Sergio Costanzo: Critico sul bilancio di previsione 2009

COSTANZO “C’È MOLTO DI CUI VERGOGNARSI…”
Testo integrale della dichiarazione diramata dal consigliere comunale Sergio Costanzo.

“La discussione attorno al bilancio di previsione 2009, redatto con fatica e che persegue necessariamente una politica di rigore per i limiti imposti dal patto di stabilità, ha fatto registrare diverse posizioni e diverse sono state le valutazioni sullo strumento economico definito ingessato ed amorfo anche da chi ha relazionato sulla pratica. Prendendo spunto da uno dei tanti interventi, mi vorrei soffermare su di un passaggio fatto da un autorevole esponente della  maggioranza (PD) all’indirizzo propria Giunta Comunale. Il consigliere comunale che certamente non le ha mai mandate a dire, rivolgendosi alla propria Giunta, ha “tuonato” utilizzando il termine Vergogna contro gli Assessori, rei di non aver saputo incidere in maniera concreta, energica e soprattutto programmatica sulle diverse problematiche che affliggono la nostra città. Una Giunta  definita incapace di affrontare la grave crisi economica, sociale e politica che attraversa la nostra città.  In effetti ci sarebbe molto di cui vergognarsi, ad esempio, quando incontriamo i commercianti di Corso Mazzini che oltre ad aver subito i disagi e i ritardi dovuti ai lavori di ristrutturazione, sono costretti a subire passivamente l’inerzia di una maggioranza che non solo non riesce a mettersi d’accordo sul destino dell’isola pedonale, ma che non è riuscita a realizzare o individuare nuove aree da destinare a parcheggi in prossimità del centro storico, che ha addirittura rimosso i paletti posizionati l’anno scorso, per realizzare nuove strisce blu finendo col penalizzando ulteriormente i residenti con un aggravio di costi per quanti non hanno la fortuna di possedere un parcheggio privato, una vera e propria “tangente”; c’è da vergognarsi quando si incontrano per strada gli ex lavoratori di Telespazio, di Villa Puca o di Villa San Vincenzo verso i quali l’amministrazione comunale, non dico avrebbe dovuto garantire loro il posto di lavoro ma avrebbe dovuto, quantomeno, farsi carico di quella vertenza e promuovere un’azione energica sul livello politico regionale per un confronto costruttivo nell’interesse esclusivo dei lavoratori; lo stesso sentimento di vergogna che si prova quando girando per le vie della città si incontrano i venditori ambulati in balia dei regolamenti e delle norme che disciplinano la vendita itinerante; c’è da vergognarsi quando, chiacchierando con dei dipendenti comunali si dicono mortificati perché loro, dopo 30 anni di servizio nel comune di Catanzaro, non sono riusciti a vincere il concorso interno perché altri sono stati più fortunati di loro; c’è da vergognarsi se si guarda alla situazione delle aziende partecipate, di una Catanzaro Servizi che eroga servizi e realizza interventi per gli amici degli amici, ma si dimentica di manutentare le aree verdi pubbliche (vedi nei quartieri Sala e S. Antonio), di una AMC in grave crisi economica e senza un serio piano ristrutturazione ma che continua a fare assunzioni; è vergognoso, assistere all’inaugurazione “tristissima” di Villa Trieste e verificare che le panchine installate sono di pessima fattura e non sicure, che la vasca dei pesci rossi era sporca e piena di pietre e che la ristrutturazione complessiva dell’area, in termini di bellezza e d’impatto visivo, risulta essere mediocre; è vergognoso che a distanza di 3 anni ancora non si sia fatto nulla, nonostante le mie diverse interrogazioni, per avviare i lavori del Parco sulla “Fiumarella” di Catanzaro Sala e per la struttura Sportiva di Via caduti 16 marzo 1978;
c’è da vergognarsi quando si incontrano, sovente in consiglio comunale, quei commercianti che  hanno investito i loro risparmi nell’acquisto dei locali nel Parco Direzionale “Romani”;
è vergognoso continuare ad assistere, ancora oggi e nonostante il palese conflitto d’interesse, alla giungla dei manifesti pubblicitari, mi riferisco in particolare ai manifesti 6×3 che hanno invaso letteralmente la città e per i quali da anni chiedo una regolamentazione che garantirebbe per le casse comunali introiti (sino ad oggi mancati) per diverse centinaia di migliaia di euro; c’è da vergognarsi quando si pensa al degrado generalizzato dei quartieri periferici, di quelle zone dimenticate e prive dei servizi essenziali; c’è vergognarsi quando, al contrario, assistiamo ad interventi di manutenzione (Asfalti, diserbo e piantumazione alberi) fatti in prossimità delle abitazioni di esponenti politici della maggioranza;  c’è da vergognarsi quando si pensa al quartiere marinaro, quartiere su cui spesso e per diverso tempo si voluto speculato con progetti e promesse puntualmente disattese, un quartiere che aspetta ancora il suo Porto ed un progetto alternativo di sviluppo per Loc. Giovino, per di rilancio complessivo dell’attività turistico ricettiva dell’area. 
La vergogna, molto spesso si associa a quel senso di tristezza e di avvilimento che nasce dalla consapevolezza di non essere riusciti a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale e soprattutto per non essere riusciti, se non a parole, a cambiare il volto a questa città.
Potrei continuare elencando ragioni diverse per cui doversi vergognare, ma sé qualcuno pensa ancora di essere lo Special One di Catanzaro, (er Mourigho de no artri, il I° nell’ultimo sondaggio diffuso da una non meglio specificata associazione), a questa persona vorrei rispondere come risponderebbe Mourigho: sino ad oggi Zeru Tituli e tanta pubblicità sulle spalle dei contribuenti!”

Autore

Salvatore Ferragina

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