Appello del COISP: rottura rapporti con i vertici della Questura

Emergenza sicurezza a Catanzaro, il COISP fa l’ennesimo appello alla politica cittadina e preannuncia la “rottura dei rapporti” con i vertici della Questura.
              

L’ultimo episodio di violenza registratosi nel quartiere S. Maria, non può scomparire dalle cronache solo perchè, per fortuna e per caso, non si è trasformato in tragedia. Non può scomparire dalle cronache perchè ancora una volta ripropone in tutta la sua drammaticità un problema sul quale più volte la Segreteria Provinciale catanzarese del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia – ha cercato di accendere un faro che però, dobbiamo notare tristemente si è offuscato non appena si è spenta l’eco della cronaca, cercando di far sembrare che tutto fosse rientrato nei canoni della normalità. Offuscato dalla quotidianità e anche dalle parole dei massimi rappresentanti delle Istituzioni che continuano a ripetere che in fondo il livello di criminalità del capoluogo è fisiologico. Noi non crediamo che sia così! Sappiamo bene che non esistono isole felici, sappiamo anche che ogni comunità deve fare i conti con fenomeni criminali più o meno gravi. Quello che non accettiamo è che le soluzioni proposte ai cittadini non vadano nel senso dello sradicamento di certi fenomeni, ma nel senso di una rassegnazione che ci pare quanto meno assurda, ove non nasconda dei compromessi che non possiamo più accettare laddove sia in gioco la sicurezza dell’intera comunità. Ed è bene che l’attenzione sia ancora alta, anziché ascoltare il “silenzio assordante” da parte di “politicanti di mestiere” ai quali la problematica sembri non interessare minimamente se non quando si tratta di salire in “passerella”. Ci sono quartieri del capoluogo che sono vere e proprie terre di frontiera, dove la legalità è lontana anni luce, dove gente onesta è costretta a convivere con la delinquenza quotidiana, dove c’è qualcuno che si sente autorizzato ad andare in giro con una pistola e vendicarsi, sparando su un ignaro e onesto cittadino, di un presunto sgarro che avrebbe “messo in discussione” la sua leadership di “padrone del territorio”. Ci chiediamo, come può una società che è regolata in maniere civile, accettare tutto ciò?
In qualità di Operatori di Polizia e crediamo anche a nome di tutti i cittadini onesti di questa città, chiediamo di essere messi nelle condizioni di salvaguardare la sicurezza di tutti i residenti, non con mere operazioni occasionali di repressione, che pur servono, ma per poter spezzare quel cordone stretto che purtroppo lega ambienti della criminalità ad altri, solo apparentemente “puliti” e che strozza la legalità. Abbia la forza la classe politica della città di allontanare da sé tutte quelle situazioni e persone che in qualche modo si siano rese protagoniste di atti delinquenziali. Fare terra bruciata intorno a queste situazioni significa preparare un terreno fertile dove far crescere la legalità.
Se poi la politica è quella che è, non possiamo non rivolgere un ulteriore appello a chi ha la responsabilità diretta della sicurezza cittadina ed auspichiamo che le stesse energie e lo stesso impulso che vengono date da vertici della Questura alle esposizioni mediatiche ed alle ricorrenze istituzionali siano applicate ai grossi temi della sicurezza della provincia di Catanzaro. Il nostro giudizio sugli argomenti che premono di più al cittadino non può che essere negativo, per ciò che concerne l’attività di prevenzione e di repressione. Non ci sembra questa la sede per sviscerare le ulteriori drammatiche espressioni della volontà gerarchica del Questore concretizzatesi negli ormai, ahinoi, periodici movimenti del personale della Questura, ma si sappia che nulla viene condiviso e che questa rappresenterà, da subito, una voce oppositiva e critica nei confronti dell’attuale gestione della Questura catanzarese. Ci riserviamo, allo steso modo, di attuare ogni forma di sensibilizzazione dell’opinione pubblica riguardo la gestione interna ed esterna dell’apparato sicurezza coinvolgendo, sin d’ora, anche i vertici nazionali del Sindacato Indipendente di Polizia.

Autore

Salvatore Ferragina

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