Catanzaro Capitale: noi ci crediamo. E gli altri?

riceviamo e pubblichiamo

Il progetto “Catanzaro Capitale” è indispensabile non solo per mettere ordine nel territorio sotto il profilo meramente istituzionale, ma lo è anche per allineare la Calabria alle altre regioni italiane. Non si comprende infatti perché mai in Calabria, e solo in Calabria, dovrebbe essere ulteriormente mantenuta una anomalia tanto evidente quanto inutile che – nel tempo – ha portato gradualmente il suo capoluogo ad essere privato di ruoli e funzioni importanti, legittimamente spettantigli, impoverendo di fatto non già la città di Catanzaro ma l’intera regione se è vero che un capoluogo forte rappresenta meglio ed in modo altrettanto forte l’intero territorio. Purtroppo in Calabria la classica “guerra fra poveri” indotta da una politica basata sulla spartizione dei poteri e delle clientele, retaggio infelice e nefasto degli antichi baronaggi, ha determinato il disordine istituzionale che oggi è sotto gli occhi di tutti. E come spesso accade, ciò che il tempo consolida finisce per anestetizzare le coscienze. Nella fattispecie calabrese non di rado abbiamo ascoltato voci di chi, per l’appunto anestetizzato, ritiene che siccome le cose in Calabria “ormai” stanno così, è così che possono rimanere, con la dicotomia Catanzaro-Reggio che si vuol far passare per normale e accettata. Noi invece siamo assertori di un’altra linea: se c’è un errore, un’anomalia, uno scarto rispetto a quella che dovrebbe essere la regola, allora tutto questo deve essere sanato. E se la politica locale non è in grado di sanare il disordine vigente perché intrappolata nei baronaggi di cui sopra, ben venga una iniziativa parlamentare come quella presentata lo scorso 21 maggio con atto del Senato n. 1581 tendente ad elaborare provvedimenti specifici che diano contenuti certi allo status di capitale regionale, riordinare e razionalizzare le funzioni della città di Catanzaro in quanto capoluogo della Calabria sia attraverso la realizzazione di interventi strutturali che attraverso il sostegno alle attività industriali e produttive.
Su questo assunto noi intendiamo procedere e lo faremo perché convinti che il rispetto delle regole e dell’ordine sia la pietra angolare per costruire comunità più virtuose e più vivibili. Una regione come la Calabria che voglia rappresentarsi davvero in modo differente rispetto alla percezione che di essa si ha nel resto del Paese, deve avere il coraggio di operare delle scelte. In tal senso restituire integralmente dignità al capoluogo – come il nostro disegno di legge si propone di fare – può essere il simbolo paradigmatico  di un nuovo percorso politico dove, abbandonando gli interessi particolari di un territorio o di un gruppo di potere, ci si impegna per rendere migliore e più funzionale l’intera regione.
La bontà dell’iniziativa – che appartiene alla destra come alla sinistra – è incontestabile e pertanto ci si aspetta l’impegno di tutte le forze politiche al Senato ed alla Camera. Alcuni parlamentari catanzaresi e calabresi hanno promesso nello scorso giugno un impegno che, probabilmente a causa dell’intermezzo estivo, non si è ancora materializzato. Ma con la ripresa settembrina siamo certi di poter contare sul contributo trasversale di tutti i parlamentari, anche attraverso nuove loro proposte che poi vadano a convergere nella medesima direzione. Analogamente, ma non meno importante, riteniamo che l’argomento “Catanzaro Capitale” debba occupare l’agenda delle prossime elezioni regionali: i candidati alla presidenza non potranno fare a meno di dichiarare senza equivoci che la Calabria necessita di un capoluogo forte e di inserire nel loro programma, nero su bianco, tutte quelle iniziative concrete attraverso le quali intendono restituire a Catanzaro la compiutezza del suo ruolo.

Enrico Montani – Senatore “Lega Nord”
Fabio Lagonia – Presidente movimento civico “CatanzaroNelCuore”

Autore

Francesco Vallone

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