Franco Cimino e l’Fc Catanzaro

“OK IL SALVATAGGIO, MA ORA COSTRUIAMO UN NIUOVO CATANZARO”

Dichiarazione che va sulla “città” anzichè sulla pagina del calcio per sensibilizzare politici e imprenditori 

Sull’operazione di salvataggio del Fc Catanzaro è intervenuto, con una nota, il capogruppo di Nuova Alleanza, Franco Cimino.
“Bene, bene bene : il Catanzaro si è salvato. Il prossimo anno giocherà ancora in C2 . In verità avrebbe potuto giocare nella categoria superire, a fianco del rinato Cosenza, se il campo avesse dato ragione alle ambizioni e al rango della squadra. C’è una lunga storia intorno alle sofferenze amministrative della società di calcio, e tante domande ancora sospese sul perché non si è voluto salvare quella società dal nome storico US , che invece si è lasciata rovinare, nel fallimento, tre anni fa. Forse, le risposte non arriveranno mai. Intanto, tifosi e cittadini possono tirare un sospiro di sollievo e nuovamente riprendere la speranza di vedere il Catanzaro  vincere come un tempo. Sudando, soffrendo, sull’epica battaglia che vedeva un tempo Nicola Ceravolo, re dei poveri e del calcio pulito, scontrarsi alla pari con i padroni del vapore , dai quali è partorito il calcio di oggi, gravido di arricchimenti spudorati e facili corruzioni. Ma il Catanzaro è salvo e questo è quel che conta. Indubbiamente, tanto merito va riconosciuto al Sindaco, al Presidente della Camera di Commercio e a quei due pazzi, Bove e Aiello , che hanno preso sulle loro spalle una barca che nessuno ha voluto, dopo averla portata alla deriva. Tuttavia, non è con l’eroismo di un giorno che si fa il Catanzaro. L’iscrizione al campionato , non è un programma di rilancio. E la questua che si è dovuto fare, in ginocchio davanti a chi ha denaro, non costituisce un piano di finanziamento organico per la gestione di una società di calcio che coltivi ambizioni alte. Sono, pertanto , da buttare quei soldi? Assolutamente no . Sono da utilizzare, invece, come assunzione di responsabilità rispetto al fatto che mai più dovrà accadere che il Catanzaro viva nelle condizioni drammatiche in cui si trova. Come consapevolezza che non è con gli interventi sporadici e urgenti, per sanare l’emergenza, che si potrà aiutare la squadra. Occorre costruire un nuovo Catanzaro dai piedi forti e dalla schiena dritta. Che guardi al futuro con serenità,  programmando un piano che abbia date certe e percorsi definiti. Cioè, il come andare in serie C e, poi, il quando essere promossi in B. Il come e il quanto restarci , trattenendo nei polmoni il sogno di tornare in A.  Per far questo, occorrono soldi veri e una società forte. Una dirigenza stabile e ambiziosa, che non usi la squadra per promuovere sottobanco i propri affari o per lanciarsi in facili carriere politiche. Intelligenza, amore per la Città , prima che per il pallone, e  denari. A Catanzaro c’è gente( non molta in verità , altrimenti non saremmo una città povera) , che ha intelligenza e soldi. Deve dimostrare solo di avere amore per la città, dalla quale ha ricevuto sicuramente tanto. Il Sindaco, visto che, pur nell’abito elegante quale sempre indossa, è sceso in campo per giocare la più difficile partita, in campo ci resti per costringere con la forza della catanzaresità tutti i buoni imprenditori a mettersi in campo anche loro. Per costruire una squadra di azionisti capace di fare della squadra di calcio il Catanzaro che merita il Capoluogo di regione. Fuori di questo, c’è solo l’eroismo di un giorno, che si trasformerà nuovamente nella viltà di sempre. E nell’inganno

Autore

Salvatore Ferragina

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