Dalla Redazione

Gela-Catanzaro 1-4: la cronaca e il tabellino

Longoni, Caputo e Montella travolgono la difesa del Gela. Ma il gol decisivo è di capitan Gimmelli subito dopo il pareggio di Cammarota

GELA – CATANZARO 1-4

GELA (4-3-3): Nordi, Scopelliti (68′ Rosamilia), Memè, D’Aiello, Geraldi, Schiavon, Vianello (78′ Vigna), Zaminga (59′ Di Muro), Pasca, Cammarota, Criniti. A disposizione: Ferla, Ambrosecchia, Viviano, Manca. Allenatore: Provenza.
CATANZARO (3-4-3): Mancinelli, Di Cuonzo, Di Maio, Bruno, Ciano, Gimmelli, Montella (88′ Forgione), Lodi, Longoni (79′ Gigliotti), Caputo, Corapi (84′ De Franco). A disposizione: Vono, Gaglione, Sorrentino, Basile. Allenatore: Auteri.

Marcatori:
34′ Caputo (Cat), 60′ Cammarota (Gel), 65′ Gimmelli (Cat), 67′ Longoni (Cat), 82′ Montella (Cat)

Arbitro: Viti di Campobasso
Assistenti: Zucca (Carbonia) – Mascherano (Latina)
Ammoniti: Vianello (Gel), Cammarota (Gel), Bruno (Cat)
Espulso: 55′ Geraldi (Gel) per gioco violento
Corner: 3-3
Recupero: 0′ pt; 3′ st
Note: giornata soleggiata; terreno in buone condizioni; spettatori 3000 circa di cui 400 provenienti da Catanzaro.

Il Catanzaro non conosce ostacoli. Lo scontro diretto contro il Gela di Provenza si trasforma in una passerella. Il 4-1 finale non ammette repliche. In gol tutto il tridente giallorosso, più la zuccata decisiva di capitan Gimmelli. Gela ridimensionato aldilà dell’espulsione di Geraldi che ha spianato ulteriormente la strada al successo dei ragazzi di Auteri. Il gol del pareggio di Cammarota aveva illuso i siciliani prima della grandinata. I pareggi di Cisco e Juve Stabia aiutano la fuga del Catanzaro, ora a più 5 sulle seconde.
Le due compagini arrivano a questo incontro con il morale diametralmente opposto. Il Gela è reduce da due sconfitte consecutive contro Cisco Roma e Barletta. Il Catanzaro con la vittoria di sette giorni fa contro il Monopoli guida la classifica con un rinnovato entusiasmo. Per il Catanzaro nessuna vittoria in terra siciliana, ma solo quattro pareggi.
ASSETTI TATTICI – Nicola Provenza schiera il Gela col classico 4-3-3, con l’ex Zaminga a centrocampo e il trio d’attacco formato da Vianello, Pasca e l’altro ex Criniti. In porta conferma per Nordi mentre Vigna siede in panchina. Dall’altra parte mister Auteri non può contare su Mosciaro, appiedato dal Giudice Sportivo, e Benincasa, influenzato, ma  in compenso ritrova Max Caputo, appena rientrato dai tre turni di stop, che completa il tridente con Longoni e Montella. In porta gioca Mancinelli al posto dell’acciaccato Vono. Il modulo è quello di sempre il 3-4-3.
IL LAMPO DI CAPUTO – Inizio contratto delle due squadre, ma non c’è da meravigliarsi considerata l’alta posta in palio. Il Gela si fa vedere soprattutto con Criniti ma la difesa giallorossa in un paio di occasioni chiude senza problemi. Catanzaro che invece predilige più la manovra con quasi tutti i palloni che passano dai piedi di Bruno, autentico perno del centrocampo. Però al minuto 34′ i giallorossi colpiscono alla prima occasione utile: Longoni, servito da Montella, vede l’inserimento di Caputo che con un sinistro preciso batte l’incolpevole Nordi facendo esplodere lo spicchio di stadio riservato ai tifosi giallorossi. I primi 45 minuti terminano qui: Catanzaro tutto sommato meritatamente in vantaggio, cinico e che non ha sbagliato nulla soprattutto in difesa. Dal canto suo il Gela si è affidato alle folate di Criniti, lasciato però troppo solo li davanti.
ESPULSIONE E PAREGGIO – La seconda frazione di gioco inizia con gli stessi ventidue in campo e con una occasione per parte. Al 49′ è Caputo a sfiorare il raddoppio con un gran tiro al volo su assist di Di Cuonzo. Sul capovolgimento di fronte Mancinelli respinge di pugno una conclusione di Pasca. Al 55′ minuto Geraldi colpisce con una violenta gomitata Longoni lanciato a rete: rosso diretto. Mister Provenza, in virtù dell’espulsione, è costretto a inserire un difensore, Di Muro, per un centrocampista Zaminga per non far perdere distanza tra i reparti. Poco dopo la sostituzione, il Gela pareggia: corner battuto da Vianello, la palla finisce sui piedi di Cammarota che batte Mancinelli con un potente tiro da fuori.
CATANZARO DILAGANTE – Subita la rete del pareggio il Catanzaro si ributta in avanti alla ricerca del nuovo vantaggio che puntualmente arriva al minuto 65′ con Gimmelli, abile a sfruttare un corner battuto da Corapi. Ma i giallorossi non si fermano. Pigiano sull’acceleratore per cercare di chiudere la gara e cosi ci pensa Longoni con uno spettacolare pallonetto dai venticinque metri a battere Nordi e a dare tranquillità ai propri supporters. Tra le fila del Gela entrano Rosamilia per Scopelliti e Vigna per Vianello, ma è sempre il Catanzaro a fare la partita e a sfiorare il poker con Montella ma Nordi smanaccia in angolo. Mister Auteri, poco dopo,  concede la standing ovation per Longoni (suturato al volto dopo la gomitata ricevuta da Geraldi) sostituito dal giovane Gigliotti. All’84’ le aquile trovano anche la rete dell’1-4: Montella fredda Nordi con una grande conclusione da dentro l’area di rigore e chiude la gara.
IL BILANCIO – Gela annichilito dalla grande prova di forza data dai ragazzi di Auteri. Vittoria meritata, partita dominata dall’inizio alla fine, eccetto quei due minuti dopo il pareggio gelese. Oggi i giallorossi hanno dato un grande segnale non solo al Gela ma anche alle inseguitrici. Con questa straordinaria vittoria il Catanzaro sale a più cinque sul Gela e con i suoi 32 punti può ora guardare tutti dall’alto con più tranquillità. Il Gela subisce la terza sconfitta consecutiva e rimane fermo a 27 punti. Per Provenza sarà difficile far smaltire ai suoi la dura lezione impartita dal Catanzaro.

Migliori in campo: Criniti (Gela) – Longoni ( Catanzaro)

Matteo Brancati

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