Sala Stampa

Dagli spogliatoi le parole di Auteri e Soluri

Auteri: “Noi dobbiamo solo dare e dimostrare, noi e la società dobbiamo dare al pubblico e poi loro sapranno restituircelo“.
Dinanzi a circa 480 spettatori, ospiti inclusi, un pari con gioco gradevole.

Il calssico risultatio ad occhiali tinge la prima uscita al Ceravolo dell’undici del trio “BAS” Bove/Aiello/Soluri.

Il neopromosso Siracusa (4-4-2 canonico) mostra i muscoli in difesa, espulso per gli aretusei il terzino sinistro  Perricone per doppia ammonizione e gioco falloso.
“Non giudicabile” l’attacco dei biancoblu siculi. L’allenatore in seconda “La Spada” che sostituisce lo squalificato Sonzogni, parla di un Siracusa “working in progress”.
La Spada: “Stiamo iniziando ora a lavorare per fare bene in campionato. La società sta cercando di arricchire questo organico e noi siamo certi di fare bene.
In difesa abbiamo due centrali che sono ottimi giocatori, tra i migliori in questa categoria, va bene così.
In questi periodi è difficile fare di meglio, siamo agli inizi in fase di rodaggio e la squadra è stanca. Io sono contento di quello che abbiamo fatto vedere. La società sa quello che manca ma i ragazzi si sono ben comportati. Io ripeto sono contento, e sono contento anche del pubblico di Siracusa che speriamo di poter ripagare per il loro sostegno
“.

Auteri mette in campo un 3-4-3 (che diventa un 5-5-1 in fase difensiva) con fraseggi vicini e continui a centrocampo che denotano una chiara impronta di gioco votata all’attacco. In difesa il giovane portiere Vono para la sola palla a lui indirizzata ed incita i compagni come un veterano.
Ai giornalisti presenti in sala stampa, l’allenatore dell’FC Catanzaro Auteri risponde con serenità e cortesia:
Per quello che si possono definire veritiere le partite di Agosto posso dire che abbiamo fatto bene con molte occasioni da gol, abbiamo visto gioco e fraseggi, e forse siamo andati anche oltre quello che mi aspettavo. Questo deve essere un dato di partenza utile. Credo che possiamo crescere, abbiamo iniziato da appena quindici giorni e da qui in poi il tempo giocherà a nostro favore. Abbiamo costruito delle palle gol e nessuna è stata occasionale, senza concederne alcuna. Mentalità e voglia propositiva mi sono piaciute  e danno una fisionomia. Abbiamo commesso qualche errore ma è normale.
Mosciaro ha fatto bene quando avrà qualcuno affianco sarà meglio, Bruno, Di Cuonzo, Lodi il portiere hanno fatto bene. Bruno è un giocatore che potrebbe rimanere, dipende dalla situazione societaria che voi conoscete bene
“.

UsCatanzaro.net: Lei ha qualche richiesta da fare alla società, pensa di poter lavorare serenamente con questa configurazione attuale, sono stati posti degli obbiettivi dalla società ?

Auteri: “E’ ancora presto fissare obbiettivi, questo gruppo merita di essere accompagnato, ogni componente deve fare la propria parte in primis noi in campo e la società Dal  punto di vista societario sappiamo le problematiche che ci sono e le problematiche vanno risolte, ma questo lo sanno anche i nostri dirigenti che hanno voglia ed interesse nel far bene. Alla componente pubblico noi non possiamo chiedere niente a sappiamo quanto questi abbiano sofferto in questi anni. Il pubblico è l’ultimo elemento a cui possiamo chiedere qualche cosa, io so già che a loro noi dobbiamo solo dare, io so già che loro ci restituiranno con interessi quanto noi sapremo dimostrare di fare; noi e la società. Ripeto noi e la società dobbiamo dare al pubblico, noi in campo lo faremo questo posso assicurarvelo. In campionato partite come queste si vincono“.

Nessun rappresentante della società è intervenuto in sala stampa. Abbiamo incrociato nei corridoi del Ceravolo il presidente dell’O.D.G. Soluri che ringraziamo per averci dato la possibilità di ricevere delle risposte alle seguenti questioni.
USCatanzaro.net:Improta è ancora sotto contratto come secondo allenatore del FC Catanzaro?
-Ci sono debiti ancora da saldare delle precedenti gestioni? Ci riferiamo anche a debiti non iscritti a bilancio.
-Come pensate di superare le divisioni anche in merito al messaggio da dare all’allenatore ed ai calciatori per evitare situazioni tipo quella dello scorso anno a fine campionato?
-La società ha un programma, avete dei soldi per sostenere questo programma?

Soluri: “Con Improta abbiamo chiuso tutte le pendenze. Abbiamo scelto allenatore e DS in pieno accordo ed assoluto impegno comune. Ci sono altre scelte che possono essere discusse insieme ma allenatore e DS è stata una scelta comune. Le incombenze dei vecchi contratti debbono essere onorate da questa società, i debiti sono incombenze che devono essere onorate e voi sapete che ci sono.
Siamo in tre ed abbiamo speso lo scorso anno per arrivare a fine campionato e per iniziare questo nuovo. Purtroppo non siamo ne Berlusconi e nemmeno Moratti ed i soldi sono stati investiti. Ora se conoscete qualcuno che desidera farlo presentatemelo. Cercheremo di fare il massimo e di programmare con il cervello laddove i soldi sono meno disponibili. Per programmare non servono solo i soldi“.

Queste le domande che avremmo voluto fare a tutti e tre i dirigenti insieme:
1.    Chi è il presidente di questa società? Chi sta gestendo la campagna acquisti?
2.    Come sono ufficialmente ad oggi suddivise nero su bianco le quote societarie? Quando pensate di mettere la parola fine alle eterne divisioni?
3.    Quando si lancia una campagna abbonamenti lo si fa a fronte di un piano e di un budget che la società ha intenzione di attuare. Su quale piano i tifosi possono contare, tipo Serie C1 entro 2 anni e serie B entro 4 anni? Oppure esiste una lista di possibili acquisti che l’allenatore ha richiesto?
4.    Dopo l’umiliante colletta che ha permesso al Catanzaro d’iscriversi al campionato, ci si aspettava almeno una società unita e invece siamo di fronte al solito balletto: come si pensa di poter gestire il campionato in questa maniera? Già disattesi gli impegni persi davanti alle istituzioni.
5.    Per Pitino: ha mani libere per la campagna acquisti o il suo lavoro è frenato da qualche dirigente? I nuovi arrivi sono stati graditi da tutti i dirigenti?

D.P.

Autore

Davide Pane

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