Il Rompicalcio

Un anno di calcio a Catanzaro – Inverno

Dalle beghe societarie alla “folle corsa di Provenza”: cadono l’imbattibilità-record e il sogno della promozione diretta.
La prima delle quattro puntate del racconto di Francesco Guerrieri

Torna inesorabile come tutti gli anni il racconto di un anno di calcio a Catanzaro, a cura del nostro Francesco Guerrieri. Un racconto puntuale ma pungente, certosino ma ironico. Atteso e frizzante come lo champagne di San Silvestro, un appuntamento ormai classico e per questo imperdibile. Le quattro puntate, divise per stagioni/trimestri, arrivano a cavallo tra il burrascoso 2009 e un 2010 come al solito gravido di sogni e incertezze. Un racconto vibrante e impietoso, da leggere tutto d’un fiato. Come ricordo del passato più recente e come monito per il futuro che inizia adesso. UsCatanzaro.net ha l’onore di pubblicarlo e di offrirlo ai propri lettori. Con i migliori auguri per un felice 2010 giallorosso.

Red



Gennaio

Un imbattuto Catanzaro comincia il 2010 all’inseguimento delle fuggitive Cosenza e Gela.
Mentre il Catanzaro gioca un campionato di vertice, la situazione societaria è in perenne tempesta. Nuccio Orpello, rappresentante delegato di alcuni non specificati imprenditori aspiranti acquirenti di quote dell’ F.C. Catanzaro, chiede un confronto pubblico al Presidente Bove. L’FC risponde che “gli imprenditori veri, quando esistono ed hanno intenzioni serie ed oneste, non delegano il primo venuto ma contattano direttamente l’imprenditore che dovrebbe cedere l’impresa” e che “il presidente Bove continuerà, con enormi sacrifici personali e con il sostegno di altri imprenditori che vorranno aiutare la causa giallorossa, a portare avanti la società fino al termine del campionato”.
Un orizzonte temporale non troppo confortante.
È botta e risposta anche con l’imprenditore di Sersale Serafino Ardimentoso, con cui vanno avanti poco edificanti battibecchi a suon di comunicati.
Il mercato di riparazione dei giallorossi risente naturalmente della precaria situazione economica: arrivano l’attaccante Nicola Falomi ed il jolly Andrea Pippa, inseguiti da Mister Provenza. Partono i soli Mauro Marchano (destinazione Manfredonia) e Criniti (Igea Virtus), la rosa resta troppo folta ed il gravoso monte ingaggi non viene minimamente scalfito. Le dirette concorrenti per il salto di categoria (Cosenza, Gela, Andria, Pescina) si muovono con maggiore determinazione nel mercato di riparazione, a partire dai lupi silani che ingaggiano, nel giro di pochi giorni, Battisti e Mortelliti.  Si intuisce che per il Catanzaro la strada verso la promozione sta diventando più ripida ed impervia del Mortirolo.
Dopo la sosta natalizia, si ricomincia da Aversa, dove in una partita di modesto livello Max Caputo regala a Mister Provenza l’ottava perla di uno strepitoso campionato. Ciò nonostante, è indiscutibilmente in atto un’involuzione tecnica, non si tratta più del giocattolo perfetto di inizio stagione e la soffertissima vittoria casalinga contro il Manfredonia (1-0), tanto per cambiare firmata Caputo, suona come un nuovo campanello di allarme. Cassino (1-1, Caputo) è una nuova tappa che prolunga l’imbattibilità del Catanzaro, mentre il Cosenza vince a Lamezia ed allunga a +6
Ma ci ritroviamo a parlare di tragiche vicende extra-calcistiche. Due tifosi giallorossi, di rientro dalla trasferta laziale, perdono la vita a causa di una frana che colpisce un tratto dell’A3 tra Rogliano ed Altilia Grimaldi. Ad un anno di distanza, ci spiace constatare come le responsabilità non siano state accertate, come la politica se ne sia lavata completamente le mani, come l’autostrada continui a versare in condizioni di mulattiera nell’attesa della prossima “fatalità”.
Ad un anno di distanza, unendomi al dolore dei familiari delle vittime che trascorreranno questo Natale privi dell’affetto dei propri cari, provo un profondo senso di vergogna verso uno Stato che considera carne da macello i suoi cittadini al di sotto di una determinata latitudine salvo ricordarsene se c’è in ballo una competizione elettorale.

