Strenna natalizia dei giallorossi alla Cisco Roma

Un Catanzaro “buono” si adegua al clima di Natale e impacchetta un bel dono alla Cisco

 

E’ una brutta sconfitta, soprattutto per come è maturata, quella a cui abbiamo assistito oggi nel posticipo serale imposto dalla Lega Pro. La squadra di Mister Auteri per più di un’ora ha avuto la possibilità di giocare con un uomo in più. Ma il vantaggio regalatoci dall’ingenuo difensore senegalese Doudou è stato sprecato a causa della scarsa cattiveria giallorossa. Una cattiveria necessaria contro una squadra come la Cisco. Pur non essendosi dimostrata superiore sul piano strettamente tecnico, la formazione romana (composta da calciatori esperti che hanno militato in categorie superiori), ha giocato con il coltello fra i denti, ringhiando su ogni pallone e onorando la maglia.

Eppure i presupposti per vincere, espulsione a prescindere, c’erano tutti. Malgrado il lunedì lavorativo il Flaminio era gremito sia nel settore destinato agli ospiti, sia in tribuna, da catanzaresi partiti dal capoluogo e catanzaresi residenti nella capitale. Circa 500 complessivamente i tifosi giallorossi. Questa squadra checché se ne dica a Catanzaro ha ancora il suo fascino, Alle 20,30 per strada non c’era quasi nessuno e tutti davanti alla TV.

C’è da riflettere sul fatto che la squadra per la seconda volta consecutiva perde in trasferta in modo molto simile. Tiene palla per gran parte della partita ma finalizza poco, come già era avvenuto a Brindisi. E gli avversari, anche oggi con il minimo sforzo, spietatamente la castigano.

Nei primi venti minuti la partita è equilibrata. Dopo l’espulsione di Doudou il Catanzaro finisce nel pallone. Troppi tocchi, veroniche e giochini che servono a poco. Se vogliamo azzardare un paragone, il Catanzaro di oggi mi ha ricordato l’Olanda anni 70: bella a vedersi fino al limite dell’area avversaria ma sterile nelle conclusioni. Nel primo tempo, pur avendo mantenuto il pallino del gioco, il Catanzaro si è reso pericoloso una sola volta, per giunta su calcio piazzato.

Credo che se in panchina ci fosse stato mister Auteri (squalificato) forse qualche giocatore avrebbe finito di fare il bello di notte alla Boniek. Perché in campo non contano gli angoli (7 a 1) e non conta aver tenuto per almeno il 65% del tempo il possesso del pallone. Contano solo i goal: lo aveva ben capito Da Silva a Brindisi, lo hanno ben capito Chiappara e Ciofani stasera.

Dopo i primi venti minuti giocati alla pari su un terreno di gioco che non ci favoriva, in superiorità numerica il Catanzaro ha perso la bussola. Troppi presuntuoso e troppo sicuri di vincere. L’arrembraggio della ripresa ha portato qualcosina in più, soprattutto con le conclusioni da fuori, ma Ambrosi è stato più volte decisivo.

La differenza oggi, oltre alla mancata cattiveria e voglia di asfaltare l’avversario, l’hanno fatta Ambrosi con alcune splendide parate su tiri da fuori dei nostri e Ciofani che da solo ha tenuto in apprensione per tutti i novanta minuti i nostri spaesati difensori. Se vogliamo essere “cattivi” possiamo anche affermare che la sconfitta di oggi ce l’ha sulla coscienza mister Auteri, non tanto per le scelte tecniche (anche se Montella lo avrei fatto entrare prima) ma per via della squalifica che si è preso contro il Melfi.

Chiudiamo questo 2009 con una sconfitta che non pregiudica assolutamente il prosieguo del campionato che ci vede ancora in testa. Adesso però è giunto il momento di capire cosa si vuol fare da grandi. Il girone di ritorno, che riprenderà il 10 gennaio, come sempre sarà un altro campionato. Anche le piccole avranno bisogno di punti e ogni partita, sia che l’avversario si chiami Juve Stabia o Isola Liri sarà una battaglia.

Servono rinforzi ma servirà soprattutto mantenere quella cattiveria e voglia di vincere che oggi è mancata. Sicuramente Gaetano Auteri lo dirà ai suoi giocatori. Gennaio come sempre sarà il mese decisivo per tanti fattori. Ogni squadra ha la possibilità di colmare le lacune che ha dimostrato al giro di boa. La partita di oggi serve per sottolineare che non siamo imbattibili e conferma che l’esiguità della rosa ristretta a lungo andare potrà costarci cara. L’unico cambio di oggi disponibile era Montella. Ma se avessimo avuto valide alternative, almeno altri due o tre calciatori potevano essere sostituiti. Per le caratteristiche inadatte al terreno di gioco pesante e per la scarsa cattiveria.

Infine un ultima annotazione; non siamo scaramantici, ma vi avevamo pregato di abbandonare quella maglietta nera che non ci piace. La richiesta non è servita. Ora bisogna fare assolutamente quadrato. Il campionato non sarebbe finito oggi anche se avessimo vinto. Il campionato vero inizia domani.

Un augurio di buone feste a tutti. Auguri di Buon Natale anche a tutti i componenti dell’Fc Catanzaro, da Aiello a Pitino per finire ad Auteri, a tutti i calciatori e allo staff tecnico. In ogni caso, questo non bisogna dimenticarlo, ci hanno ridato la speranza di riparlare di calcio e soprattutto la certezza che questo campionato lo possiamo perdere solo noi.

Ci auguriamo di No, Forza Catanzaro, riparti.

SF

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento