ESPOSTO CGIL A VIVERE INSIEME

Esposto presentato alla Procura della Repubblica, Guardia di Finanza e Corte dei Conti

Un esposto alla Procura della Repubblica, alla Guardia di Finanza e alla Corte dei Conti è stato presentato, nell’ambito della vertenza ”Vivere insieme’, dalla Cgil. ”Il nostro esposto  parte dal fatto che le reiterate denunce apparse sulla stampa scritta ed audiovisiva e i rilievi circostanziati indirizzati ai competenti organi politici ed istituzionali, del mancato pagamento degli stipendi agli operatori dell’associazione ‘Vivere Insieme’ , si tratta di sei mensilità, non hanno avuto alcun riscontro.

Il dato allarmante che ci spinge a inoltrare il presente esposto è che, nonostante, da circa due anni abbiamo inviato agli organi competenti dettagliate denunce in merito , a tutt’oggi, l’associazione ”Vivere insieme’ continua ad avere accreditate strutture. Ad avviso della Cgil, aldilà del grave caso specifico che richiede un immediato intervento da parte degli organi preposti a difesa della legalità, dinanzi a comportamenti cosi palesemente iniqui nei confronti dei lavoratori, abbiamo posto in discussione il possedimento dei requisiti per l’ accreditamento delle strutture che si trovino in queste condizioni ai sensi della legge regionale n. 24/2008.

Dinanzi alla perseveranza diabolica degli inadempienti della struttura sanitaria Vivere Insieme, la Cgil ha chiesto anche al Presidente Loiero, nella sua qualità di Assessore alla Salute, una relazione esaustiva su tutte le strutture sanitarie, accreditate in tutta la regione Calabria, che fanno capo alla proprietà di Vivere Insieme, così come aveva disposto il Sig. Prefetto Calvosa di Catanzaro’. Ma nessuna relazione o verifica che avrebbe dovuto concludersi entro fine luglio, lamenta la Cgil, è avvenuta. Il sindacato rileva che da una riunione avvenuta alla Regione, ”le parti abbiano riconosciuto dei crediti risalenti al 2003-2004 per i quali a quanto pare ci sia una sentenza del Consiglio di Stato che pone divieto al riconoscimento.

Insomma, anziché disporre con immediatezza la verifica dei requisiti per l’autorizzazione dell’attività all’associazione ”Vivere Insieme’ si è pensato bene di sorvolare sulle pastoie burocratiche e definire politicamente una vicenda che allo stato non è assolutamente risolta. I dipendenti continuano a lavorare nelle condizioni denunciate e i ritardi delle mensilità continuano ad accumularsi’. Così la Cgil denuncia alla Procura ”la mancanza di controlli dell’utilizzo delle risorse pubbliche e la lentezza con la quale la burocrazia regionale, quella delle aziende sanitarie e dell’ispettorato del lavoro, affronta problemi sociali che segnano fortemente l’equilibrio economico e psichico degli interessati, è un evidente messaggio di incivile insensibilità che in un momento di forte crisi economica contribuisce a segnare un solco sempre più profondo tra cittadini ed Istituzioni.

Pertanto, chiediamo, alle Signorie in indirizzo (l’esposto è anche inviato alla Commissione regionale Antimafia, al direttore generale del Dipartimento Salute della Regione, al Presidente Loiero e al direttore dell’As Provinciale) , ciascuno per le proprie competenze, un loro autorevole intervento, al fine di ristabilire la legalità, la trasparenza e l’efficacia nell’utilizzo delle risorse pubbliche, e porre fine al rimpallo delle responsabilità’.

Autore

Salvatore Ferragina

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