Febbraio

Il mese di Febbraio si apre all’insegna del maltempo. Il match casalingo contro la Vibonese viene rinviato di una settimana a causa delle pessime condizioni del manto erboso dello stadio Ceravolo. La squadra continua a perdere pezzi a causa degli infortuni: oltre ad Antonio Montella che si trova a Roma per le sedute di fisioterapia e non è rientrato a Catanzaro dopo la sosta natalizia, si ferma nuovamente anche Rino Frisenda. Il vergognoso stato del Poligiovino, pronto ad essere convertito alla coltura delle patate, non aiuta a prevenire la mattanza. Il Catanzaro si impantana sullo 0-0 nel recupero del derby.
La tifoseria organizzata, nelle sue varie e frastagliate componenti, si riunisce per analizzare il delicato momento. Sono presenti, oltre agli UC 73,  i Clubs A. Banelli, CatanzaroClub 79, Club Cavita, Club G. Improta, Club M. Palanca. Sono passati quasi tre anni dal fallimento dell’Uesse, ma le facce presenti sono sempre le stesse e chiedono di “fare quadrato, di riporre ogni screzio del passato in nome di una ritrovata serenità ambientale”.
Il 15 Febbraio il Catanzaro perde il record di imbattibilità a Barcellona contro l’Igea Virtus (1-0), manifestando enormi limiti nella capacità offensiva. Falomi resta ancora un oggetto misterioso: lotta e non lesina impegno, ma quella porta non la vede nemmeno in cartolina. Mister Provenza chiama a raccolta tutti i tifosi in vista della partita con la Vigor Lamezia:“Voglio la promozione, riempite lo stadio”. Il Catanzaro vince una brutta partita 1-0 con gol di Iannelli, ma quel che più conta è che recupera tre punti al Cosenza, sconfitto inaspettatamente a Val di Sangro. Nonostante tutti i problemi, siamo ancora pienamente in corsa. 

I rappresentanti dei Club N.Pellegrino, Palanca e Banelli, incontrano lo staff dirigenziale dell’Effeci, nelle persone del socio Giuseppe Soluri, del Dg Gianni Improta e del Presidente Pasquale Bove chiedendo garanzie sulla situazione societaria, viste le voci circolanti in merito a situazioni drammatiche in essere. I tre dirigenti, pur non nascondendo le difficoltà esistenti, smentiscono categoricamente le voci circolate, ribadendo che il loro obiettivo è quello di puntare immediatamente alla promozione nella categoria superiore.

Ed a fronte di insistenti voci su un passaggio di mano da parte della proprietà dell’FC, il Presidente Bove “considerato che le notizie non veritiere o distorte danneggiano la società e rischiano di destabilizzare anche l’ambiente e la squadra, invita tutti, e soprattutto gli organi d’informazione, a non amplificare voci incontrollate e a non propagare notizie senza alcun fondamento”.

Marzo

A Scafati il Catanzaro conquista un altro punto (0-0), ma il Cosenza vince ancora e si scivola a -8. La domenica seguente, in occasione della festa della donna, viene indetta la “domenica rosa“: è consentito l’accesso gratis delle donne allo stadio, nei settori di curva “Massimo Capraro” e tribuna laterale. Al cospetto di una nutrita tifoseria femminile, il Catanzaro ritrova il bel gioco e batte il Monopoli (2-1) grazie alle reti di Caputo e Berardi. Falomi viene sonoramente fischiato e Caputo difende il compagno di reparto.
Il Catanzaro parte rinfrancato alla volta dell’Abruzzo, dove lo attende l’insidiosa trasferta di Pescina, squadra rivoluzionata dal cambio di allenatore e dalla campagna acquisti di Gennaio. L’effeccì subisce una dura lezione (3-1), veniamo subissati a centrocampo, Bettini ed Arcamone prendono a pallonate Di Meglio & C. A poco vale l’ennesima prodezza di Caputo che solo momentaneamente riapre la partita. Il Cosenza stra-vince lo scontro diretto casalingo contro il Gela (3-0) ed ipoteca la vittoria finale del campionato. Nel frattempo l’Andria risale la classifica indovinando un filotto di vittorie consecutive.
La resa al raggiungimento della promozione diretta è un duro colpo per la squadra. Trapelano malumori e qualche scaramuccia tra calciatori nel corso degli allenamenti. Provenza sottolinea pecche organizzative da parte della società che alla lunga incidono sulle prestazioni della squadra. La società emette un comunicato con cui sottolinea “gli enormi sforzi finanziari portati finora avanti dalla proprietà pur nel disinteresse quasi totale dell’imprenditoria cittadina, ribadendo la necessità di fare blocco per affrontare nel modo migliore il finale di campionato”.
È evidente che la musica non cambia, e forse non cambierà mai fino a quando i direttori d’orchestra saranno gli stessi.
Alla vigilia dell’incontro casalingo con l’Andria, una delegazione degli Ultras 1973 incontra la squadra ed i dirigenti della società. Gli “Ultras” ribadiscono il loro “incondizionato sostegno allo staff tecnico e dirigenziale in questa parte finale della stagione, che potrebbe regalare al Catanzaro le soddisfazioni che tutti auspicano”.
Nel posticipo contro i pugliesi il Catanzaro è “bello di sera”, domina l’avversario e vince 2-0 con reti di Iannelli e Berardi. La folle di corsa di Provenza al secondo gol sembra essere un segnale al campionato: siamo pronti per la volata finale. Nessuno si aspetta l’ ”Aprile nero” che incombe.
Francesco Guerrieri
(1 – continua)

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Redazione

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