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Reggio Calabria: ordigno esplosivo davanti alla Procura

Esplosione all’alba, verso le 5, davanti all’ingresso dell’ufficio del Giudice di pace di Reggio Calabria, in Piazza Castello, accanto al portone della Procura generale. L’inferriata del cancello è stata scardinata; vista l’ora, non ci sono state persone coinvolte.
L’ordigno, di fattura artigianale, era composto da una bombola di gas da 10 chili, con dell’esplosivo al tritolo che è stato innescato da una miccia; sarebbero state due persone, arrivate su uno scooter, a piazzare l’esplosivo, ma gli inquirenti non li hanno ancora identificati. L’inchiesta, subito avviata dalla stessa Procura di reggio Calabria, saranno passati alla Procura competente di Catanzaro. Anche la Digos, la Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali, sta eseguendo accertamenti.

Una ventina di minuti dopo l’esplosione, un altro ordignio, simile al primo, è scoppiato davanti a una pescheria nel rione S. Caterina e nei giorni scorsi, un altro ancora è stato ritrovato inesploso davanti alla saracinesca di un bar i cui proprietari sono imparentati con il collaboratore di giustizia Emilio Di Giovine, che recentemente ha detto di essere a conoscenza di particolari sull’affondamento di navi cariche di rifiuti tossici e radioattivi nei mari italiani. (Redazione Internet) rai.it

Autore

Salvatore Ferragina

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