa, Giorgio Cevenini, Rosalia Marasco, Ennio Morrone, Cesare Carlo Romano, Rosario Calvano, Dionisio Gallo, Domenico Basile, Giancarlo Franze’, Caterina Merante, Antonio Gargano, Filomeno Pometti, Michelangelo Spataro, Michele Montagnese, Pasquale Citrigno, Pasquale Marafioti, Clara Magurno, Alfonso Esposito, Giuseppe Pascale, Ernesto Caselli, Nicola Adamo e Antonino Gatto. Per loro il processo iniziera’ il prossimo 9 giugno. E’ Antonio Saladino l’unico indagato eccellente condannato dal gup di Catanzaro, Abigail Mellace, nel corso del processo con il rito abbreviato ‘Why not’. Due anni con pena sospesa. Oltre a lui il giudice ha condannato Giuseppe Antonio Maria Lillo a un anno e dieci mesi, Antonio Alessandro La Chimia a un anno e dieci mesi, Pietro Macri’ a nove mesi, Gianluca Morabito a sei mesi, Francesco Saladino a quattro mesi, Francesco Simonetti a un anno, Rinaldo Scopelliti a un anno di reclusione.
Trentaquattro le assoluzioni totali pronunciate dal magistrato, tra le quali quelle a favore del presidente della Regione Agazio Loiero, dell’ex governatore Giuseppe Chiaravalloti, del segretario della Giunta Loiero Nicola Durante, dell’ex assessore della Giunta Chiaravalloti Gianfranco Luzzo, dell’ex assesore della Giunta Loiero, Pasquale Maria Tripodi, dell’assesore in carica ai Lavori Pubblici Luigi Incarnato, Sergio Abramo, consigliere regionale del pdl ed ex sindaco di Catanzaro, coinvolti nell’inchiesta a vario titolo. Fra gli assolti, anche Tommaso Loiero, dirigente della Regione Calabria e fratello del governatore uscente, e Vincenza Bruno Bossio, imprenditrice, moglie del capogruppo regionale del Pd Nicola Adamo.

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento