CONSEGNATI I LAVORI PER L’EX UMBERTO I

EDIFICIO RIQUALIFICATO ENTRO LA PROSSIMA PRIMAVERA

Sono stati consegnati questa mattina all’impresa Mecappalti i lavori di completamento dell’ex istituto “Umberto I” di via Acri . La  struttura dovrà essere ultimata in 210 giorni, dunque entro la prossima primavera, ed è prevista una spesa di 700mila euro. Alla cerimonia di consegna erano presenti il sindaco Rosario Olivo, l’assessore alla Politiche Sociali Sabatino Nicola Ventura, l’assessore alla Cultura Antonio Argirò, il presidente della Commissione Urbanistica Carlo Nisticò, il direttore generale dell’Asp Pietro Morabito e i rappresentati  dell’impresa, l’ingegnere Luigi Longo e il geometra Giovanni Fera. “Risanare questo edificio – ha detto il sindaco Olivo – è per noi fondamentale perché si tratta di una struttura da destinare agli anziani, una fascia sociale verso la quale, in Italia, c’è stata in questi ultimi tempi una caduta d’attenzione. Gli anziani – ha spiegato il primo cittadino – sono una ricchezza e non un peso, così riqualificare l’ex Umberto I diventa un discorso di civiltà”. Olivo ha ricordato quale sarà, una volta completato, la destinazione dello stabile: un moderno centro residenziale e diurno che potrà ospitare fino a 150 anziani, di cui una quarantina  in modo permanente e gli altri per le varie attività giornaliere che saranno organizzate. “Finito il finanziamento dell’Asp con il quale si è riusciti a ristrutturare soltanto una parte dell’edificio – ha affermato il sindaco – il Comune ha trovato nel suo bilancio la somma necessaria affinché in primavera la struttura possa essere fruibile”. Olivo ha ringraziato il direttore generale dell’Asp, Morabito, per la disponibilità  dimostrata nel far ripartire l’iter di risanamento dell’immobile e ha aggiunto che nelle sue sale troveranno posto gli arredi acquistati in passato – per un valore di 150mila euro – grazie a un finanziamento regionale per la realizzazione di un centro diurno. “Il quale – ha spiegato il Sindaco – sarà realizzato qui e non all’ex Istituto Rossi, destinato a sede del Conservatorio”.

Autore

Salvatore Ferragina

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