Intervento di Vito Bordino (UDC) su “Phonemedia”

Rimango perplesso dall’assenza di risposte da parte della Regione Calabria in merito alla vicenda che vede coinvolti i numerosissimi dipendenti del call center di Santa Maria di Catanzaro che rischiano il loro posto di lavoro e che per tale ragione già da tempo sono giustamente in stato di allerta e di agitazione. E mi preoccupa la latitanza delle Istituzioni su questa triste vicenda e oltremodo preoccupa l’assenza dei vertici istituzionali nella sede operativa di “Phonemedia” nonostante l’invito dei manifestanti”. – E’ quanto dichiara il vicesegretario regionale dell’Udc Vito Bordino che chiama le Istituzioni ad un’assunzione di responsabilità politica e civica. – “Dal mese di dicembre scorso gli stipendi dei dipendenti vengono costantemente corrisposti in ritardo e la situazione è ulteriormente degenerata quando, a luglio, la società è stata ceduta ad un’altra azienda, l’ “Omega”, – continua – che invece di far fronte alla grave crisi economico-finanziaria del call center,  ha smesso di pagare i propri dipendenti. Padri, madri di famiglie con figli a carico, giovani che si affacciano al mondo del lavoro, ogni giorno sono presenti senza ricevere un centesimo. E’ questo si ripete da tre mesi. Una situazione che si sta facendo sempre più drammatica ed è legittima l’apprensione e l’amarezza dei lavoratori per l’incertezza che stanno vivendo e, ancora peggio, nessuno che dia loro alcunché di garanzia sul futuro. A loro va tutta la solidarietà mia personale e dell’UDC. La Regione Calabria aveva stanziato significative cifre alla società “Phonemedia” per garantire l’avvio dell’attività del call center. Un importo cospicuo che doveva oltretutto salvaguardare stabilità lavorativa fino al 2012. C’è da chiedersi allora dove sono finiti i fondi? Come sono stati utilizzati? Chiediamo chiarezza al Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. Se questi fondi sono stati veicolati in modo diverso rispetto al fine occupazionale cui erano rivolti, abbiamo il diritto di saperlo, e più che noi, i lavoratori del call center. La Regione Calabria faccia le dovute verifiche del caso ed eventualmente richieda la restituzione dei fondi erogati alla società e li riutilizzi con investitori più seri. Qui in gioco c’è il rischio reale – ha concluso Bordino – di altre centinaia di lavoratori, che andrebbero ad aggiungersi  ai migliaia di disoccupati presenti nel territorio calabrese. E questo “lusso”, a Catanzaro e in Calabria, non lo possiamo assolutamente permettere. Mi auguro che questo scenario possa ricomporsi nella giusta direzione della tutela dei legittimi interessi dei lavoratori.”

 

 

 

 

 

                                                                                              Ufficio Stampa
                                                     Vito Bordino – vicesegretario regionale UDC

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento