La Striscia

Ricordando la passata stagione…L’ANNO CHE VERRA’

Da Aversa un segnale importante. Il Catanzaro è vivo però…
Pur non avendo assistito alla sfida del “Rinascita”, grazie alla radiocronaca di Vittorio Giummo, ai commenti di qualche sostenitore giallorosso “non residente” intrufolatosi in tribuna, alle immagini viste e alle dichiarazioni di mister Auteri, l’idea che ci siamo fatti è che ieri ad Aversa ci fosse il solito Catanzaro. Una squadra votata all’attacco che gioca su ogni campo per vincere, imponendo il proprio gioco e concedendo qualche occasione agli avversari. Fino a oggi questa impostazione tattica ha fruttato ben nove vittorie, due pareggi e una sola sconfitta. Senza la scellerata penalizzazione impostaci il Catanzaro sarebbe primo in classifica a pieno merito. Per venti minuti circa ci siamo riappropriati della vetta che purtroppo in questo momento solo ufficiosamente è nostra.

Mancavano i soliti sostenitori giallorossi nella curva destinata agli ospiti. Il CASMS sostiene che lo scopo di tale divieto è garantire l’afflusso negli stadi dei veri sportivi e delle famiglie. Per questo la società di Aversa ha diramato un comunicato che testualmente diceva: “Il settore ospiti sarà, quindi, riutilizzato per favorire la presenza di particolari categorie di spettatori, quali famiglie, ragazzi delle scuole e associazioni di anziani. Dal divieto sono esenti i possessori della tessera del tifoso”. La tribunetta in metallo riservata agli ospiti è rimasta, invece, desolatamente vuota e gli spettatori complessivamente presenti non superavano le mille unità. Complimenti a tutti, se questo è il calcio che volete.

Ritornando al calcio giocato, meglio non cercare il pelo nell’uovo per quanto riguarda la prestazione dei singoli, addossando a questo o quel calciatore responsabilità specifiche per i due punti persi ieri (come ha sostenuto anche Auteri a fine gara). Si vince in undici e si perde in undici: una regola che deve valere sempre se si vogliono raggiungere traguardi importanti. Le occasioni migliori sono capitate sui piedi di Montella: alcune sciupate per imprecisione, altre svanite per la bravura del portiere avversario. Contro di noi diventano tutti “Buffon”, ma alla fine, ne siamo certi, Montella ritroverà la via della rete e per questo è necessario che il ragazzo senta la fiducia dei tifosi. Conosciamo bene il valore dell’attaccante giallorosso che in campo svolge un gran lavoro svariando su tutto il fronte d’attacco e sfiancando i difensori avversari. Se Mosciaro, Caputo e Longoni inventano gioielli di goal come quello visto ieri, lo devono anche all’attaccante di Aprilia.

Adesso è necessario guardare avanti e in prospettiva. La classifica a trenino che oggi si è formata, traccia i valori emersi in questa prima parte di campionato. Guardando le rose delle avversarie che occupano le prime posizioni, possiamo affermare tranquillamente che Cisco Roma e Juve Stabia per gli organici che hanno sono le meglio attrezzate, ma il Catanzaro, sebbene con un organico ridotto, ha dimostrato che per qualità di gioco non è per niente inferiore. Purtroppo in questo torneo non bastano solo la qualità e il bel gioco. Serve anche una rosa allargata che possa supplire alle assenze di qualche titolare.

Alla fine del girone d’andata mancano ancora cinque giornate ed è necessario mettere in cascina il maggior numero di punti possibili per rimanere lassù. Spesso i campionati si decidono a gennaio: in quel mese si potrà capire quali squadre effettivamente vogliono vincere il campionato senza passare dalla lotteria dei play off. A supporto di questa corrente di pensiero rammento che proprio nella scorsa stagione, a conclusione della partita giocata ad Aversa dopo la sosta natalizia, il pubblico giallorosso capì che il primo posto era una chimera.

Infatti, proprio al “Rinascita”, l’11 gennaio del 2009 il Catanzaro aveva quasi agguantato la capolista Cosenza dopo il goal siglato da Caputo (un punto virtuale di distacco), ma da Barletta nei minuti finali arrivò la doccia fredda dell’uno-due dei lupi silani, grazie a un goal di Braca e del neo acquisto Mortelliti serviti guarda caso dagli assist dell’altro nuovo arrivato Battisti.

Come suddetto, è ora necessario andare avanti fino alla sosta natalizia con questa rosa che tanto spettacolo ci ha regalato. A questi ragazzi, per il momento, nulla si può imputare. Anzi, vanno ringraziati per le emozioni che ci stanno regalando e per i punti conquistati meritatamente. Siamo certi, conoscendo la competenza del Dg Pitino, che il fatto che la rosa debba essere rafforzata per ambire a traguardi importanti non è solo un’idea dei tifosi ma è anche una constatazione maturata sulla base di ciò che si è visto in campo.

E’ necessario lavorare da oggi (le bombe di mercato, per dirla alla Mosca, devi averle già in saccoccia) in prospettiva perché ”l’anno che verrà” dovrà significare che il 10 gennaio del 2010, nella prima partita dopo la sosta (Catanzaro-Cassino), Auteri dovrà avere a disposizione una rosa completa per mandare due importati segnali: il primo a quella parte di pubblico ancora restia ad affollare gli spalti del Ceravolo, il secondo deve essere indirizzato alle rivali: “Rassegnatevi ai play off”.

SF    

Foto tratta dal sito ufficiale dell’Aversa Normanna

Autore

Salvatore Ferragina

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