PSE: Nota stampa su guardie mediche

Da tempo leggiamo la grave situazione che incombe sulla Sanità Calabrese e non solo, spesso si legge che tale situazione è maturata per la gestione del centrodestra o del centrosinistra, con varie repliche di entrambe le coalizioni, spesso, se non sempre, sterili per il raggiungimento di un minimo miglioramento e anche le situazioni più semplici sembrano problemi insuperabili, ma ancora ad oggi, nessun politico si è prodigato a risolvere un ben più minimo di problema. Un problema molto serio è quello del Servizio di continuità Assistenziale (ex Guardie Mediche), è inconcepibile che in una regione turistica come la Calabria non esistono le Guardie mediche Turistiche, dove i non residenti, villeggianti e turisti, in caso di piccoli malori posso far riferimento evitando di richiedere prestazioni improprie (codice bianco) nelle Unità di Pronto soccorso degli ospedali, con una inevitabile lunga attesa e un conseguente aumento della spesa sanitaria. Se tali strutture fossero esistenti sicuramente ridurrebbero di molto il carico di interventi del medico e tutti i cittadini eviterebbero prolungate attese.

Considerando che in una struttura di Guardia Medica, c’è solo la presenza di un medico generico, che tra l’altro, oltre a dare assistenza nella struttura, deve far fronte anche alle innumerevoli visite domiciliari , lasciando chiusa la postazione fissa, alcune volte per qualche ora lasciando fuori cittadini già sofferenti creando ulteriori disagi.

Invito gli attori della politica locale, a prendere atto che la regione Calabria è l’unica regione d’Italia, che non ha Guardie mediche Turistiche pur essendo una regione ad alto tasso turistico e a cercare di sovvenire a questo deficit con apposite risoluzioni a far sì che la nostra regione si adegui al resto d’Italia, almeno nei mesi estivi dove la popolazione quasi si raddoppia.

 

Massimiliano Giglio PSE

 

Autore

Salvatore Ferragina

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