“COSI’ VESTIVANO”

DOMANI APRE I BATTENTI LA MOSTRA DI COSTUMI DEL RINASCIMENTO “COSI’ VESTIVANO” / ALLE 18 DI VENERDI’ 25 SETTEMBRE LA CONFERENZA STAMPA AL SAN GIOVANNI

Domani, venerdì 25 settembre, alle ore 18, si apre ufficialmente al San Giovanni la mostra “Così vestivano” che mette in vetrina gli splendidi costumi rinascimentali ricostruiti con passione dall’associazione culturale “Rinascimento” di Cosenza.
Prima del taglio del nastro, l’evento sarà presentato ai giornalisti dal sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, dal presidente della Regione Agazio Loiero, dall’assessore alla cultura Antonio Argirò e dal presidente dell’associazione “Rinascimento”, Gennaro Cosentino.
Catanzaro è la prima tappa della mostra itinerante che toccherà altri luoghi storici in Calabria, ma anche altre regioni italiane e alcuni Paesi europei. E’ una galleria di costumi del ‘500 realizzati in esclusiva dalla costumista acrese Maria Capalbo per l’Associazione Rinascimento, che ne è proprietaria, e che ha inserito l’iniziativa in un progetto più vasto di conoscenza dell’epoca più proficua, brillante e feconda della nostra storia: il Rinascimento, appunto. L’Assessore alla Cultura, Antonio Argirò e il Presidente dell’Associazione, il giornalista Rai Gennaro Cosentino, d’accordo con la Presidenza della Regione, hanno concordato la presenza dell’allestimento nella città capoluogo in un periodo nel quale ricade anche la “Notte piccante” che attira migliaia di visitatori. Momenti di svago ma anche offerta culturale per una fruizione completa della città. Visitatori e curiosi potranno avere la possibilità di tuffarsi nel ‘500, attraverso il modo di vestire di dame e cavalieri, re e regine, cardinali, bambini, popolani e donne di corte, verificando la scelta di materiali, di stili, accessori, trine, pizzi e ampie gorgiere, con una curiosità storica: molti costumi sono stati ripresi dai dipinti relativi ad avvenimenti storici importanti, appartenenti a personaggi studiati sui libri di scuola o nella storia ufficiale. Abito da cerimonia di Carlo IX, tratto da un dipinto di Clovet; di Isabella di Portogallo, dai quadri del Vecellio; il vestito indossato dalla dama nell’opera del Parmigianino: “Dama con tre figli”; Maria de’ Medici in compagnia di Ferdinando I di Toscana; Maria de’ Medici il giorno delle nozze con Enrico IV; Elisabetta di Francia; Eleonora di Toledo, duchessa di Firenze; ma anche l’abito maestoso, in velluto nero, ispirato al film “Shakespeare in Love” di Jonn Madden.Data la breve durata della mostra (25 settembre – 4 ottobre) è proprio il caso di seguire il percorso delle sale del San Giovanni che sembra volerci accompagnare indietro di cinque secoli e dare l’idea identificativa di un periodo, come solo il vestire sa fare. La vanità, la femminilità ma anche le nuove relazioni del Rinascimento, si colgono attraverso i vestiti, così diversi da quelli del più statico Medioevo. Un cambiamento radicale della società che si rispecchia nella Moda del Cinquecento influenzata dall’arrivo di merci dal Nuovo Mondo, dalla Riforma Protestante, dai rapporti più dinamici, commerciali, politici e sociali, tra la nobiltà dell’epoca e i diversi strati sociali. 

Autore

Salvatore Ferragina

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