L’MPA sulla vicenda della famiglia Notaro

Nota di Carmine Gallippi

Vicenda Notaro inerente frana di accesso all’abitazione.

 

Le riflessioni fatte negli ultimi mesi da valide autorità sulla messa in sicurezza del territorio calabrese potrebbero, forse, divenire presupposto per rassicurare tutta la cittadinanza. Mai prima d’ora vi erano state tante argomentazioni sullo stato di salute della nostra regione e sulle carenti condizioni in cui versa. Un territorio sofferente in molte delle sue parti.  Ad oggi siamo comunque certi che per ciò che può essere fatto c’è ancora molto da lavorare.

Abbiamo seguito con molta attenzione la vicenda della famiglia Notaro, la quale per un tragico imprevisto si è vista catapultata fuori della propria abitazione per diversi giorni. Disaggio dovuto alle caratteristiche morfologiche di un territorio complesso in molte delle sue parti. Spesso non è solo la natura a fare la sua parte, ma anche l’uomo ci mette un po’ d’impegno. Vicissitudini nelle quali non entriamo in maniera diretta, ma su cui vogliamo soffermarci per esprimere preoccupazione e disaggio. L’amministrazione comunale di Catanzaro avrebbe potuto fare molto di più, e sicuramente avrebbe dovuto farlo. Persone che si sono sentite smarrite e mal assistite da un’istituzione che dovrebbe in maniera tangente dare un supporto anche morale a tale problematica.

Su segnalazione delle stesse famiglie, insistiamo nel dire che il disaggio è ancora presente. Un budello largo poco più di un metro funge da accesso all’abitazione per diversi metri. La facilità con cui si è fatta rientrare una famiglia in un’abitazione, attraversando un’opera a noi segnalata quale priva di collaudo, e meritevole di riflessioni. Altra nota dolente è il comportamento della Giunta comunale, la quale sottolineiamo come ogni settimana dava puntualmente disdetta dell’albergo e del relativo ristorante, nonostante il problema in quel momento non prevedeva alcuna soluzione. Solo le sollecitazioni personali fatte nelle sedi istituzionali permettevano un ritorno ad una parziale serenità, un tetto, un pasto.  Insomma, mentre il Comune anticipa denaro per qualsiasi iniziativa, elargisce fondi a manica larga anche per cose futili, si impegna concretamente a sostenere lavoratori, ci si trova a lesinare per pochi spiccioli.

La normalità in cui oggi vivono le famiglie fatte rincasare è solo apparente.

Segnaliamo che l’impegno e l’attenzione di uno dei componenti della famiglia residente, la sig.na Liana Notaro ha dato i primi frutti. Di fatti, è del 19/10/2009 una comunicazione del Segretariato Generale Della Presidenza Della Repubblica attraverso la quale si incarica la Prefettura di Catanzaro ad occuparsi del caso, in tutti i sui aspetti, tecnici ed amministrativi. A tale segnalazione fa seguito una missiva del Prefetto di Catanzaro utile ad assumere informazioni sulle iniziative (quindi azioni) assunte dal comune di Catanzaro e dal Sindaco nella qualità di autorità locale sanitaria e di protezione civile.

La famiglia Notaro rimane quindi nella attesa di chiarimenti, cosi come il Prefetto e lo stesso MPA di Catanzaro.

Le procedure per il ripristino dell’accesso agli immobili sono in fase avanzata, almeno cosi è dato a sapersi. Vigiliamo e continueremo a farlo, con attenzione, sulla vicenda, cercando di fare luce anche in quei punti poco chiari che la caratterizzano.

 

Carmine Gallippi

Commissario cittadino MPA

Autore

Salvatore Ferragina

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