1 Circosrcizione sfiduciato il presidente Sità

Felice Sità non ha più una maggioranza che lo sostiene ed è, a tutti gli effetti, sfiduciato.

Lo stato d’isolamento politico in cui il presidente della Prima Circoscrizione si è venuto a trovare è emerso nella seduta del consiglio circoscrizionale, tenutasi lo scorso 14 settembre presso la sede dell’ente decentrato nel quartiere  Pontegrande, avente per oggetto la discussione su iniziative natalizie  non realizzate.

I soli Peppino Bisantis e Sergio Bruni hanno confermato la loro fiducia, mentre i restanti consiglieri si sono dichiarati contrari alla presidenza di Felice Sità.

Proprio quest’ultimo ha esposto all’aula le motivazioni che hanno portato al mancato svolgimento di tre manifestazioni deliberate dall’intero consiglio nello scorso dicembre: il progetto denominato Family Card, la mostra sui paramenti sacri di Gagliano e un progetto sulla sicurezza stradale. Tre progetti di elevato spessore, i cui fondi sono però stati revocati a seguito di una nota del presidente ai dirigenti di Palazzo de Nobili.

Nella relazione illustrata dal presidente la responsabilità è da addebitare alle associazioni e ai consiglieri referenti dell’attività.

Da qui la reazione dei presenti in aula, che hanno inveito contro il presidente fino a comunicare ai presenti, tra cui alcuni cittadini di Rione de Filippis, che il presidente non ha più una maggioranza ed è pertanto sfiduciato.

Ma andiamo con ordine. Dopo l’intervento del presidente è seguito quello del consigliere Bisantis, che ha indicato quali priorità, non la realizzazione delle manifestazioni ma i problemi che affliggono i quartieri.

Più tardi è seguito quello del consigliere Nisticò, che dopo aver invitato il presidente a mantenere la calma al contrario di altre occasioni, ha evidenziato che la responsabilità politica della perdita dei fondi è da addebitare al presidente Sità, reo quest’ultimo di aver seguito le manifestazioni con interesse diverso, e del coordinatore Peppino Bisantis che come previsto dal regolamento interno sulle commissioni è tenuto a seguire il buon andamento delle manifestazioni.

E’ poi seguito l’intervento del consigliere Massimiliano Meloni, il più duro in aula contro il presidente Felice Sità.
«Di offese politiche – ha esclamato Meloni – ne abbiamo subite troppe nel corso di questi anni e adesso non ci stiamo più. La presidenza Sità è stata attaccata sia dai cittadini che dagli addetti ai lavori, e c’è anche un’interrogazione scritta al consiglio comunale. Non hai più una maggioranza, perché il gruppo che rappresento, quindi insieme al consigliere Caroleo e anche al consigliere Morello, non sostiene più la presidenza Sità e per tanto, è a tutti gli effetti sfiduciato».
Durante il consiglio tra lo stesso Meloni e Sità sono seguiti botta e risposta sulle responsabilità da parte dello stesso presidente e del coordinatore Peppino Bisantis della perdita dei fondi per le manifestazioni natalizie.

Sulla stessa lunghezza d’onda è intervenuto il consigliere Franco Maruca, il quale ha voluto innanzitutto sgomberare il campo da eventuali equivoci, in quanto il documento di sfiducia, sia nei riguardi del coordinatore che nei riguardi dello stesso presidente, è stato appreso dalla stampa, e pertanto non è stato voluto  dalla minoranza ma dai compenti della maggioranza eletta nel 2006. Lo stesso Maruca ha rimarcato con fermezza l’incapacità di gestire i fondi destinati alla circoscrizione, se è vero come è vero che ben 7.500 euro sono stati restituiti all’amministrazione. Basterebbero solo questi elementi per dire che la presidenza Sità è stata fallimentare e che ben 7 consiglieri su 10 che compongono il consiglio della prima circoscrizione, hanno rinnovato la sfiducia nei suoi confronti.

Infine, l’intervento del consigliere Sergio Bruni che ha rimarcato la sua fiducia al presidente.

A questo punto, il consigliere Bisantis e poi Meloni e Maruca hanno abbandonato l’aula e il consiglio è stato sciolto per mancanza del numero legale.

Allo stato attuale ben 7 consiglieri e nello specifico Aracri, Caroleo, Meloni, Morello, Maruca, Nisticò e Trapasso non sostengono il presidente Sità, mentre Peppino Bisantis e Sergio Bruni sostengono l’attuale presidenza.

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Redazione

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