Porto: Sergio Costanzo: Sterile e puerile è la difesa del comune

Stucchevole e per niente esaustiva è la replica dell’amministrazione comunale, oggi affidata al dirigente dell’Unità di Settore Risorse Finanziarie esterne Arch. Biagio Cantisani, relativamente all’esclusione del comune di Catanzaro dalla ripartizione dei fondi FEP nell’ambito del bando regionali sui porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca. Secondo quanto dichiarato dall’arch. Cantisani, direttamente incaricato di verificare la possibilità di partecipare al bando regionale di cui sopra, non solo la domanda è stata presentata fuori dai termini previsti dal bando, ma addirittura apprendiamo che il progetto preliminare presentato dal comune di Catanzaro era stato “preventivamente” considerato non pertinente alle finalità del finanziamento.
A settembre 2009, tuttavia, pur consapevoli che i termini erano scaduti e che il preliminare non era pertinente alle finalità del bando, il comune di Catanzaro decide ugualmente di ripresentare il progetto con la speranza di poter comunque avviare un confronto con l’assessorato regionale.
Confronto che non c’è stato, visto la Regione Calabria, a metà ottobre, ha risposto ai dirigenti comunali comunicando che la domanda era pervenuta dopo la scadenza del bando ribadendo, altresì, l’impossibilità di accedere ai fondi FEP per differenze di impostazione progettuale.
Ergo: se il progetto preliminare fosse stato formulato nei termini e nelle modalità previste dal bando regionale, con molta probabilità, il comune di Catanzaro sarebbe rientrato nella ripartizione dei fondi in oggetto. Questo, in sintesi, è stato l’iter procedurale che ha portato all’esclusione dal bando regionale.
E’ singolare che un consigliere comunale, nel pieno esercizio delle sue funzioni, venga tacciato di essere strumentale e stucchevole quando, nell’interesse della collettività, esprime delle perplessità e denuncia eventuali anomalie e ritardi della macchina burocratica.
E’ stucchevole, a mio avviso, dover registrare le repliche di assessori “abusivi” e di altrettanti dirigenti “abusivi e incompatibili”che, in qualche modo, vorrebbero esautorare quelle funzione di indirizzo e controllo tipiche del mandato elettorale di un consigliere.
Abusivi come quei cartelloni pubblicitari che continuano ad imperversare e riempire la città in ogni dove; abusivi come quegli amici “di merenda” che hanno, loro sì, beneficiato della III edizione della Notte Piccante; abusi come i 3 diversi arredi urbani sperimentali installati e poi rimossi su corso Mazzini; abusivi come coloro i quali hanno inteso trasformare gli uffici dell’Assessorato al Turismo della città capoluogo di Regione, in club sportivo con tanto di colori ed allusioni a “sfotto” calcistici (ai quali si è posto rimedio solo dopo l’intervento del sottoscritto e del collega Tallini onde evitare uno scontro istituzionale); abusivi come quelle bacheche prima installate (vedi Madonna di Pompei) dal comune e poi essere rimosse in attesa di essere posizionate in posti più “visibili” e forse più funzionali. Tuttavia, nonostante gli abusi e gli abusivi, rimane il problema di fondo, ovvero: l’accessibilità da parte del comune di Catanzaro ai fondi regionali e alle diverse tipologie di bandi che in qualche misura potrebbero, se opportunamente programmati, risolvere non pochi problemi della città capoluogo di Regione. Una Città che ricordo, fino a prova contraria, è oggi amministrata da una coalizione di centro-sinistra guidata dal Sindaco Olivo – che non riscese neanche a dialogare e stringere collaborazioni con il Governatore unico della Calabria On. Agazio Loiero, anch’egli della stessa corrente politica nonché cittadino catanzarese.
Catanzaro 30-11-09
Il consigliere comunale

Sergio Costanzo

Autore

Salvatore Ferragina

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