COMUNICATO STAMPA DA RA.GI.

Nonostante fosse stato colpito dall’influenza l’Assessore comunale alle Politiche sociali Sabatino Nicola Ventura non è voluto mancare all’incontro fissato con il quartiere di Gagliano e con l’utenza dell’Open Space, il centro sociale che l’Associazione Ra.Gi. Onlus sta gestendo dal 9 febbraio scorso grazie ad un bando varato dal Comune per il Rilancio dei centri sociali distribuiti sul territorio catanzarese. La scadenza del progetto è prevista per il 9 dicembre prossimo e a questa notizia le famiglie che hanno trovato nell’Open Space un punto di riferimento per loro stessi, per i loro bambini e per i loro ragazzi hanno voluto incontrare l’assessore per cercare di trovare insieme una soluzione che possa scongiurare la chiusura del centro. All’incontro erano presenti il presidente della Ra.Gi. Elena Sodano e tutti i professionisti ed i volontari che in questi mesi hanno fatto in modo che il centro potesse diventare qualcosa di diverso di uno spazio occupato solo da pochi anziani di Gagliano con la passione del gioco delle carte. Quindici in tutto i laboratori attivati in 10 mesi, molti dei quali sono stati realizzati in estate quanto il quartiere di Gagliano di solito è abitato dai figli di molti immigrati che ogni anno decidono di passare l’estate nella città d’origine. I laboratori vincenti, per come ha spiegato la responsabile dell’Open Space, Graziella Pugliese, sono stati lo Sportello Ascolto, curato dalla psicologa Giusy Genovese attivo tutt’ora, lo sportello “Giovani a tu per tu” che ha dato la possibilità a tanti ragazzi di meglio orientarsi sulle scelte del loro percorso scolastico e universitario, il laboratorio di lettura gestito dall’operatrice Luana Colicchia che ha sviluppato tra i ragazzi la ricchezza che si nasconde dentro le pagine di un libro, il cineforum curato da Alessandra Cacia “media education” cha sta dando a piccoli, ragazzi e famiglie la possibilità di vedere settimanalmente un film di qualità che stimolano successivamente la discussione su temi di grande interesse sociale. “Non abbiamo fallito anche grazie alla fiducia che tante persone hanno riposto in noi – ha detto la Sodano – . Abbiamo lavorato tanto e concretamente per cinque giorni alla settimana senza mai stancarci di ascoltare, sia grandi che piccoli. Non ci siamo mai lamentati dei tanti problemi che abbiamo incontrato. Da professionisti quali siamo, abbiamo cercato di risolverli con la gente e tra la gente, parlando, mediando, intervenendo, sorridendo, scherzando, discutendo. Ogni situazione, anche se difficile,  abbiamo cercato di affrontarla con spirito sereno e oggettivo, definendo con tutti linee di comportamento coerenti ed equilibrate nel tempo, perché specie con i ragazzi i primi a dover dare prova di disciplina mentale siano noi adulti. E questo ci ha ripagato”. Di fronte alle richieste della popolazione l’assessore Ventura si è dimostrato particolarmente soddisfatto di come il Centro sociale di Gagliano sia stato gestito dalla Ra.Gi, ed ha ringraziato principalmente tutta l’equipe psico educativa riprendendo le dichiarazioni del primo cittadino Rosario Olivo. “Chi decide di lavorare nel sociale – ha detto Ventura – deve sapere che non deve timbrare il cartellino. La professionalità e l’entusiasmo delle operatrici della Ra.Gi. hanno portato questo centro ad essere quello che volevamo raggiungere nel bando. E’ rinato. I giovani, specialmente nei quartieri periferici, passano il loro tempo per strada, senza punti di aggregazione e di riferimento.  Ed i risultati positivi di un lavoro fatto con passione, sporcandosi le mani principalmente sulla strada, in questo centro si vedono. Certo ha detto Ventura non bisogna porre fine alle attività perché così facendo si creerebbe nei ragazzi un senso di disillusione , mi impegnerò quindi con l’amministrazione comunale per cercare di recuperare quei finanziamenti che potrebbero servire a scongiurare la chiusura di questo centro, tenendo comunque in considerazione che in città ci sono altre tre associazioni che stanno lavorando per il rilancio dei Centri sociali”.

Autore

Salvatore Ferragina

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