Catanzaro Night News

IdV:nota stampa di Giuseppe Zappavigna – Resp. Welfare Provincia di Cz

 

Ancora emergenza lavoro come per Catanzaro, Vibo anche per Gioia Tauro il silenzio della politica

Gli sviluppi di queste ore della triste vicenda che vede coinvolti oltre quattrocento lavoratori del porto di Gioia Tauro, ripropone, in tutta la sua attuale drammaticità, l’aggravarsi della crisi occupazionale nella nostra Regione.

La situazione degli operai che da giorni sono asserragliati in uno spazio angusto e gelido di una delle gru del porto, il dramma vissuto dalle maestranze e dalle loro famiglie che si vedono private della loro dignità di persone, del diritto al lavoro ed alla speranza in un futuro, drammaticamente similari alle vicende del caso Phonmedia di Catanzaro e Vibo, avrebbero meritato risposte chiare ed immediate da parte delle istituzioni nazionali e regionali.

Assistiamo invece ad un silenzio assordante ed assurdo del Governo Nazionale, che, dopo la passerella e lo spot pubblicitario ed elettorale quale è stata la riunione a Reggio Calabria del Consiglio dei Ministri, non ha ancora dato il benché minimo segnale di una volontà almeno di ascoltare le richieste e le ragioni di questi lavoratori.

Una parte consistente della politica calabrese è impegnata in altre cose che certo non fanno parte dei reali bisogni della gente, come se le crisi di Gioia Tauro e di Catanzaro e Vibo ma più in generale quella del lavoro e della occupazione non siano e non dovranno essere messe al primo punto delle tante cose da affrontare e risolvere dal prossimo Governo Regionale.

La questione lavoro se non affrontata con serietà, con professionalità, e soprattutto con la reale volontà di individuare strumenti idonei a risolverla, rischia di trascinare l’intera Regione verso tensioni incontrollabili con gravi rischi per la tenuta civile e democratica della Calabria.

In uno scenario come questo, rischia di essere vanificata anche qualsiasi possibilità di successo nella lotta alla criminalità organizzata.

L’impegno delle forze dell’ordine e della Magistratura per prevenire fatti delittuosi e per assicurare alla giustizia i malavitosi, deve essere accompagnata da una incisiva azione della politica e delle istituzioni per rimuovere le tensioni sociali e soprattutto per offrire alle famiglie, ai lavoratori che rischiano il posto di lavoro, alle giovani generazioni, una prospettiva ed una speranza che li allontani dal richiamo delle tante sirene della criminalità, del malaffare, del facile profitto.

I calabresi onesti e laboriosi, che sono la stragrande maggioranza di questa terra, chiedono non impossibili miracoli: chiedono solo che ognuno, per il ruolo che riveste, faccia la propria parte per fare uscire la Calabria dal disastro sociale, economico e politico in cui si trova: chiedono soprattutto alla politica, alla vigilia di un importante appuntamento elettorale, di non perdere tempo in alchimie inutili e dannose, ma di lavorare per una Calabria migliore, diversa, più libera, ma soprattutto una Calabria nella quale i diritti e le aspettative delle persone oneste possano diventare realtà.

L’impegno deve essere anche quello che nelle prossime ore questo segnale di un nuovo giorno possa arrivare anche ai lavoratori del porto di Gioia Tauro e alle loro famiglie.

Autore

Salvatore Ferragina

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