I video game e internet continuano a essere al centro degli allarmi di psicologi ed educatori. La regione Calabria ben ha fatto a far notare che la critica maggiore, comunque,è quella di un uso distorto o esagerato di questi strumenti,soprattutto nella disinteressata assenza degli adulti:padri, nonni. I genitori non si divertono più a trascorrere un pò di tempo con i figli che pure potrebbero essere affascinati da racconti antichi(ad esempio l’odissea)che trovano fantasiosa almeno quanto Harry Potter. I disturbi da dipendenza da internet che, sebbene si manifesti al riparo nella propria casa , può far regredire fino a livelli da “simbiosità di allontanamento”. Senza negare le formidabili risorse del computer,c’è un abuso del mezzo che tramite famigerate “chat” espone i piccoli al pericoloso contatto con sconosciuti, specie in considerazione di una sorta di “analfabetismo informatico” della maggior parte degli adulti responsabili. Universo Minori suggerisce la realizzazione di guide al corretto uso di videogioghi e di Internet da distribuire alle scuole e alle famiglie. Il ” bambino virtuale in realtà cerca mamma e papà”. Le nuove tecnologie impongono agli adulti uno sforzo in più per conoscere e spiegare e per garantire ai figli quella sicurezza e quei punti di riferimento protettivo di cui necessitano. In Italia si denuncia un “effetto cumulativo” nel tempo degli stimoli aggressivi dei videogiochi ed è per questo motivo che i minori più a rischio sono quelli che passano costantemente un certo numero di ore davanti a questi piccoli schermi.
