La Striscia

PAREGGIO POSITIVO

Fra sette giorni ci sarà però da soffrire

Mille i tifosi al seguito per questo primo atto del mini torneo chiamato play off e partiamo subito con il contorno guardando i lati positivi del risultato a occhiali che è maturato; per la prima volta il Catanzaro esce imbattuto dallo Stadio dei Marsi e per la prima volta l’Fc Catanzaro gioca in trasferta con quel pubblico colorato e rumoroso che in trasferta tante volte ha seguito negli anni scorsi le sorti dell’US Catanzaro.
La tensione prima della partita è palpabile sia fra i volti dei tifosi che hanno invaso Avezzano e dintorni e soprattutto fra i calciatori visti concenntratissimi già dalla fase di riscaldamento.
Ambedue le formazioni entrano in campo con lo speculare 4-4-2- e con gli schieramenti annunciati, il primo quarto d’ora è il più bello per il Catanzaro che entra in campo caricato e conquista subito la padronanza in campo dimostrando che vuole fare la partita.
Due le occasioni create, la prima di Iannelli che si attarda dopo un passaggio filtrante in area, la seconda con A. Montella (unico tiro in porta dell’attaccante) che con un fendente da fuori area sfiora il palo alla sinistra di Bifulco.
Un’occasione di Aracamone, scaturita da un fallo laterale scaraventato in area dal piccolo prato verde del terreno di gioco di Avezzano, ha fatto da freno per i giallorossi. I ragazzi di Provenza a quel punto non erano più sicuri del loro possesso palla e molte volte si affidavano ai lanci lunghi per i due attaccanti che portavano a poco poiché davanti era il solo Iannelli (un partitone) a fare un lavoraccio mentre A. Montella, probabilmente non in non perfette condizioni fisiche, dava poco contributo alla causa.
La stessa cosa avveniva per quanto attiene agli altri uomini con buone potenzialità offensiva, Berardi era fermo nel cerchio del centrocampo, Zaminga recuperava qualche pallone ma peccava nell’impostazione  e Tomi e Corapi sulle fasce si dedicavano più ai mantenere la posizione che agli inserimenti.
I lupi (nota stonata)  non facevano faville, ma la partita era cambiata.
Nella ripresa si ripartiva con gli stessi effettivi del primo tempo e lo schema della partita non cambiava, ma il Pescina pur non creando occasionissime (Mancinelli si limitava solo a qualche uscita su azione d’angolo) dimostrava quanto di buono aveva fatto vedere in campionato.
Gli uomini di Perrone, grazie alle distanze fra i reparti del centrocampo e dell’attacco giallorosso, riuscivano ad arrivare sul fondo allargando bene il raggio d’azione del gioco e sfruttando la qualità di Crucaini a destra e Laboragine a sinistra che cercavano di mandare palloni invitanti per gli attaccanti Bettini (finalmente rimasto all’asciutto contro di noi, altro lato positivo dell’incontro) e Arcamone.
 Erano proprio le due ali a creare i maggiori pericoli per Mancinelli, infatti, per ben due volte Laboragine largo a sinistra in area era raggiunto da invitanti palloni del suo compagno dell’altra sponda che fortunatamente non sapeva sfruttare, infine su un’azione d’angolo e un colpo di testa del difensore centrale facevano gridare al goal i pochi tifosi bianco verde.
A. Montella nel frattempo terminava la sua scialba prestazione ed entrava Falomi, mentre Di Maio abbandonava il campo per crampi ed entrava Di Meglio, solo alla fine era richiamato Corapi per Mangiacasale.
Proprio sul finire, grazie anche alle distanze che si erano allungate il Catanzaro si faceva notare anche in avanti, Berardi assente per lungi tratta della partita tentava il “gollazzo” con un tiro dal centrocampo e per poco non ci riusciva, F.Montella invece nella sua unica incursione offensiva sfiorava il goal con un gran tiro da fuori con il suo piede non preferito, il sinistro.
Al triplice fischio la sensazione è stata che il Catanzaro ha conquistato un buon pareggio contro una delle poche squadre di questo campionato che ha fatto vedere qualcosa d’interessante in termini di gioco.  
Ora ci sarà il ritorno e gli uomini di Provenza potranno affrontarlo forti dalla posizione di privilegio acquisita in campionato, ma è chiaro che bisogna stare attenti, loro non hanno pressioni e ci sanno fare, il Catanzaro dovrà avere lo spirito dei minuti iniziali e dovrà mantenerlo per tutti i novanta minuti più recupero, ma soprattutto dovrà recuperare le sue bocche di fuoco, ci riferiamo a Max Caputo ma anche ad A.Montella.
Forza Giallorossi.
SF

Autore

Salvatore Ferragina

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