TELESPAZIO, CORTE D’APPELLO ILLEGITTIMITO LICENZIAMENTO DI 4 GIORNALISTI

La Corte di Appello di Catanzaro (Presidente Ammirata, Consiglieri Roberti e Portale) ha respinto l’appello proposto da Radio Telespazio Calabria (oggi Telespazio Tv e prima ancora Telespazio Calabria) e confermato la sentenza di primo grado con la quale il Tribunale del capoluogo (giudice Commodaro) a settembre 2008 aveva dichiarato illegittimi i licenziamenti intimati dall’emittente diretta da Toni Boemi “junior” nei confronti dei giornalisti Gabriele Bianco, Nico De Luca, Davide Lamanna ed Alfonso Scalzo.
La decisione dei giudici territoriali è intervenuta a seguito di una lunga e articolata discussione tra l’avv. Crescenzio Santuori, legale dei giornalisti, e Raffaele Mirigliani, difensore in giudizio nonchè amministratore della tv privata, un tempo leader dell’emittenza interregionale.
La vicenda ebbe origine nel maggio 2007, quando in seguito ad una improvvisa procedura di licenziamento collettivo intrapresa da Rts e definita dal datore di lavoro “necessaria cura dimagrante”, quest’ultimo individuò i predetti giornalisti quali destinatari del provvedimento. Ad avviso dei ricorrenti la procedura intrapresa da Radio Tele Spazio era da considerarsi illegittima sotto diversi profili, tutti sostanzialmente riconducibili a deficit motivazionali delle scelte aziendali, tanto da indurre i predetti giornalisti a richiedere giustizia al Tribunale.
La Corte di Appello di Catanzaro ha ritenuto legittime le doglianze dei lavoratori, riconoscendo sia il loro diritto alla reintegra nel posto di lavoro che il diritto al pagamento delle retribuzioni arretrate, pari a due anni e mezzo di forzata ed ingiusta inattività.
Viva soddisfazione è stata espressa dall’avv. Crescenzio Santuori : “La sentenza di oggi costituisce per i miei assistiti una meta importante nella dura e complessa battaglia legale che hanno dovuto intraprendere per difendere i loro diritti e la loro dignità di lavoratori professionisti e padri di famiglia, da due anni e mezzo senza lavoro e stipendio. Auspico, pertanto, una definizione rapida della vicenda, dal momento che l’unico obiettivo dei miei rappresentati è il reinserimento nel loro posto di lavoro, onde poter fornire nuovamente la loro riconosciuta professionalità al servizio dell’emittente”.

Autore

Salvatore Ferragina

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