”Dietro le quinte”

Storie di una trasferta da sogno.
Interviste a Brutto, Catalano, Marino e Lo Giudice.

La soleggiata giornata settembrina inizia con il solito massiccio afflusso di tifosi giallorossi allo Zaccheria, il tutto impreziosito dalla simpatica ospitalità foggiana: i rossoneri tranquilli a scambiare battute qua e là e i tifosi del Catanzaro che si ristorano al vicino chiosco (fa caldo!). A Foggia giungono tifosi da ogni dove e non sono presenti solo adulti. Il piccolo Fabrizio da Noicattaro, sfoggia vessilli di ogni genere insieme al suo amichetto Pietro “scortati” a vista dai papà (Enzo e Nicola). Fabrizio si avvicina e mi sussurra all’orecchio: vinceremo! Lo stesso concetto sussurro all’orecchio di Antonio e abbraccio frettolosamente Totò e tanti altri amici.
Ci si saluta con tutti e ognuno prende posto. Sono consapevole di non poter “gridare” il mio amore giallorosso come vorrei, dovrò affiancare Guido Villani nella radiocronaca in Tribuna Stampa (che sofferenza!). Dopo avere superato gli innumerevoli controlli, mi dirigo in tribuna stampa accompagnato dai gentilissimi addetti ai lavori e lì faccio la conoscenza di Guido che mi mette subito a mio agio facendomi accomodare al suo fianco e , contestualmente faccio la conoscenza dell’amico di Foggiacalciomania.com. Inizia la gara e subito il mio compito si presenta alquanto arduo. Paradossalmente, da latino passionale, mi devo trasformare in anglosassone. La squadra giallorossa gioca da Dio, ma devo trattenermi già al primo gol di Ferrigno, il mio cuore esplode insieme alla numerosissima rappresentanza dei tifosi giallorossi ma il mio urlo non può fare altrettanto (ne fa le spese il braccio della mia ragazza che mi sta a fianco: viene stritolato!) Penso agli amici di www.uscatanzaro.net e Radio Amica in Blu , ai tanti amici che non possono essere presenti fisicamente e al secondo gol c’è lo spazio pubblicitario!!!!!!!! Che disdetta! Tra il primo e secondo tempo qualcuno dice:” Ci stanno facendo neri!”. Inizia il secondo tempo con lo Zaccheria tutto fiducioso nella rimonta. E’ un Foggia all’arrembaggio. Molto probabilmente alla squadra dauna non si può rimproverare nulla. Di fronte ha un Super- Catanzaro. Vado in diretta proprio nel momento in cui Briano commette fallo su Brutto, ma non riesco a commentare il rigore (è troppo lo stress) e passo il microfono a Guido. Ma De Zerbi fallisce la ghiotta opportunità di dimezzare lo svantaggio. Arriva il 91’ e Greco segna. Neanche il tempo di metabolizzare il tutto che Corona fa lo show ed inizia la samba. Che bellezza! Saluto il buon Guido che mi indica la tribuna stampa, anzi mi accompagna e mi suggerisce le uscite degli atleti. Ma… tutto è sotto assedio. La protesta dei tifosi foggiani si fa sentire e gli addetti ai lavori mi impediscono di raggiungere gli spogliatoi giallorossi. Tutto è blindato. Allora cerco di raggiungere Brutto e Catalano che intravedo in lontananza . Finalmente riesco nel mio intento. “Ciao Umberto – gli dico – sfatiamo una diceria comune: si mormora che quando incontri il Catanzaro, tu dai sempre il massimo e anche di più…!” Scuro in volto, Brutto replica:” No! Non è vero. Faccio solo il mio dovere e nulla più”. Cosa prevedi per il Futuro del Foggia e del Catanzaro in questo campionato?. “E’ ancora difficile parlarne , siamo solo all’inizio, ma sia il Foggia che il Catanzaro potranno dire la loro, sono sempre due piazze importanti.” A Catalano chiedo un suo commento sui valori visti in campo, sul Catanzaro e sulla difesa giallorossa. L’ex-centrocampista risponde:” Il Catanzaro è una squadra molto forte e potrà dire certamente la sua in questo campionato. La difesa? Si è comportata egregiamente come tutta la squadra giallorossa”. A questo punto esce fuori dagli spogliatoi il solo Marino che viene letteralmente assediato ma, cercando di emulare Corona, dopo qualche dribbling riesco a raggiungerlo anche io :” Mister, tutti gli diranno che il Foggia non ha fatto una grande partita, ma il merito è tutto di un grande Catanzaro?” . “Si – esordisce il tecnico – un grande Catanzaro che ha affrontato la gara nel migliore dei modi. Il nostro obiettivo è la salvezza – continua il tecnico foggiano – il Catanzaro che ho visto mi ha fatto una grande impressione.” Mi può dire tre nomi del Catanzaro su tutti ? “ Senza indugio, Marino risponde” Corona, Corona, Corona, Corona ecc. ecc.” Chiude con un eloquente sorriso. Pasquale Lo Giudice fa capolino all’uscita. Lo fermo e gli chiedo :” Pasquale grande squadra questa! Il merito è anche tuo!” Molto umilmente Lo Giudice risponde:” Il merito è di tutti , di una squadra che si sta esprimendo alla grande, della Dirigenza che ha ben lavorato, del mister che sta facendo un ottimo lavoro e dei tifosi che ci danno il loro appassionato appoggio”. L’ubriacatura di felicità coinvolge il sottoscritto e invece di conquistare l’uscita dello Zaccheria, per errore rientro. Ma lo spettacolo è finito e , viste le premesse, promette di continuare. All’uscita mi aspettano gli amici Enzo, Nicola e i loro pargoli con i quali mi accingo a riprendere la strada del ritorno insieme alla mia metà con la voce stranamente intatta, ma il cuore ricolmo di gioia. I cellulari di tutti iniziano a squillare. E’ una musica infinita. Tutti gli amici lontani, come al solito, chiedono news e particolari sui momenti felici. Questo è calcio, questo è il calcio cari amici. Qui da Foggia, per oggi è tutto, il resto ci farà sognare. A Foggia si è celebrata una vera giornata di sport. Nella totale pace. Lontani dalla violenza, vicini allo sport e ai sacri valori dell’umano vivere. Solo così il calcio non morirà mai. Forza Aquile Giallorosse! Avanti così, Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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