Quei “velenosi” prematuri sospiri di sollievo…

Nota stampa del Movimento Civico “Catanzaro nel Cuore”

Alleggerisce solo in minima parte l’angoscia dei calabresi la notizia di pochi giorni fa rilasciata dal Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, la quale – in merito ai primi rilevamenti sulla nave affondata nel mare di Cetraro – rende noto che non si tratta della “Cunsky” e, cosa ancora più importante, non vi sarebbero alterazioni della radioattività fino alla profondità di trecento metri. Ciò, con tutta evidenza, non fuga però i dubbi circa la presenza di rifiuti pericolosi nei nostri mari. Né può tranquillizzare l’opinione pubblica rispetto alla più complessiva gravità del problema. Infatti non è più un mistero che mare e terra calabresi, nostro malgrado, siano stati utilizzati per decenni da losche organizzazioni per disfarsi di materiale inquinante. Pertanto il caso inquinamento resta aperto. Anzi apertissimo. E paradossalmente il fatto che si tratti della innocua “Catania” e non  della pericolosa “Cunsky” amplifica ancora di più la preoccupazione di quanti aspettano di sapere dove siano sepolti i veleni.
Alla luce di tutto ciò, non riusciamo quindi a comprendere come faccia il coordinatore regionale del PDL, Beppe Scopelliti, a “tirare un sospiro di sollievo”. La verità è un’altra e sta da un’altra parte. Non siamo noi a ricorrere imprudentemente all’allarmismo visto che è la realtà dei fatti a presentarci un conto salato e preoccupante. I calabresi hanno tutte le ragioni del mondo per pretendere una bonifica complessiva attorno agli ottocento chilometri di costa della nostra regione, dove sarebbero sepolte chissà quante navi.  I primi rilievi effettuati a largo di Cetraro dalla “Mare Oceano” inviata nei giorni scorsi sono solo una minuscola azione dell’intervento massiccio che tutti ci attendiamo dal Governo su questa drammatica faccenda che riguarda la salute pubblica, l’economia e l’immagine del nostro territorio, il nostro presente ed il nostro futuro.
La Calabria si è svegliata una mattina di qualche mese fa con un problema in più. Un problema tanto inaspettato quanto angoscioso, su cui vi è l’obbligo da parte del Governo di mantenere altissima la guardia con azioni concrete, ovvero con interventi capillari, analisi puntuali, rilievi estesi. Oggi la tecnologia e le immagini satellitari consentono di poter verificare la presenza di relitti e del rischio ambientale, e quindi poter agire di conseguenza. Non vorremmo che, conclusa l’indagine a largo di Cetraro, cali il sipario e l’attenzione sulle problematica ambientale in Calabria.
Ecco perché non può essere questo il momento di tirare scopellitiani sospiri di sollievo. E’ semmai il momento di rilanciare, di invocare operazioni minuziose per mare e per terra, richiedere provvedimenti appropriati.  Tutti i calabresi aspettano impazienti ed incazzati di poter tirare, anche loro, il sospiro di sollievo che Scopelliti ha già prematuramente ed ingenuamente emesso; ma prima di abbandonarsi al piacere della consolazione pretendono, con molta più responsabilità, di conoscere la verità sui relitti velenosi e su altro ancora. E la verità potrà essere conosciuta solo allorquando si metterà in campo una task-force dedicata esclusivamente ai rilievi sul territorio che sia funzionale alla relativa bonifica, e non a qualche campagna elettorale.
Fabio Lagonia, Gregorio Buccolieri, Raffaele Fabiano
Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”

Autore

Salvatore Ferragina

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