PIANO ATTUATIVO ZONA ZTO G1 QUARTIERE GIOVINO

Testo integrale del documento redatto dal settore urbanistica illustrato in giunta dall’assessore Domenico Iaconantonio, presente il dirigente ing Vincenzo Belmonte

 < Un nuovo percorso per l’assetto urbanistico del Comprensorio Giovino-Bellino

 

Il Consiglio Comunale di Catanzaro, con deliberazione n. 24 del 5 maggio 2008, ha avviato un nuovo percorso per definire l’assetto urbanistico di una delle aree più importanti della Città dal punto di vista paesaggistico-ambientale: il Comprensorio G1 di località “Giovino” che si estende per circa 232 ettari e destinato, secondo il vigente PRG, alla creazione di “strutture, servizi e attrezzature turistico-ricettive” di iniziativa privata.

La località “Giovino” si attesta nell’area sud-orientale del territorio del quartiere Lido ed è caratterizzata da un  elevato valore ambientale, per la presenza di torrenti, dune costiere, ampie zone agricole.

Tale valore risulta ancora più rilevante per la presenza di un’ampia fascia di pineta frangivento e, alle spalle di questa, di una vasta porzione di suolo ancora vergine: elementi che, sommati alle aree di salvaguardia dei torrenti  e all’oasi marina, costituiscono un unicum nel territorio cittadino.

Nei fatti, il Comprensorio Giovino-Bellino rappresenta l’unico spazio qualificato per l’auspicato sviluppo turistico di Lido: si pone come “terminale” altamente attrezzato di un sistema costiero compreso tra Corace e Alli per un tratto di oltre quattro chilometri.

Un vero e proprio patrimonio paesaggistico e ambientale da difendere e salvaguardare, garantendo la fruizione pubblica della fascia frangivento che rappresenta l’elemento di connessione tra la spiaggia e le aree retrostanti.

 

La delibera n. 24 del 5 maggio 2008

 

Con la delibera n.24 del 5 maggio 2008, il Consiglio comunale ha espresso parere favorevole alla rettifica, con integrazioni, del Piano Attuativo Zona G- località Giovino, approvato nella precedente legislatura dalla Conferenza dei Servizi del 24 novembre 2005 e ratificato dal Consiglio comunale, sempre nella precedente legislatura, con delibera n. 44 del 17 marzo 2006.

L’esigenza di una rettifica del Piano Attuativo era scaturita già dall’esame di 7 Piani di Lottizzazione presentati nell’area ricompressa nella Zona G1 e non ritenuti meritevoli di approvazione dal Consiglio comunale nella seduta del 5 novembre 2007, sul presupposto che i progetti non rispettavano il principio della conformità all’interesse pubblico.

Nella seduta del 5 maggio 2008, il Consiglio comunale – sottolineando la necessità di “conciliare l’interesse urbanistico generale con quello inerente lo sfruttamento della proprietà dei suoi da parte dei privati”, ha indicato con precisione le rettifiche da apportare al Piano Attuativo.

In particolare, quelle ritenute essenziali per la difesa dell’interesse pubblico sono:

il ripristino della viabilità prevista inizialmente dal PRG a monte della “fascia frangivento”: tale viabilità si dovrà caratterizzare come “infrastruttura pubblica” a servizio delle aree di massima fruibilità collettiva, come la fascia frangivento, le aree standard e i servizi turistici, in modo da dare senso all’organizzazione di un polo turistico di eccellenza;

la precisa indicazione dei limiti e delle proporzioni di edificabilità delle cosiddette “residenze stagionali” poiché le proposte costruttive contenute nei 7 Piani di Lottizzazione non approvati risultavano obiettivamente esorbitanti;

l’indicazione dettagliata di chi debba sopportare gli oneri della realizzazione delle opere infrastrutturali del Comparto, allo stato privo di qualsiasi urbanizzazione.

 

Una trasformazione condivisa del territorio

 

La via tracciata dal Consiglio Comunale con la delibera n. 24 del 5 maggio 2008 è quella di una trasformazione condivisa del territorio, attraverso il pieno coinvolgimento dei lottizzanti in un disegno urbanistico che, instaurando un nuovo rapporto pubblico-privato, realizzi la piena valorizzazione del Comparto Giovino-Bellino.

Attraverso l’applicazione del sistema della “perequazione” e forme di “premialità urbanistiche” trasformabili anche in crediti edilizi, si dovrà pervenire al beneficio collettivo delle acquisizioni all’uso pubblico della “fascia frangivento” con interventi di recupero e bonifica ambientale, rendendo l’area “servizio a scala sovracomunale”. In questa ottica riveste carattere strategico e fondamentale il ripristino della viabilità secondo le previsioni originali del PRG.

 

Il capitolo delle urbanizzazioni

Un capitolo a parte riguarda le urbanizzazioni. Il comprensorio in oggetto è totalmente privo di opere infrastrutturali. La genericità degli impegni a carico dei privati  per l’urbanizzazione del Comparto è stata uno degli elementi principali della non approvazione delle sette proposte di lottizzazione.

Nella nuova fase – che entrerà nel vivo con la Conferenza dei Servizi già convocata per il 4 novembre – diventa essenziale chiarire che i privati dovranno impegnarsi a realizzare in toto le opere previste dal Piano Attuativo, in particolare la viabilità e tutti i servizi a rete.

Nella Convenzione-quadro che sarà predisposta i singoli lottizzanti dovranno impegnarsi a progettare e realizzare tutte le opere di urbanizzazione primaria e infrastrutturali previste dal Piano Attuativo, restando a loro carico la realizzazione, manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree a verde pubblico dell’area destinata standard (area quantificata dal PRG nella misura del 30% da cedere gratuitamente al Comune), nonché dovranno, come obbligo di legge, prevedere la realizzazione della viabilità interna di penetrazione alle lottizzazioni, la realizzazione dei parcheggi interni (secondo la legge Tognoli) e infine pagare i costi di costruzione secondo i parametri stabiliti dal Comune.

 

Conclusioni

La rettifica del Piano Attuativo non è uno stop alle attività di sviluppo urbanistico del Comprensorio, bensì un fondamentale punto di ripartenza per costruire  a Giovino-Bellino un polo turistico-ambientale di eccellenza.

Il disegno strategico dell’Amministrazione è quello di saldare in modo armonico  il quartiere Lido al  Comparto Giovino-Bellino attraverso una serie di azioni: riqualificazione dell’esistente (lungomare e area portuale), utilizzazione a fini pubblici delle aree ancora libere, recupero dell’area abusiva tramite Piano di Recupero, realizzazione del tratto di lungomare tra il porto e Giovino al fine di creare un water front che, lungo il suo percorso, permetta una fruizione multipla dei valori ambientali, eco sostenibili e turistici di ordine superiore.

In questa ottica, diventa essenziale il riassetto urbanistico della ZTA G1 e ,soprattutto, la realizzazione del Parco Ludico Turistico (PLT) dove, attraverso un concorso internazionale, dovranno essere localizzate attrezzature turistiche qualificanti: impianti sportivi, attrezzature ricettive, aree per manifestazioni pubbliche all’aperto, museo del mare, area gastronomica

Autore

Salvatore Ferragina

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