CAMERE COMMERCIO: COLDIRETTI CALABRIA, NO A UNIONE NORD-SUD

(AGI) – Catanzaro, 30 dic. – “Gia’ il nome Unione Regionale Camere di Commercio Nord-Sud evoca contrapposizioni territoriali di cui la Calabria non ha proprio bisogno e necessita’ e poi, non e’ ne’ una riforma ne’ puo’ essere condivisa infatti, creera’ sicuramente disorientamento per gli azionisti veri delle Camere di Commercio che sono le imprese”.
  Cosi’ commenta il presidente della Coldiretti Calabria la costituzione della nuova Unione Regionale delle Camere di Commercio, promossa dalla Camera di Commercio di Cosenza e di Reggio Calabria. “In questa fase nella quale occorre e bisogna insistere su un autorevole ed efficace attivita’ di promozione in direzione dello sviluppo del sistema produttivo della Calabria e delle sue tante eccellenze- prosegue Molinaro -si sceglie una stato di rottura, che sicuramente non serve alle imprese e men che meno alla Calabria ed ai suoi cittadini, che di contrasti, che non hanno prodotto nulla, ne hanno visti troppi nel corso della storia”. Insomma, uno strappo che non piace alla coldiretti calabrese, perche’ effettuato su un terreno decisivo dello sviluppo della nostra regione che e’ quello di affermare e promuovere il “Made in Calabria” e l’internazionalizzazione e la competitivita’ delle imprese. Non e’ il tempo per tollerare un flop clamoroso che puo’ portare confusione al sistema delle imprese e difficolta’ anche nel continuare a sostenere una progettualita’ in loro favore e dei tanti giovani della regione che hanno scelto di iniziare attivita’ imprenditoriali. La coldiretti Calabria, non puo’ accettare di sedersi su due tavoli diversi, che magari delineano “location” diverse e progetti contrapposti. “E’ necessario -continua Molinaro – rafforzare un “Made in calabria” unico che prende forza dalle distintivita’ territoriali, e su questo bisogna giocare una partita all’attacco ma vedendo uniti gli Enti di promozione che hanno questa specifica missione. Molinaro, al termine delle sue considerazioni, rivolge un invito e appello alle forze imprenditoriali e sindacali regionali, affinche’ subito si avvii una fase negoziale che possa ricondurre a scelte condivise un sistema camerale, che non ha bisogno certamente di lacerazioni che potrebbero determinarne un indebolimento o un fallimento e questo -conclude – “non possiamo assolutamente permettercelo”.

Autore

Salvatore Ferragina

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